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Tirreno adriatico 2013, nibali contro tutti

Creato il 04 marzo 2013 da Postpopuli @PostPopuli

di Emiliano Morozzi

Nibali, Evans, Rodriguez, Contador, poker di stelle per la Tirreno Adriatico 2013, prestigiosa corsa a tappe che apre la stagione ciclistica insieme alla Parigi Nizza, giunta alla 48ª edizione. L’elitè del ciclismo mondiale si presenta quasi al completo a questa competizione, anche se verosimilmente, nonostante i proclami, non tutti saranno competitivi per la classifica finale. Sarà comunque dura per Vincenzo Nibali, vincitore lo scorso anno, riconquistare il Tridente del Dio Nettuno, il trofeo riservato a colui che primeggia in questa gara.

TIRRENO ADRIATICO 2013, NIBALI CONTRO TUTTI

Tirreno Adriatico 2013: i protagonisti (liquida.it)

Il tracciato ricalca molto quello dell’anno scorso, secondo uno schema consolidato: un paio di tappe per velocisti, una cronosquadre, una cronometro, due tappe per “finisseur” e una di montagna. Fu proprio in alta montagna che Nibali costruì il proprio successo, sulla salita di Prati di Tivo che quest’anno viene riproposta e che ancora una volta sarà il punto chiave della corsa. Partenza il 6 Marzo dalla riviera tirrenica con la cronosquadre di Donoratico su un percorso quasi piatto ma breve (appena 16 chilometri). Due tappe per velocisti, che attraverseranno prima la Toscana (da San Vincenzo a Indicatore, vicino ad Arezzo) e poi l’Umbria (arrivo a Narni Scalo) prima di arrivare alla tappa regina di questa edizione, con l’arrivo in salita a Prati di Tivo, una salita vera, lunga 12 chilometri, con una pendenza media piuttosto impegnativa (7% con punte al 12%). Anche nella tappa successiva ci sarà il terreno per tentare il colpaccio in classifica: nella 5ª tappa, dove i corridori dovranno affrontare l’impegnativo Passo Lanciano prima di affrontare il durissimo strappo di Chieti, che presenta tratti con pendenza al 19%. Le ultime due tappe (un circuito intorno a Porto Sant’Elpidio e la cronometro finale di pochi chilometri a San Benedetto del Tronto) serviranno probabilmente soltanto a rifinire la classifica ma non dovrebbero essere decisive, a meno che non vi siano distacchi minimi tra i corridori.

La concorrenza mai come quest’anno sarà agguerrita e saranno presenti tutti i big del pedale: per la classifica finale, Nibali dovrà fare i conti con corridori del calibro di Contador, Evans e Rodriguez (tra i tre, il più insidioso potrebbe essere lo spagnolo) ma anche con giovani rampanti come Peter Sagan e il figlio d’arte Moreno Moser, che ha già dato mostra della sua classe vincendo Sabato una corsa che ha pochi anni di vita ma che ha subito acquisito grande prestigio, la “Strade Bianche”, che rievoca i tempi del ciclismo eroico, quando si correva sugli sterrati delle campagne toscane e piemontesi tanto care a Bartali e Coppi. Cunego e Pozzato saranno due mine vaganti, così come Pozzovivo, passato alla francese Ag2r, tra i velocisti, che hanno a disposizione le prime due tappe, si daranno battaglia Cavendish, Greipel, Farrar. Che vinca il migliore, senza aiuti dalla medicina.

 

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