Timo: un aroma, mille usi

Da Yellowflate @yellowflate

Le leggende narrano che il timo emani un profumo particolare, penetrante, tanto da riuscire ad incantare anche le fate. Forte ma delicato, quest’erba è molto usata in cucina, in particolar modo, in quella francese.

E’ un arbusto sempreverde, che raggiunge un’altezza massima di trenta centimetri. Forma dei cespugli molto fitti, costituiti da sottili ramoscelli che sostengono le piccole foglie di quest’erba profumatissima.

Il timo era conosciuto ed utilizzato già nell’antichità e, ritenuto così speciale al punto che i guerrieri lo usavano per detergere e tonificare il corpo e lo sorbivano, come una tisana, per rafforzare lo spirito.

Presente in tutta l’area del Mediterraneo, la sua zona di origine, si riconosce facilmente per le sue foglioline attaccate a sottili ramoscelli. Prevalentemente, il timo cresce spontaneo, selvaggio ma, si coltiva facilmente anche in casa. Molteplici sono le varietà e fra le più diffuse si ricordano: il variegato, l’argentato e il rampicante. L’uomo è riuscito a realizzare un innesto tra il timo ed il limone. Tanto è vero che il “timo- limone” è così chiamato perché le sue foglioline, se staccate dall’arbusto, hanno un aroma che ricorda quello dell’agrume.

Si trova sia fresco che secco. Diversamente dalle altre erbe, anche se essiccato, il timo conserva un profumo comunque intenso. Bisogna ricordare però che tale erba non va acquistata quando sono presenti dei piccoli fiorellini azzurri perché è il periodo in cui le foglie sono meno aromatiche. La conservazione di quest’erba è semplicissima: è sufficiente legare i rami in piccoli mazzetti ed appenderli in un luogo ben areato, occorre poi sfogliarlo e conservarne le foglioline dentro barattoli di vetro chiusi.

Quest’erba in cucina si usa per profumare marinate, arrosti e stufati, si sposa divinamente con il pesce, le verdure, le uova e le salse (sia calda che fredde). Il timo è una delle erbe che compongono il “bouquet garni”, in italiano “mazzetto guarnito” ossia un insieme di erbe legate per poter essere facilmente eliminate a fine cottura e la cui composizione varia a seconda del tipo di preparazione.

Un’idea sfiziosa da realizzare con quest’erba son le cialdine al  timo.

Occorre prendere:

  • 200 gr. Di parmigiano grattugiato
  • 3 rametti di foglie di timo

Dividete il parmigiano in mucchietti tutti uguali e sistemateli su una teglia foderata con carta da forno. Appiattite i mucchietti con il dorso di un cucchiaio, dando così una forma rotonda e distribuitevi sopra le foglie di timo. Mettete in forno la teglia a 220° C per 4-5 minuti fino ad ottenere delle cialdine dorate. Estraetele dal forno ed appoggiatele su di un manico di un cucchiaio di legno, di modo che, raffreddandosi ne prendano la forma.

Da servire con l’aperitivo sono facili e veloci da preparare e per un sapore più intenso e deciso, invece del parmigiano, potrete usare un altro tipo di formaggio grattugiato come per esempio: il pecorino o caciotte a pasta dura.

Manuela D’Andrea

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