Richiesta dall’Associazione «Italia-Tunisia» di un’unità operativa
La situazione in Tunisia è altalenante ed è precipitata con la fuga del presidente Ben – Ali, sua moglie e il seguito.
L’attacco al Ministero dell’Interno e agli organismi politici (anche all’estero), oltre che a tutto ciò che richiama al “vecchio” regime (la composizione del nuovo governo ha tentato di escludere i partiti vicini a Ben – Ali), ha portato scompiglio anche ai nostri connazionali, circa tre mila, presenti in Tunisia.
L’Ambasciata italiana ha informato i nostri che, se vogliono, possono lasciare il paese, ed ha comunicato loro i numeri di riferimento della Farnesina. Ma dove andranno?
L’Associazione “Italia-Tunisia”, con sede a Trapani, si è messa in contatto con uno di questi numeri per sapere se l’Ambasciata italiana aveva attivato delle unità operative per accogliere i nostri connazionali, ma la risposta è stata negativa, rimandando ai Comuni il compito di farlo.
L’Associazione invita la Provincia, la Prefettura e i Comuni (diversi italiani in Tunisia provengono dal nostro territorio), ad attivarsi, creando una rete di consensi, perché, chi volesse ritornare in Italia, abbia una sistemazione e un’accoglienza adeguata, anche se provvisoria, soprattutto per chi è anziano (e sono tanti), ammalato e senza alcuna pensione.
SALVATORE AGUECI