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Titoli interessanti e chiarimenti importanti

Creato il 30 gennaio 2014 da Weirde

Vi ho già parlato di quanto sia importante a volte non iniziare un libro con le aspettative sbagliate, perciò in questo post intendo suggerirvi dei titoli interessanti e soprannaturali che potete trovare in libreria e chiarire anche alcune cose che magari, causa pubblicità sbagliata, sono state fraintese. 

Partiamo con segnalarvi un uscita a mio avviso molto interessante di Piemme:

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Titolo:Cacciatori di stelle cadenti

Autore: Gin Phillips

Editore: Piemme

Trama: Nella vita di Ren, suo fratello Scott è sempre stato una presenza costante: a volte impalpabile come una canzone nel vento, inafferrabile come una stella cadente; a volte netta e distinta come un’immagine allo specchio. Come il viso di un ragazzo che avrà per sempre diciassette anni: l’età che aveva Scott quando è mancato in un incidente d’auto. Da quel giorno, Ren non ha mai smesso di sentirlo accanto, di parlargli. Di vederlo. E col tempo, diventata archeologa, si è accorta di avvertire intorno a sé anche altre presenze: anime di quei mondi scomparsi che lei cerca di riportare alla luce, di salvare dall’oblio ricomponendoli pezzo dopo pezzo. Sono voci e visioni che la guidano nelle sue ricerche, fino a condurla a un passo da una scoperta fondamentale per la sua carriera, ma che contemporaneamente la allontanano dalla realtà. Mentre affonda le mani nella terra, Ren sogna di attraversare i secoli a ritroso e sparire, almeno per un istante, in quelle antiche esistenze. E intanto è sempre più distaccata, chiusa in se stessa, incapace di ricambiare sentimenti profondi, di aprirsi agli altri. Di raccontare quel dolore che ha segnato irrimediabilmente lei e la sua famiglia. Fino a quando incontra Silas: il primo uomo che sembra riuscire a incrinare quella corazza, la barriera che lei ha innalzato tra sé e il mondo. In lui, Ren scorge la possibilità e la tentazione di un amore vero. E capirà che forse c’è solo un modo per non perderlo: abbandonare i fantasmi del passato e vivere finalmente nel presente.

 

Passiamo ora ad un titolo che non avrebbe bisogno di ulteriore pubblicità visto che da mesi si parla del film in uscita a febbraio tratto da questo romanzo:

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Titolo: Storia d’inverno

Autore: Mark Helprin

Editore: Neri Pozza

Trama: Peter Lake è un ladro. Un ladro nella Manhattan dei primi del Novecento in cui la guerra tra bande regala ogni mattina un mucchio di cadaveri a Five Points sul fronte del porto e in luoghi insoliti come campanili, collegi femminili e magazzini di spezie. Peter lavora in proprio, e perciò non interessa più di tanto alle forze dell’ordine sguinzagliate contro il grande crimine. Sta particolarmente a cuore, invece, ai Coda Corta, una dozzina di sgherri guidati dal feroce Pearly Soames. Pearly ha occhi lucidi e argentei simili a lame di rasoio e una cicatrice che gli solca il viso dall’angolo della bocca all’orecchio. È un criminale e, come tutti i criminali, vuole oro e argento, ma non per amore della ricchezza alla maniera di volgari rubagalline. Li vuole perché brillano e sono puri. Affascinato dai colori, legge i giornali e i cataloghi delle aste, e capeggia i Coda Corta giusto per trafugare opere d’arte “degne di lui”, importate dall’Europa a bordo di lussuosi panfili. Il campo di manovra è troppo ristretto e la posta in gioco troppo alta perché Pearly Soames possa tollerare la presenza di Peter Lake a Manhattan. Avvezzi come sono all’omicidio e alla corruzione, i suoi Coda Corta l’avrebbero eliminato da un pezzo, se il ladro non avesse un prezioso alleato: un cavallo che sembra una statua eroica, un enorme monumento bronzeo, capace di balzi strabilianti, voli di sei metri di lunghezza e due e mezzo di altezza. Si chiama Athansor e in un giorno d’inverno conduce Peter Lake incontro al suo destino: a West Side, nella lussuosa dimora dei Penn.
Peter si intrufola nella casa con l’intenzione di uscirne con l’argenteria, il contante e magari mezza dozzina di Rembrandt arrotolati. Ne esce col cuore trafitto da una ragazza intenta a suonare al pianoforte una struggente melodia; una giovane donna bella, radiosa, con i capelli scarmigliati raccolti in una treccia e il viso segnato da una spossatezza simile quasi all’ebbrezza o all’abbandono: Beverly Penn.
 

Ora non crediate che questo libro sia un classico melodramma d’epoca, no, è intriso di un immaginario fantastico che lo rende molto più vicino al mondo di Neil Gaiman, che non a romanzi storici come Guerra e pace, per intenderci, nonostante la mole. Perciò aspettatevi qualcosa al cinema di più simile al film Stardust che non a Downtown Abbey, o a una via di mezzo fra i due..

Fatta questa precisazione, il romanzo di Helprin è quindi in linea con un genere fantastico molto aulico e intriso di storia nel filone di autori come John Crowley, strafamosi in America ma poco conosciuti nel nostro paese.

Credo infatti che non sia mai stato tradotto in italiano il capolavoro di Crowley:

 

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Titolo: Little ,big

Autore: John Crowley

Inedito in itliano

Trama. il libro racconta l’epica storia della famiglia Drinkwater e il loro rapporto con il mondo dei Fairy; ed è ambientato dentro e intorno alla loro casa di campagna, chiamata Edgewood, che si trova da qualche parte a nord della “Città” (mai nominata, ma che è implicitamente inteso sia New York) . La storia è onirica , tranquilla , e tortuosa , e copre cento anni degli alberi genealogici intrecciati dei Drinkwaters e dei loro parenti, dal  ventesimo secolo, fino a un futuro distopico scarsamente descritto in cui l’America è governata da un despota sinistro. Gli elementi magici sono sottili e mai palesi, con solo  brevi apparizioni dei fairy stessi, anche se la loro presenza si fa sentire lungo tutto il libro. La storia ha inizio con Smoky Barnable, un giovane uomo che viaggia a piedi per miglia e miglia dalla Città fino a Edgewood - che non si trova su nessuna mappa - per sposare Alice Drinkwater , come è stato profetizzato . Ed è la storia di quattro generazioni di una famiglia singolare, che vive in una casa che è molte case sul confine con un mondo magico . E’ una storia fantastica di amore e di perdita, di cose impossibili e destini incrollabili, una piccola meraviglia.


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