'Sole a catinelle', campione d'incassi 2013/14
Uno Zalone non fa primavera: festeggia Medusa Film, che incassa oltre 50 milioni di euro, e festeggia ovviamente anche il comico pugliese, ormai diventato un vero caso nazionale dato che Sole a catinelle è ufficialmente il film italiano più visto della storia del cinema, nonchè il secondo incasso di sempre (dietro soltanto ad Avatar, che però aveva il prezzo del biglietto maggiorato dovuto alla proiezione in 3D). Insomma, Zalone pigliatutto, Zalone nuova gallina dalle uova d'oro, Zalone uber alles... ma basta un film-evento (nel bene o nel male, chedirsivoglia) a risollevare le sorti di una stagione cinematografica che si sapeva difficile fin dall'inizio (causa la crisi economica, i mondiali, gli adeguamenti tecnologici delle sale...)?The Wolf of Wall Street
La risposta è no. Lo dicono i numeri, come sempre impietosi e incontestabili: a fronte dell'incredibile exploit di Sole a catinelle non ha fatto seguito, com'era auspicabile, un altrettanta partecipazione del pubblico per il resto della stagione: facendo il conto della serva, la somma dei primi venti incassi di quest'anno è inferiore di ben dieci milioni di euro rispetto a quella dell'anno passato... c'è poco da festeggiare, quindi: la crisi è tutt'altro che dietro le spalle e l'emorragia di spettatori non si ferma. A ciò hanno contribuito non poco anche i costi di adeguamento alla nuova tecnologia digitale: nonostante gli (scarsi) contributi statali, infatti, molte sale, soprattutto le più piccole e provinciali, hanno dovuto chiudere i battenti non potendosi permettere i costosi macchinari.Hunger Games - La ragazza di fuoco
A farne le spese sono state così, ancora una volta, le pellicole d'essai e indipendenti, quel cinema di qualità che fa sempre più fatica (in Italia) a ritagliarsi un posto al sole, schiacciato dalle enormi multisale che proiettano quasi esclusivamente film di largo consumo e che possono permettersi strutture costose e modernissime, ma molto impersonali. Basti vedere d'altronde la classifica dei migliori incassi dell'anno, che pubblichiamo in calce a questo post: Zalone a parte, l'unico film (diciamo) 'd'autore' presente nei primi venti è The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese, al settimo posto. Per il resto troviamo solo cartoni animati (ben cinque), film tratti da fumetti e/o cartoni animati (Maleficent, The amazing Spider-Man, Thor, Capitan America) oppure saghe letterarie amatissime da ragazzi e adolescenti (Lo Hobbit e The Hunger Games), vale a dire il pubblico che più frequenta i multiplex e al quale, volente o nolente (parlo per i genitori) non si dice mai di no.
Gravity
Dispiace dunque dover constatare ancora una volta la sempre più alta disaffezione del pubblico adulto (per non dire anziano) verso il grande schermo, e conseguentemente verso il cinema di qualità: attenzione, non stiamo parlando di pellicole d'ultra-essai e sofisticate, bensì di film appena un po' più 'impegnati' dei blockbuster puri: per fare degli esempi, un film come Gravity è appena al 22.posto in classifica (con sei milioni scarsi incassati), preceduto di un soffio da Rush. E nemmeno l'oscar ormai è garanzia di successo: 12 anni schiavo, trionfatore a Hollywood, è solo al 37.posto, preceduto di poco da American Hustle (33.). Ancora peggio hanno fatto Blue Jasmine di Woody Allen (47.), A proposito dei Davis dei Coen (67.), Lei di Spike Jonze (73.). Addirittura clamorosa è l'assenza di Dallas Buyers Club, film che ha fruttato la statuetta a Matthew McCounaughey, fuori dai primi cento e con un incasso ridicolo (1,1 milioni di euro).
