Il Papavero (o Rosolaccio) cresce spontaneo nei campi coltivati e incolti, ai bordi delle strade, nelle vigne e in genere ovunque ci sia terra smossa di recente.
Le macchie vermiglie che contrastano contro il verde dei campi, per me significano Primavera.
Adoro stare a guardare i petali leggeri che tremolano nella brezza, trasparenti nella luce del sole, a dir poco luminosi e tremendamente affascinanti, rossi, rossissimi!
Oggi ho scoperto che i petali del papavero si possono mangiare in insalata o bollire per farne una tisana che viene colore del sangue denso.
Si impiegano per calmare la tosse, come sudorifero ed espettorante. Si prepara un infuso con acqua bollente e una bella manciata di petali freschi o secchi, si lascia riposare un quarto d’ora e poi si filtra.
Danno anche un effetto calmante, ma nelle persone particolarmente sensibili la sostanza può essere lievemente eccitante. Tuttavia lo possono bere bambini e anziani, e il sapore somiglia vagamente a quello dell’erba di campo.
Si possono usare anche in preparazioni antirughe e per ammorbidire la pelle, con lo stesso metodo dell’infuso, e si usa il liquido proprio come un tonico, con un batuffolino di cotone dopo aver lavato bene il viso.
Adesso, ogni volta che noto i papaveri lungo le strade della mia collina, non penso più soltanto alla loro bellezza, ma anche alla loro utilità in cucina e in cosmetica.
Quante cose si imparano dalla natura! Che meraviglia. :-)