Titanic

Creato il 17 giugno 2011 da Caroljne

La Girlfriend appartiene, senza particolare imbarazzo, a quella generazione di adolescenti che andarono ripetutamente a vedere il colossan di James Cameron al cinema (lei ci ando' quattro volte, ma conosce casi ben piu' recidivi) e che piansero come fontane vedendo Leo (Di Caprio) scomparire in fondo all'Oceano Atlantico. Non giudicatela frettolosamente pero'. A differenza di quanto si possa pensare da questa descrizione, la Girlfriend non e' affatto una "soft" e non si commuove facilmente. Eppure la ricostruzione della tragedia del Titanic la colpi' allora in modo traumatico, proprio perche' una "ricostruzione" storica appunto e non pura finzione. Una storia vera, tragica e terribile. Il fatto che Jack e Rose non siano mai esistiti con questi nomi e che la loro storia d'amore sia frutto della fantasia del regista, non cambia le cose. La Girlfriend non si e' sconvolta per loro due, ma per tutte quelle altre storie, non raccontate e solo immaginate, che pur hanno avuto vita, dei volti veri, dei nomi veri, realmente registrati all'anagrafe.
La Girlfriend sente da sempre un attaccamento particolare per questa vicenda e pur non sembrando un argomento molto calzante per questo blog, ha colto un pretesto importante per poterne parlare qui.Forse non sapete infatti che...Il Titanic fu progettato e costruito interamente presso i cantieri "Harland and Wolff"a Belfast (si', la citta' del Boyfriend) in Nord Irlanda. Il Regno Unito aveva ed ha una tradizione navale forte e riconosciuta, con i migliori marinai, le migliori flotte, i migliori ingenieri navali e le migliori navi. Anche nel caso del Titanic, e badate che non si tratta di poca imparzialita', non si puo' dire che gli ingenieri britannici abbiano fallito. E' appurato infatti che la tragedia non fu dovuta ad un errore progettistico. La solidita' e buona struttura della nave fu dimostrata dal fatto che l'impatto coll' iceberg non fu quasi avvertito e che la nave mantenne, nonostante l'urto gravissimo, buona stabilita' per tutto il lungo processo di affondamento (due ore e quaranta minuti) fino agli ultimi minuti. Gli errori che causarono la tragedia furono si' umani, ma di natura logistica e organizzativa: totale impreparazione per casi di emergenza, numero insufficiente di scialuppe di salvataggio, che a bordo del Titanic era addirittura superiore a quello minimo previsto dalla legge di allora. Pare infatti che all'epoca il numero delle scialuppe non fosse affatto calcolato in base al numero di passeggeri, ma in base al volume della nave. Sul Titanic le scialuppe erano "ben" 20 (secondo i calcoli avrebbero dovuto essere 16), permettendo una capacita' totale di sole 1178 persone, contro le 2223 realmente a bordo. Non solo, ma per un'ingiustificata paura di eventuali sovraccarichi, quasi tutte le scialuppe lasciarono la nave con molti posti vuoti, mentre alcune (le ultime), erano solo leggermente sovraccariche, ma resistettero benissimo.
Errori umani quindi, di due grandi potenze, Gran Bretagna e USA (che avevano commissionato la costruzione), entrambe con una solida tradizione navale ed ingenieristica e qualche mania di grandezza. L' Olympic-class RMS Titanic era proprieta' della compagnia White Star Line e fu progettato da Lord Pirrie, direttore della White Star e del cantiere Harland in cui fu costruita, dall'architetto navale Thomas Andrews e Alexander Carlisle, responsabile della logistica e dell'equipaggiamento. Il Titanic fu concepito come il piu' grande e lussuoso transatlantico mai costruito, per competere con le rivali Lusitania e Mauretania e con le sue "gemelle" Olympic e Britannic (costruita poco dopo).


