Quando si dice impresa titanica si indica un compito estremamente difficile da portare a termine, ai limiti del credibile e del sovrumano. Facile intuire che Titan Quest Gold Edition (compreso dunque della sua espansione Immortal Throne), datato 2007 non sia una passeggiata. In effetti non lo è ed in queste righe capirete il perché.
Si tratta di uno degli action gdr più riusciti e sicuramente tra i più autorevoli cloni (anche se può sembrare riduttivo chiamare Titan Quest clone) del mitico Diablo II. Il titolo, realizzato dall’ormai defunta Iron Lore e pubblicato da Thq, è stato probabilmente sottovalutato in passato ma ancora oggi conserva un fascino non indifferente e si apprezzare per la tecnica sopraffina con la quale è stato realizzato.
Cogliamo l’occasione di ritornare a parlare di questa pietra miliare grazie a Grim Dawn, il seguito spirituale di Titan Quest, in fase di sviluppo da molti ex componenti di Iron Lore (Crate Entertainment), tornato alla luce delle cronache per il suo approdo su Kickstarter.
UN BELLISSIMO VIAGGIO TRA I MITI DELL’ANTICA GRECIA E NON SOLO
Cerbero, una delle tante creature mitologiche che si incontreranno durante il lungo viaggio
La trama di Titan Quest è estremamente semplice: uno stregone, il Telkine, sfida gli Dei dell’Olimpo e prova a liberare il titano Tifone. Chiunque abbia studiato un po’ di mitologia greca sa che si tratta del nemico più pericoloso di questa cernita che odia Zeus e tutta la sua compagnia. Questo provoca uno sconvolgimento tra le creature del mondo terreno che si ribelleranno attaccando la povera gente.
Il viaggio per evitare la rovina comincia dal villaggio di Helos, nell’antica Grecia, e porta nei luoghi mitologici dell’antica culla della Civiltà. I giocatori percorrono la via che porta a Sparta, dove ci sarà un breve e fugace incontro con Leonida, per combattere contro Nesso, Polifemo, le gorgoni, il minotauro nel labirinto di Cnosso e molti altri nemici più o meno mitologici.
Poi la sfida continua ai miti dell’antico Egitto, girovagando tra piramidi, deserti e quant’altro per poi arrivare in Asia esplorando Babilonia, la muraglia cinese tenteremo di raggiungere il Telkine, lo stregone che libererà Tifone…
Titan Quest è diviso in tre grandi capitoli, Grecia, Egitto ed Asia, per poi giocare l’epilogo nella sfida finale sul Monte Olimpo contro Tifone e riportare la pace in terra e ritornare a combattere nell’Ade.
Immortal Throne porta anche l’Ade, nuove ambientazioni e nuovi contenuti che andremo a descrivere nel paragrafo a parte.
MAESTRIE, ALBERO ABILITA’ ED EQUIPAGGIAMENTO
Uno dei nove alberi abilità in Titan Quest. Qui vi riportiamo quello della Tempesta, che ad esempio, unito alla Terra dà vita all'elementalista, un mago potentissimo forte sia col fuoco che con il ghiaccio
Una delle peculiarità di Titan Quest è la gestione del personaggio, sicuramente interessante. Al primo passaggio di livello si dovrà scegliere una tra le nove maestrie (otto nel gioco “liscio” ed una aggiuntiva portata dall’espansione, il Sogno).
Combattimento, Difesa, Spirito, Terra, Tempesta, Caccia, Barbaro, Natura e Sogno. Il combattente è abile nell’uso delle armi da mischia ed ha nella forza la sua dote migliore, lo spirito usa la magia, il piromante (Terra), è abile nella manipolazione del Fuoco e così via.
Ad ogni passaggio di livello, inoltre, si riceveranno tre punti da spendere nella maestria. Ognuna di esse consta di 32 punti. Ai livelli 1, 4, 10, 16, 24 e 32, si attiveranno incantesimi, abilità speciali attive e passive ed ognuna di esse avrà i propri livelli di miglioramento. Quando personaggio arriverà all’ottavo livello potrà scegliere una seconda maestria. Logico, dunque, comprendere che il numero di classi sia molto elevato ed il gioco ne guadagni in longevità e rigiocabilità. Ad esempio, il difensore unito al Sogno darà il Templare; Terra e Tempesta genereranno l’Elementalista.
Il personaggio ha anche le normali caratteristiche fisiche: punti vita, punti mana, forza, agilità e destrezza. Ogni punto maestria aggiunto aumenta queste cinque peculiarità ed ulteriori due punti potranno farci plasmare a piacimento il nostro eroe. Ci sono anche le resistenze al freddo, al veleno, al fuoco ecc. ecc da tenere d’occhio.
L’equipaggiamento merita una nota in particolare. Durante le numerosissime battaglie si potranno raccogliere oggetti più o meno utili. La loro efficacia si riconosce dal colore: bianco (oggetto normale); giallo (qualche dote); verde (ottimo ed in alcuni casi superiori al blu) e blu (eccellente). Innumerevole la quantità di armi, armature, oggetti magici, collane, anelli, reliquie e molto altro da collezionare.
