Molte persone soffrono di timidezza patologica. Ma è veramente questo il problema?
Ma soprattutto, come superarla facilmente? Scoprilo nel video qui sotto.
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Trascrizione ( le trascrizioni non vengono fatte direttamente da Phoenix – per eventuali incongruenze, fa fede il video ):
La timidezza patologica è un problema che affligge molte persone e che si frappone spesso come ostacolo apparentemente insormontabile nel rapporto con gli altri individui. Tuttavia questo problema può essere affrontato e superato.
Il primo passo da compiere è quello di prendere nota oppure di ricordarsi tutto quanto ha funzionato nell’interazione con un’altra persona, una sorta di report che potrà essere molto utile nel compiere i passi successivi e nell’apprendimento: si tratta di un accorgimento che può apparire scontato ma che tuttavia raramente viene adottato nonostante sia il modo giusto per approcciarsi a questo come ad altri problemi.
Mantenere quest’approccio può esser utile in ogni ambito in cui è necessario apprendere qualcosa.
Occorre dunque partire da un’analisi razionale delle proprie interazioni quali che esse possano essere e quale che sia la loro durata e importanza, dalla chiacchierata in compagnia dei propri amici fino alla necessità di fermare qualcuno lungo la strada per chiedere un’informazione in una città che non si conosce. Ebbene, per quanto piccole possano essere queste occasioni e queste esperienze è fondamentale ricordare le sensazioni provate durante l’interazione con l’altra persona: occorre in particolar modo incamerare tutti quei particolari dell’interazione che hanno lasciato sensazioni positive dentro di se.
E’ necessario dunque tenere un vero e proprio diario in cui descrivere queste esperienze di incontro con l’altro, un quaderno in cui annotare le proprie sensazioni circa il rapporto instaurato e la persona con cui si è avuto a che fare. In questi casi non bisogna fare affidamento sulla propria memoria per quanto buona essa possa essere: sarà infatti impossibile per chiunque mantenere il ricordo delle decine di relazioni piccole o grandi che si susseguono ogni giorno e delle singole sensazioni che esse hanno generato.
Ci sono tanti modi per appuntare le proprie sensazioni dopo un incontro: l’importane è prendere nota, in ogni modo possibile, della nostra interazione. In questo senso la tecnologia ci viene incontro e ci facilita decisamente il compito: sarà possibile aggiornare un nostro piccolo diario cartaceo al primo minuto libero oppure, perché no, servirsi di una delle innumerevoli applicazioni che consentono su quasi tutti i telefonini in circolazione di scrivere una nota e di conservarne il file in memoria.
Una volta preso con se stesso l’impegno di tenere ed aggiornare costantemente questo diario personale occorre periodicamente rileggere quanto si è scritto per riflettere su quanto accaduto in ogni interazione recente. Ci sono periodi in cui la propria timidezza patologica potrà esser più o meno incisiva nei rapporti umani: ebbene nei momenti in cui la timidezza torna a fare prepotentemente capolino, o semplicemente quando la persona si rende conto di avere compiuto una piccola involuzione da questo punto di vista, allora sarà molto utile andare a rileggere i propri appunti per scoprire dove eventualmente si sta sbagliando nel proprio atteggiamento al fine di correggersi.
Facendo così tesoro delle esperienze passate è possibile recuperare e riapplicare un atteggiamento maggiormente positivo in modo da correggere gli errori fatti.
La capacità acquisita di affrontare rapidamente i propri errori e di porvi un pronto rimedio permette di acquisire una maggiore autostima personale, una certa dose di sicurezza in se stessi e nelle proprie capacità che portano con loro la conseguenza di potere rapportarsi con gli altri con minore timidezza patologica, nel modo più aperto possibile.
Il tema della timidezza patologica e dei rimedi possibili per superare questo problema facilmente sono approfonditi in maniera accurata in questo metodo.