Stampa dell'epoca, prima e dopo la tragedia.
L'iceberg con cui si scontro', fu avvistato solo alcuni minuti prima dell'impatto, troppo pochi per effettuare una virata con i mezzi dell'epoca. Non solo, ma l'avvistamento avvenne ad occhio nudo, poiche' le due vedette, Frederik Lee e Reginald Lee, erano sprovviste di binocoli, che erano stati lasciati a terra, pare per "mancanza di tempo".L'impatto avvenne alle 23.40 della notte tra il 14 e il 15 Aprile 1912 e resto' quasi inavvertito alla maggioranza dei passeggeri, ad eccezione di quelli che si trovavano sul ponte e videro la scena. Di fatto la maggior parte dei passeggeri di terza classe, restarono addirittura all'oscuro della situzione fino a pochi minuti prima dell'affondamento, che avenne due ore e quaranta minuti dopo, alle 2.20.Il salvataggio segui' il protocollo del "women and children first" (donne e bambini per primi) e per questo ci fu uno sproporzionato numero di vittime tra gli uomini, specialmente di seconda e terza classe. Morirono 1517 persone (su un totale di 2223), solo 705 sopravvissero. Solo un terzo dei passeggeri di terza classe si salvo', poiche' molti non riuscirono a trovare la via verso il ponte. Molti sostennero in seguito che la terza classe fu volutamente trascurata.
Jack Phillips e Harold Bride, gli operatori marconisti a bordo, inviarono ripetutamente il segnale morse SOS. Il segnale fu ricevuto da molte navi, tra cui l'Olympic, che erano pero' tutte troppo lontane per intervenire. La nave piu' vicina era il Carpathia, distante 50 miglia (un viaggio di quattro ore), che inverti' la rotta per intervenire in soccorso.
Il numero di sopravvissuti e morti non e' certo poiche' le liste dei passeggeri andarono perdute, i dati forniti sono quelli ottenuti dall'indagine americana. Pare che in proporzione morirono piu' Britannici, fenomeno spiegato da alcuni col fatto che i Britannici dell'epoca tendevano ad essere educati e gentili e a "rispettare le file". E' riportato da alcuni che il capitano, inglese e orgoglioso, abbia piu' volte invitato all'ordine i passeggeri, esclamando: " Be British, boys, be British!" (Comportatevi da Britannici!).Molti morirono inoltre perche' stranieri e incapaci di comprendere i comandi in lingua Inglese.
Il motivo per cui la Girlfriend sta scrivendo tutto questo ora e' stato il ritrovamento del tutto casuale, ieri sera, di un documento su Internet di cui ignorava completamente l'esistenza e che ha scatenato in lei la curiosita' di fare ricerche e scrivere un post a riguardo.Il documento e' il risultato delle ricerche compiute successivamente alla tragedia, nel tentativo di ricostruire la lista dei passeggeri andata perduta ed e' inutile dire che si tratti di un reperto decisamente prezioso in quanto e' letteralmente tutto quello che resta di chi era a bordo del Titanic il 15 Aprile 1912, ora che anche l'ultima sopravvissuta dei passeggeri (aveva 9 mesi al tempo della tragedia) e' morta. Le informazioni raccolte sono tante e interessanti: nome, cognome, eta', classe, professione, persino il costo del loro biglietto e, ovviamente, se sopravvissero o meno.
La Girlfriend ha passato diverso tempo a percorrere i nomi di quelle liste, senza un motivo preciso. Ha cercato suoi omonimi, senza trovarne. Ha trovato due omonimi del Boyfriend invece, un cognome piuttosto comune in Irlanda e si e' un po' commossa scoprendo che si trattava di una coppia di fratelli di 28 e 27 anni, di cui si salvo' solo la sorella, mentre il fratello mori' insieme alla maggior parte degli uomini di terza classe.Ci sono anche diversi italiani nella lista, tutti curiosamente camerieri o cuochi (gli Italiani per tradizione devono per forza avere a che fare col cibo in qualche modo!) e quasi tutti deceduti nella tragedia, tra l'altro.Questo il documento in questione : Encyclopedia titanica, lista passeggeri.

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