Un modo a dir poco singolare di dipingere. Un “pennello” la cui “duttilità” potrebbe dar luogo a risatine o far arricciare il naso alle signore benpensanti. Non a torto, aggiungerei.
Perché oggi parliamo di Pricasso, l’artista statunitense (alcuni dicono sia di origini inglesi) che dipinge col pene. Avete capito bene. I suoi ritratti, molto apprezzati, rappresentano sia personaggi politici che persone comuni.
Tra i suoi quadri di maggior successo da ricordare i ritratti di George Bush jr, e del presidente Obama, anche se ci auguriamo che egli abbia immortalato tali regali figure avendo di fronte a sé una semplice effige, anziché gli originali.
Il suo vero nome è Tim Patch, ma tutti lo conoscono come Pricasso, ed alcuni addirittura “ ci giocano”, cambiando a ragione la priorità delle lettere.
La sua arte, decisamente alternativa, spopola in rete ed i suoi dipinti l’hanno reso, in brevissimo tempo, famoso in tutto il mondo. Egli dichiara di avere 54 anni, ma si sospetta sia vicino ai 60.
L’idea di dipingere utilizzando il pene l’ha avuta per la prima volta qualche anno fa nel periodo natalizio. La fama è arrivata dopo poco.
Il passaparola, merito della sua innegabile bravura, ha attirato l’attenzione di critici d’arte importanti che gli hanno permesso di essere sempre più conosciuto.
Oggi, questo pittore, a metà strada fra Giotto ed i California Dream Men, (non risulta di poterlo paragonare a Rocco Siffredi) è un artista affermato, che frequenta le più importanti rassegne artistiche.
Principale espressione della sua pittura sono i ritratti. Ne fa tantissimi e sembra prediligere quelli che rappresentano politici statunitensi famosi. Pricasso è un artista tormentato, passionale e spontaneo.
Il suo nome rappresenta la fusione tra il suo mito, Pablo Picasso, e la parola prick, uno slang che significa “pisello”.
Avrebbe potuto anche andare peggio. Ma questo non è tutto. Pricasso utilizza sovente anche natiche e testicoli per i suoi capolavori, a seconda che ci sia necessità di dipingere grandi porzioni di tela o di ottenere particolari sfumature, che solo le imperfezioni della pelle dello scroto possono “garantire”.
Una delle sue peculiarità, è la rapidità con cui realizza i ritratti. Venti minuti gli sono sufficienti per eseguire tele meravigliose.
Come materiali, durante le sue prestazioni artistiche, Pricasso predilige colori a base di acqua, in modo da non correre più rischi del dovuto. Egli non può utilizzare i classici colori ad olio.
I componenti chimici potrebbero danneggiargli definitivamente il pennello. L’artista ha creato una particolare composizione di prodotti naturali che gli garantiscono il mantenimento del suo strumento.
Inoltre, egli è costretto ad utilizzare grandi quantitativi di vaselina, sia sul pene che sulle natiche, per non danneggiare la pelle e poter dipingere per svariate ore senza fermarsi.
L’artista è stato osteggiato da diversi gruppi di femministe militanti, che lo hanno accusato di voler far diventare la pittura un’arte riservata esclusivamente agli uomini che possiedono un pene.
Pronta la sua risposta: “Potete usare tranquillamente il mio!”. Questo biondo quasi sessantenne, unione tra visione rinascimentale dell’arte e quella post-moderna, si propone di portare le sue tele nelle snobistiche e spocchiose grandi gallerie del mondo.
Notevole artista contemporaneo, Pricasso. Eppure, se ora mi offrissero un suo quadro, ammettendo che potessi permettermelo, la mia risposta sarebbe immediata: “No, grazie!”. E non saprei neanche spiegarvi il perché….
Written by Cristina Biolcati