Sapevo che erano passate diverse ore, ma non avrei saputo dire con precisione quante, Clenia mi fissava con lo stesso sguardo intenso che aveva usato per pietrificarmi, inquinato dalle lacrime – Morry mi dispiace di averti pietrificato. – confessò, saltandomi addosso per abbracciarmi, come una bambina in attesa del rimprovero del proprio genitore – Era l’unico modo. –
Tornare a respirare fu come nascere di nuovo, sentii i polmoni bruciare e gli occhi faticavano a mettere a fuoco l’immagine di quella creatura – Clenia! – gridai a fatica cercando di non cadere – Cosa… –
– Shhh! Morry ti prego non dire nulla, siedi e riprendi le forze. –
La stanza smise di girare e prima che potessi chiedere la gorgone mi aveva già portato un bicchiere alle labbra, aiutandomi a bere una lunga sorsata – Tra poco sarà tutto passato. –
– Cl… –
– Se ti avessi chiesto di venire con me, tu avresti cominciato con la solita storia del non immischiarsi, non mi avresti neanche ascoltato. – protestò la ragazza afferrandomi il volto tra le mani delicate, vedevo le sue unghie come scie arancioni, unica nota colorata di un quadro indistinto – Non mi avresti mai aiutato con quel mostro senza cuore. –
– Di chi parli Clenia? – domandai senza comprendere quello che stava farneticando.
– Parla di un altro timeshifter. – spiegò Revlis, con un tono di voce stanco – Credevi che non capissi, gorgone? I tuoi inganni non sono nuovi per me. – benché non riuscissi ancora a vedere nitidamente, compresi che l’alieno si era liberato dalla maledizione della gorgone, colpendola con forza, prima di far scattare gli allarmi della stanza – La tua irresponsabilità ci condannerà tutti e condannerà la linea temporale, comprendi questo gorgone? –
Clenia doveva aver accusato il colpo, perché la macchia indistinta che vedevo riversa a terra non accennò a muoversi, neanche quando la forma metallica di Revlis si avvicinò – Che vuoi farle? – chiesi, senza riuscire a trattenermi. Quella era la mia allieva dopotutto, ero stata io a consegnarle il controllo di un TSC e sempre io avevo deciso che fosse abbastanza pronta per viaggiare nel tempo da sola.
– Riportarci nel nostro tempo e riprendere il controllo dei nostri rispettivi TSC. –
– Aspetta, voglio sapere perché ci ha mentito. – lo fermai, alzandomi.
– Rimani seduta dea della violenza, la tua forza tornerà quando saremo di nuovo al sicuro, ora le apparecchiature della stanza sono disattivate: avevo compreso che potesse aver escogitato un piano, per questo ho mandato in sovraccarico tutti i sistemi. – specificò l’uomo di mercurio, con un tono di voce decisamente meno umano di quanto mi sarei mai immaginata.
Clenia scartò di lato evitando di essere colpita ancora e balzando di nuovo in piedi gridò, pietrificando di nuovo la figura luminosa. La roccia in cui si tramutò la lucente pelle di Revlis mi mozzò il fiato, vederlo in quello stato segnava la sua fine e se Clenia avesse desiderato la sua morte, le sarebbe bastato rompere la statua che era diventato – Clenia non ucciderlo. –
– Non voglio farlo, Morry! – ammise l’altra arrancando verso il tavolo – Ha manomesso la fontana della giovinezza e la pietra filosofale, ma non mi ha sconfitta: posso ripararli e tra pochi minuti tornerai a vedere, così potrai aiutarmi con le riparazioni, abbiamo almeno quattro ore prima che si liberi di nuovo. –
– Non ti aiuterò. –
La ragazza si ritrasse – Perché? Siamo amiche, io ti voglio bene più della mia vita. –
– Clenia stai facendo tutto il contrario di quello che io ti ho insegnato. –
– Devo. Sunzi non mi ha lasciato altra scelta, lui e il dannato che lo ha reclutato tra i timeshifters! –
– Sun Tzu? –
– C’è persino un suo libro nella banca dati, che parla di guerra. – confermò la gorgone – Il suo ego è talmente spropositato che ha sfruttato la sua fama anche in un altro periodo storico, sotto un altro nome, al servizio di qualche signore della guerra medievale! – le sue parole erano accompagnate da un rumore ritmico e dal puzzo di saldatura che saturava la stanza.
La banca dati era piena di personaggi che avevano vissuto in un periodo storico per poi spostarsi grazie al TSC e vivere un’altra vita sotto copertura, era un’utile modo per visitare luoghi e periodi senza intaccare la linea temporale, ma soprattutto era l’unico modo in cui un timeshifter poteva farsi vedere in pubblico, ma se per gli esseri umani era semplice, Clenia non poteva dire la stessa cosa di se e delle sue forme. Una parte di me aveva sempre saputo che addestrare la gorgone non sarebbe stato facile, come sarebbe stato difficile per la stessa Clenia adattarsi alla civiltà futuristica, unico luogo dove poter girovagare senza essere chiamata mostro.
– Sembra che tu non abbia parole per quella bestia. –
– Sun Tzu è considerato uno dei più grandi generali della storia umana, almeno nel periodo storico da cui provengo! – feci notare con poco entusiasmo, la vista stava ritornando a fuoco, ma non ero ancora pronta a difendermi da un attacco della gorgone – Non so se era una cattiva persona, ma è passato alla storia. –
– Come metà degli inquilini della stanza. –
– Cosa ti ha fatto? – il bisogno di un movente era una scusa per indugiare dove non avrei dovuto: Revlis era in pericolo e Clenia sembrava davvero fuori controllo, ma a trattenermi c’era anche la conoscenza della banca dati: non c’era alcuna voce che spiegasse il comportamento della ragazza, era dunque vero che avevo smesso di aggiungere alcuni degli avvenimenti che mi riguardavano?
Clenia si fermò un attimo, prima di ammettere – Non potrei mai fartelo capire senza una dimostrazione pratica, ma sappi che la stanza in questo punto della linea temporale si trova sulla superficie, il tempio del sole è ancora molto lontano. Siamo in una regione che nel tuo periodo storico si chiamava Sydney, ma in quest’epoca i suoi abitanti la chiamano Lift35 e Sunzi si è fatto eleggere loro leader indiscusso. –
– Non vedo cosa ci sia di strano. –
La gorgone mi fissò, consapevole che avessi riacquistato la vista, ma facendo danzare la sua lingua biforcuta, tornò alle proprie saldature – Sunzi sta utilizzando una tecnologia che questa gente non dovrebbe avere, il Generale sta utilizzando un TSC per velocizzare la restaurazione spaziale e se prosegue nel suo intento Lift35 diventerà la prima città aerea a entrare in orbita, circa tre secoli prima del previsto. –
– Perché non hai detto subito di questo suo intento? –
– La linea temporale seguirebbe comunque la stessa strada. Il problema è il modo in cui lo farà: io non posso permettere a quel mostro di sacrificare migliaia di innocenti per la sua smania di lasciare un’impronta nella storia. Dobbiamo fermarlo e rimettere le cose a posto! – incalzò Clenia, spegnendo il saldatore. Fissai il suo bastone illuminarsi, mentre la mia stanchezza veniva risucchiata via da qualcosa in grado di ridarmi la forza – Ho riparato il guasto, ora riattiverò il palladio e libereremo Revlis. Promettimi che mi ascolterete e verrete a fare un giro con me li fuori, prima di ritornare ai vostri TSC. –
– Va bene Clenia. – accettai fissandola negli occhi senza timore.
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