Già alla vigilia il mio entusiasmo non è che volasse proprio alle stelle, e ad affossarlo completamente ci sono state alcune scelte dell'Academy a dir poco fallimentari, almeno qui al bancone del Saloon.
Ma andiamo con ordine e vediamo cosa ha prodotto la kermesse più nota del Cinema.
Miglior film: Birdman di Alejandro Gonzales Inarritu
American Sniper di Clint Eastwood
Birdman di Alejandro Gonzales Inarritu
Boyhood di Richard Linklater
The Imitation Game di Morten Tyldum
Grand Budapest Hotel di Wes Anderson
Selma - La strada per la libertà di Ava DuVernay
La teoria del tutto di James Marsh
Whiplash di Damien Chazelle
La statuetta più importante della serata, che speravo venisse assegnata al film migliore della selezione, Boyhood, è invece purtroppo finita tra le mani di Inarritu.
Non che Birdman sia un brutto film, anzi, io stesso fino ai suoi due terzi fui molto colpito ai tempi della visione: eppure l'entusiasmo che sta montando attorno a questo titolo solo buono dipinto a sproposito come un Capolavoro ha finito per rendermi l'opera migliore dello stesso Inarritu dopo Amores Perros assolutamente antipatica e spocchiosa.
Un pò come pensare ad un Messi che ti spara cinquemila palleggi in fila confrontato con una squadra tutta cuore che vince il campionato lottando allo spasimo all'ultima giornata.
Fondamentalmente, di tutto questo sfoggio di tecnica, alla fine, non mi importa un cazzo.
Miglior attore protagonista: Eddie Redmayne per La teoria del tutto
Steve Carell per Foxcatcher
Benedict Cumberbatch per The Imitation Game
Bradley Cooper per American Sniper
Michael Keaton per Birdman
Eddie Redmayne per La teoria del tutto
L'Oscar che più avrei assegnato a Birdman, alla fine, è stato l'unico a sfuggire alla macchina da guerra alata di Inarritu, centrando una delle due più grandi incazzature del sottoscritto rispetto alla nottata: il giovane Redmayne vince la statuetta dopo aver portato in scena la disabilità - punto debole dell'Academy - scippando l'ottimo Michael Keaton, che avrebbe strameritato.
Miglior attrice protagonista: Julianne Moore per Still Alice
Marion Cotillard per Due giorni, una notte
Felicity Jones per La teoria del tutto
Rosamund Pike per L'amore bugiardo - Gone girl
Julianne Moore per Still Alice
Reese Whiterspoon per Wild
Tutto come previsto alla vigilia. Anche in questo caso, la Moore è brava, ma parlando della singola interpretazione, Rosamund Pike avrebbe meritato e strameritato questa statuetta.
Ma l'Academy, si sa, è più conservatrice di Clint.
Miglior attore non protagonista: J. K. Simmons per Whiplash
Robert Duvall per The Judge
Ethan Hawke per Boyhood
Edward Norton per Birdman
Mark Ruffalo per Foxcatcher
J. K. Simmons per Whiplash
Altro Oscar annunciatissimo, assolutamente meritato ma terribilmente prevedibile. Quantomeno, il vecchio J. K. mi sta molto simpatico.
Miglior attrice non protagonista: Patricia Arquette per Boyhood
Patricia Arquette per Boyhood
Laura Dern per Wild
Keira Knightley per The Imitation Game
Emma Stone per Birdman
Meryl Streep per Into the woods
Una delle pochissime soddisfazioni di una nottata altrimenti pessima. Quantomeno un riconoscimento al dimenticato - e splendido - Boyhood.
Miglior regia: Alejandro Gonzales Inarritu per Birdman
Richard Linklater per Boyhood
Alejandro Gonzales Inarritu per Birdman
Bennett Miller per Foxcatcher
Wes Anderson per Grand Budapest Hotel
Morten Tyldum per The Imitation Game
Prevedibile vittoria per Inarritu, direi anche piuttosto meritata - anche se Boyhood supera Birdman e Bennett Miller con Foxcatcher ha fatto un lavoro strepitoso -. Peccato solo che sarebbe dovuto essere il contentino per il regista messicano, e non un'ulteriore consacrazione.
Miglior sceneggiatura originale: Birdman
Boyhood
Birdman
Foxcatcher
Grand Budapest Hotel
Lo sciacallo
Personalmente avrei premiato Lo sciacallo o l'ottimo Foxcatcher, ma ancora una volta l'Academy si appiattisce consegnando tutto il possibile a Birdman. Del resto, non è stata proprio la mia notte.
Miglior sceneggiatura non originale: The Imitation Game
American Sniper
Vizio di forma
The Imitation Game
La teoria del tutto
Whiplash
L'avevo anche prevista, questa statuetta, tipica scelta da Academy senza palle, eppure con la vittoria di Redmayne è stata quella più in grado di irritarmi: ma mi chiedo e mi domando, hai tra le mani il nuovo lavoro di Paul Thomas Anderson tratto da Pynchon, santi numi, e consegni il premio al lavoro da scolaretto di Graham Moore!? Quantomeno avrei gradito un pò di palle con il premio ad American Sniper, senza contare che dopo la statuetta è toccato perfino il pistolotto strappalacrime del vincitore, emblema di un'edizione davvero pessima. Fanculo Academy, e fanculo Moore. Così potrò dire, a modo mio, di essere stato "different".
