La domenica quando ho ospiti preferisco di gran lunga cucinare all'alba piuttosto che spignattare a mezzogiorno.
Quindi timballi, pasticci e gratin sono tra i primi che prediligo, per la comodità di poterli preparare con largo anticipo. Oltretutto i miei ospiti domenicali, sempre più spesso amici con figlie adolescenti, apprezzano.
Oggi riso... una bella teglia di risotto con piselli ai porri, uno strato consistente di prosciutto cotto e uno di formaggio, ricoperto da uova sbattute e servito a tranci dopo averlo scaldato in forno.
E' sufficiente tenere molto al dente la cottura del riso e da una pirofila rettangolare media si ricavano almeno 6 se non addirittura 8 porzioni.
E si può stare tutti, me compresa, rilassati in terrazza, tanto i chilometri avanti/indietro dalla cucina non li conto più, a godersi quest'estate mite che ci regala giornate moderatamente infuocate.
Dosi per 6
-ricetta-
480 g riso Vialone nano, Baldo
3 porri piccoli
250 g piselli freschi sgranati
200 g prosciutto cotto
100 g parmigiano/padano grattugiato
100 g formaggio tipo provola, toma, casera, latteria
3 uova
30 g burro
prezzemolo e basilico
olio evo
sale, pepe
Affetto i porri dopo che li ho ben lavati, li metto a sudare con un po' d'olio in una padella profonda, li salo poco e quando sono un po' appassiti verso i piselli, che bagno con poca acqua calda portandoli a metà cottura.
Aggiungo il riso, lo faccio tostare e lo cuocio a risotto versando brodo leggero vegetale o acqua calda a mestoli. Quando è molto al dente spengo, verso tutto il grattugiato e una noce di burro.
Manteco e lascio appena intiepidire.
Intanto ho tritato il cotto e ho fatto a fettine il formaggio.
Imburro abbondantemente una pirofila che posso poi portare in tavola, verso metà riso e lo livello, sopra compongo uno strato di prosciutto e uno di formaggio e ricopro con l'altra metà del riso.
Sbatto le uova con un pizzico di sale e una macinata di pepe in una ciotolina, aggiungo le erbe aromatiche tritate fini e verso il composto sul riso.
Copro con pellicola e 20' prima di servire lo inforno a 180°.
Lo servo a tranci.