Ultimo particolare da descrivere è l’inventario che in ogni gdr che si rispetti assume una parte fondamentale. In Titan Quest si inizia il gioco con una sacca piccola, ma con l’andare avanti sono aggiunte nuove porzioni di inventario. L’espansione Immortal Throne aggiunge il tasto per il riordinamento automatico.
QUESTO GIOCO E’ (ANCORA) ECCELLENTE
Sono passati quasi 6 anni dal suo debutto (5 da quello di Immortal Throne) ma dal punto di vista tecnico, Titan Quest rimane eccellente. Graficamente è ancora un bel vedere: la resa dell’acqua, delle ambientazioni molto varie ed i dettagli di ognuna di esse è strabiliante. Stesso discorso vale per i riflessi, le ombre ed i giochi di luce che si comportano in modo realistico mentre le animazioni sono sbalorditive. Una tra tutte: il passaggio su un campo di grano provocherà il movimento delle spighe. Ci accorgeremo dei nemici grazie al movimento di foglie, fili d’erba e molto altro. Tutto bello a qualsiasi livello di zoom si applichi.
Il sonoro vanta ottimi pezzi a tema e di grande atmosfera. Il parlato in inglese con varie inflessioni (soprattutto greca) fa il resto. Il game-play è ampio ed è garantito grazie alle molte mosse speciali, attacchi ed oggetti da raccogliere nonché dalla combinazioni delle maestrie da combinare e ricombinare.
La difficoltà è settata bene, ma sarà sempre un’impresa riuscire a terminare il gioco ed alcuni tratti sono davvero impietosi ed alcuni mostri boss, soprattutto a livello epico, sono duri a morire. “Costruire” bene il proprio pg sarà fondamentale per riuscire a spuntarla. La longevità è data da una lunghissima quest principale alla quale sono unite tante missioni secondarie, circa una cinquantina in totale. Il gioco garantisce almeno una trentina d’ore di combattimenti con mostri d’ogni genere, da scheletri, non morti, e corvi, a fenici, minotauri, uomini tigre, piante velenose e molto altro, quest ed esplorazione. Senza contare che è consigliabile rigiocarlo fino al livello di difficoltà più difficile per avere bonus epici.
Ma non finisce qui: è inoltre possibile grazie all’editor modificare mappe e quest e fare partite personalizzabili. Unico difetto, a nostro avviso, il sistema di salvataggio, un po’ macchinoso e non del tutto immediato. Si riprenderà la partita dall’ultimo checkpoint, presente in gioco sotto forma di fontane.
LE MIGLIORIE DI IMMORTAL THRONE
L’espansione Immortal Throne è riuscita a migliorare un ottimo prodotto aggiungendo la classe sogno ed i suoi relativi poteri; il capitolo dell’Ade e tanto altro. La maestria Sogno dà al pg poteri nuovi e molto spettacolari. Ma non finisce qui: c’è la possibilità di confezionare artefatti minori e maggiori raccogliendo pergamene e confezionando reliquie (applicabili quest’ultime anche in armi ed armature per avere miglioramenti sulle prestazioni) grazie all’Arcanista. Aggiunte anche le impronte ogni qualvolta cammineremo sulla sabbia o su terreni non solidi, aggiunti i mostri boss ed i mostri eroi. E non finisce qui: si può anche decidere di reindirizzare, previo pagamento ad un Mistico, i punti maestria spesi precedentemente e migliorare una particolare abilità. Ovviamente il livello massimo è stato alzato fino a 75. Ultima nota: c’è l’aggiunta di un orologio. Nulla di eclatante ma a che c’eravamo ve l’abbiamo segnalata.
CONCLUSIONI
Non si capisce come mai questo gioco non abbia attecchito del tutto nel folto pubblico di appassionati di action gdr. Sicuramente è stato meno fortunato di Sacred, benché decisamente più dotato, Titan Quest Gold Edition ha tutte le caratteristiche per essere definito un classico.
Tecnicamente ineccepibile, offre una sfida varia e molto ardua al giocatore. Terminare il gioco in difficoltà normale sarà solo il primo passo perché sbloccherà il livello successivo e difficoltà ben più ampie. Il tutto, infatti, ricomincerà ma sarà diverso, con armamenti e reliquie epiche, artefatti maggiori ed ulteriori nemici mitologici da affrontare.
Il personaggio potrà arrivare fino al 75° livello. Il gioco è vario, lungo, stimolante e si può anche affrontare in party grazie a connessione internet. In definitiva è un capolavoro e gli amanti del genere dovrebbero averlo. Su Steam c’è la possibilità di acquistarlo a pochi euro ed alcune volte lo si trova anche in offerta.
PREGI. Tecnicamente ancora valido. Longevità ad alti livelli. Giocabile e rigiocabile. Ambientazione affascinante.
DIFETTI. Alcuni passaggi diventano veramente difficili e frustranti. Sistema di salvataggio a ceckpoint discutibile.
VOTO: 9/10.