Un boss in salotto
E l'Italia? Luci e ombre, ma con qualche spiraglio... anche al netto dell'effetto-Zalone, infatti, il nostro cinema recupera posizioni: l'anno scorso avevamo solo un film nei primi dieci, quest'anno sono ben quattro (e sette nei primi venti). E' senz'altro un bene, anche se ovviamente non possiamo aspettarci un cinema di qualità: Un boss in salotto, Colpi di fortuna, Un fantastico via vai, Tutta colpa di Freud, Indovina chi viene a Natale sono i nostri campioni d'incassi: tutti cinepanettoni o giù di lì (e anche qui bisogna distinguere tra i 'nuovi arrivati' - ovvero Genovese, Brizzi, Miniero - che raccolgono cifre importanti, e la 'vecchia guardia' che invece arranca parecchio: il veterano Neri Parenti supera di pochissimo i dieci milioni di euro - cifra che ai tempi d'oro raggranellava in un weekend - mentre l'ex-eterno ragazzo Pieraccioni, deludentissimo, nemmeno ci si avvicina). Resiste invece, come una mosca bianca, l'inossidabile Carlo Verdone, ancora una volta nella top-ten a testimonianza del grande affetto che il pubblico italiano continua a manifestargli.
Ma se lasciamo perdere un attimo le commedie, allora il discorso cambia di parecchio: un film come Il capitale umano di Virzì, durissimo e spietato ritratto dei tempi che corrono, lo troviamo appena al 28.posto (5,6 milioni di incasso). Non male l'esordiente Pif, che con il bellissimo La mafia uccide solo d'estate è 39. (sfiorando i 5 milioni), mentre pellicole più o meno 'impegnate' come L'ultima ruota del carro, Anni felici, La gente che sta bene, non arrivano alla 'soglia di galleggiamento' dei due milioni di euro. In soldoni: il famigerato spettatore-medio italiano predilige risate di grana grossa e cervello in stand-by, c'è poco da fare...
Philomena
Dolenti note invece, ancora una volta, per le altre cinematografie, fagocitate dallo strapotere americano: il cinema inglese, quest'anno senza 007, deve accontentarsi del 27.posto di Philomena e del 64.posto della tenera Peppa Pig (unici due nei primi cento). Anche la Francia sopravvive grazie a due cartoni (Belle et Sebastien - 19. - e La bella e la bestia, 35.) mentre La vita di Adele, vincitore a Cannes e idolatrato dalla critica, è addirittura in 86.posizione (1,5 milioni di incasso). Un altro cartone, Capitan Harlock (visto a Venezia), consente al Giappone di entrare in classifica (32. con meno di 5 milioni incassati). E il resto? Niente. La pessima distribuzione nostrana non permette a nessun altro titolo di qualità di essere visto da un numero decente di spettatori... film bellissimi e vincitori di premi importanti restano in sala quanto un battere di ciglia. Quest'anno, poi, con la 'spada di Damocle' dei mondiali di calcio la stagione (già supercompressa di suo e congestionata di uscite) è finita addirittura un mese prima... alla faccia di chi (a parole e mai con i fatti) auspica ogni anno un allungamento della stessa. E amen.
I PRIMI VENTI INCASSI DELLA STAGIONE 2013-2014
1. Sole a catinelle ITA 51.893.803 euro
2. Frozen - Il regno di ghiaccio USA 19.321.4303. Cattivissimo me 2 USA 15.855.155
4. Lo Hobbit - La desolazione di Smaug USA 12.625.298
5. Maleficent USA 12.565.408
6. Un boss in salotto ITA 12.165.653
7. The Wolf of Wall Street USA 11.732.569
8. Colpi di fortuna ITA 10.860.728
9. Sotto una buona stella ITA 10.167.609
10. The amazing Spider-Man USA 9.063.170
11. Monsters University USA 8.955.213
12. Un fantastico via vai ITA 8.642.425
13. Thor - The dark world USA 8.221.742
14. Hunger Games - La ragazza di fuoco USA 8.078.693
15. Tutta colpa di Freud ITA 7.747.527
16. Noah USA 7.677.822
17. Indovina chi viene a Natale? ITA 7.430.592
18. Capitan America - The winter soldier USA 7.070.084
19. Belle et Sebastien FRA 6.918.601
20. I Puffi 2 USA 6.531.761
(dati mymovies.it aggiornati al 6 luglio 2014)