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Tinca tinca tinca…

Creato il 25 agosto 2010 da Patuasia

 

Tinca tinca tinca…

Scambiarmi per una carpa: io non ho la gobba!

E si viene a sapere (La Stampa) che la carpa non era una carpa, ma una tinca! Allora perché nel menù c’era scritto “tartare di carpa marinata al profumo di arancia…”? Piccola disattenzione, ma se a me piacesse la carpa e non la tinca che servizio avrei avuto? Cretinate! Il pesce, al momento il solo a essere incriminato, proviene da un grossista di alimenti di Bolzano, ma potrebbe addirittura arrivare dalla Cina. Buffo che un marchio che dovrebbe promuovere la qualità dei prodotti della nostra Verde Valle, accetti nel disciplinare cibi che con la tradizione culinaria nostrana non hanno molto da spartire. E… come la mettiamo con il tanto pubblicizzato progetto dei prodotti a km zero? Qui di km, nella migliore delle ipotesi, sono centinaia. Si tratta, anche in questo tristo caso, dell’ennesima contraddizione? Ma come si può costruire un’immagine della Valle d’Aosta e la conseguente offerta turistica, se le contraddizioni  smentiscono di volta in volta i progetti virtuosi? Saveurs du Val d’Aosta è un marchio che non significa niente, questa vicenda lo ha provato e non solo per i risvolti sanitari; probabilmente è un’altra occasione di spreco che si traduce però in danno per l’intera ristorazione valdostana. Se fossi un ristoratore rimanderei il logo al mittente: non è una garanzia né di salute né di tradizione.


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