Miglior film d'animazione: Big Hero 6
Boxtrolls - Le scatole magiche
Big Hero 6
Dragon Trainer 2
Song of the sea
Storia della principessa splendente
Anche in questo caso pronostico azzeccato, eppure delusione. Avrei di gran lunga preferito Dragon Trainer 2, nonostante Big Hero 6 mi sia, a conti fatti, piaciuto ma sia stato solo carino. Più o meno quello che è accaduto con i due film principali.
Miglior film straniero: Ida di Pawel Pawlikowski
Mandariinid di Zaza Urushadze
Ida di Pawel Pawlikowski
Leviathan di Andrey Zvyagintsev
Storie pazzesche di Damian Szifron
Timbuktu di Abderrahmane Sissako
Forse la soddisfazione più grande di questa magrissima serata. Il gioiellino Ida vince contro mostri sacri del Cinema d'autore mondiale e porta a casa la statuetta che ho gradito di più.
Miglior fotografia: Birdman
Birdman
Grand Budapest Hotel
Ida
Turner
Unbroken
Avrei preferito, anche in questo caso, una vittoria di Ida o al massimo di Grand Budapest, ma l'Academy ha voluto proseguire nel suo dispetto nei miei confronti premiando una volta ancora Birdman. Pazienza. Questa volta è andata male.
Miglior montaggio: Whiplash
Boyhood
The Imitation Game
Grand Budapest Hotel
Whiplash
American Sniper
Vittoria soprendente, quella di Whiplash, che alla vigilia non mi sarei aspettato neanche per sbaglio. Altra delusione per Boyhood, con un Linklater che, probabilmente, nelle graduatorie dell'Academy è dietro solo a Di Caprio.
Miglior Production Design: Grand Budapest Hotel
Grand Budapest Hotel
The Imitation Game
Interstellar
Into the woods
Turner
Altra previsione azzeccata. Quest'anno l'Academy si è proprio prodigata per sorprendermi.
Migliori costumi: Grand Budapest Hotel
Grand Budapest Hotel
Vizio di forma
Into the woods
Maleficent
Turner
Come sopra. Resta giusto il tipico sport italiano di magnificare i propri vincitori anche quando sono praticamente senza rivali come in questo caso.
Miglior trucco: Grand Budapest Hotel
Grand Budapest Hotel
Foxcatcher
Guardiani della Galassia
Continua la marcia trionfale di Grand Budapest rispetto agli Oscar artigianali, e c'è da dire che, per quanto prevedibili fossero, sono quantomeno meritati.
Miglior colonna sonora: Grand Budapest Hotel
The Imitation Game
Grand Budapest Hotel
Interstellar
La teoria del tutto
Turner
Pensare che la sorpresa più clamorosa è stata quella del premio alla migliore colonna sonora la dice davvero lunga rispetto a questa nottata. Archivio e proseguo.
Miglior canzone:
The Lego Movie
Selma - La strada per la libertà
Beyond the lights
Glenn Campbell: I'll be me
Tutto può cambiare
Speravo almeno qui in una soddisfazione con la vittoria di Everything is awesome, ma c'è da dire che Glory merita, così come Selma, quindi posso quasi essere soddisfatto.
Miglior mixaggio sonoro: Whiplash
American Sniper
Birdman
Interstellar
Unbroken
Whiplash
Lo smacco confezionato per American Sniper probabilmente ordito dal Cannibale trova il suo compimento qui. Perfino un Oscar tecnico di cui frega poco a chiunque passato direttamente all'osannatissimo Whiplash.
Miglior montaggio sonoro: American Sniper
American Sniper
Birdman
Interstellar
Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
Unbroken
Questo pare proprio uno di quei premi di consolazione che sanno di presa per il culo. Ma è uno, e considerata la serata è già un passo avanti.
Miglior effetti visivi: Interstellar
Capitan America: Il soldato d'inverno
Apes Revolution
Guardiani della Galassia
Interstellar
X-Men: Giorni di un futuro passato
Altra previsione azzeccata. L'Academy vince l'Oscar per la noia.
Miglior documentario: Citizenfour
Citizenfour
Alla ricerca di Vivian Maier
Last days in Vietnam
Il sale della Terra
Virunga
Mi ero auspicato Il sale della Terra, ma evidentemente non girava davvero giusta, domenica notte.
Miglior corto documentario: Crisis Hotline: Veterans Press 1
Crisis Hotline: Veterans Press 1
Joanna
Nasza klatwa
La parka
White Earth
Miglior corto d'animazione: Winston
The Bigger Picture
The Dam Keeper
Winston
Me and my moulton
A single life
Miglior corto (Live action): The Phone Call
Aya
Boogaloo and Graham
La lampe au beurre de yak
Parvaneh
The Phone Call
"Cannibal, vola pure con Birdman: ho già pronto il fucile per una bella sessione di tiro al piccione!"