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Tina Modotti

Da Alboino

File:TinaModotti.PNG

foto: wikipedia

 

Una delle mie eroine preferite risponde al nome di Tina Modotti. Di origini italiane la Modotti è conosciuta per la sua attività di fotografa e per aver fatto conoscere a noi italiani l’arte di Frida Kalo. A me invece Tina piace perché era una donna sensuale, affascinante che sprigionava eros da tutto il suo corpo ma soprattutto perché comunista.
Ora immaginate una comunista vestita Prada e fotografata da Helmut Newton e solo allora capirete il grado di attrazione che una simile bellezza può suscitare nell’istinto animalesco dell’uomo. Ma Tina Modotti non era solo bella e attraente, possedeva il dono dell’intelligenza delle donne di ampie vedute e usava il linguaggio alla pari della macchina fotografica: con grazia e devozione. “Amo un altro uomo, lo amo e lui mi ama, e questo amore ha reso possibile ciò che ero convinta non potesse mai accadere, cioè sentire di non amarti più” questo il congedo per lettera della Modotti dal pittore messicano Xavier Guerrero nel giugno del 1928 per accasarsi con Julio A. Mella un esule cubano comunista, nemico del presidente Machado. E con Mella vive un amore a 360 gradi senza nessuna inibizione e anzi dimostrando che i comunisti prima ancora delle destre degli ultimi decenni avevano la capacità di esprimere eros.
“Abbiamo preso visione di due fotografie che sono una vera rivelazione: la prima di Julio A. Mella, la seconda di Tina Modotti, la sua amante. Entrambe rappresentano questi individui completamente nudi, in una posa indecorosa che sarebbe plausibile se si trattasse di persone svergognate e ruffianesche, non certo di un ‘apostolo del comunismo’, di un ‘redentore del popolo’, e della sua ninfa Egeria, guida, ispiratrice e musa del ‘fulgore rivoluzionario’. E questo dato – solo questo – basterebbe, tra persone decenti, a privare Mella degli onori postumi e a relegare la sua concubina nella categoria delle specie femminile che vendono l’amore e affittano il proprio corpo” (tratto da L’Excelsior, gennaio del 1929). Questo era l’ambiente e il clima in cui Tina Modotti si trovò a vivere la sua passione per Mella.
Qui la voglio ricordare per quanto belle era con una foto del 1924 di Edward Weston. All’epoca Tina aveva 28 anni e si fece fotografare sdraiata nuda sul tetto della casa di Tacubaya (quartiere di Città del Messico) dove si era trasferita da Los Angeles nel 1922. A Città del Messico l’aspettava il marito Roubaix de l’Abrey Richey, poeta che vedendola arrivare non resse il colpo della bellezza e la stessa notte dell’arrivo della donna, morì.


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