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TIMORE, LETTERING; Abita; Luoghicomuni

Creato il 18 dicembre 2012 da Chinalski

Timóre
Dal latino timore(m), derivato di timìre ‘temere’.
Anche, antico, temóre.
Sostantivo maschile.
1. Sentimento di paura, di ansia, di apprensione, di incertezza che si prova davanti a un pericolo o a un danno vero o supposto; il timore degli esami, delle malattie; aveva timore di non essere promosso; era in gran timore per il suo ritardo; vivere tra continui timori; provare, incutere timore.
Preoccupazione, turbamento. trepidazione: i tuoi timori sono irragionevoli.
Timor panico: panico.
2. Sentimento di rispetto e soggezione: i ragazzi hanno timore dei professori.
Timore reverenziale: sentimento che si prova nei riguardi di persone alle quali si sia legati da particolare e profonda deferenza.
Timore filiale: rispetto dovuto ai genitori.
3. Timore di Dio: (teologia) sottomissione e reverenza fiduciosa dell’uomo verso Dio, che costituisce uno dei sette doni dello Spirito Santo.
Essere senza timor di Dio: (figurato) essere spregiudicato, senza scrupoli.

Una (parola) giapponese a Roma

Lettering ['leteriNg]
Voce inglese; propriamente gerundio di to letter ‘dotare di lettere’, da letter ‘carattere alfabetico’.
Sostantivo maschile invariabile.
Progettazione grafica di caratteri tipografici.
Progettazione ed esecuzione grafica delle parti scritte di messaggi misti di testo e immagine (per esempio manifesti pubblicitari, fumetti).

Abita come mangi

Gli abitanti di Enna si dicono ennesi.

Luoghi (comuni) del mondo

Riccardo Lancioni, dalla regione culla dell’italiano, ci informa che per dire che "il bue dice cornuto all’asino" loro usano:

Cencio parla male di straccio.



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