Magazine
Alla fine del 2008 è stata inaugurata la prima opera realizzata in Italia dall’architetto giapponese Toyo Ito: lo Huge Wineglass, progettato specificatamente per la piazza principale di Pescara, una piccola città di provincia caratterizzata, nella sua breve storia, dalla sua vocazione alla modernità, al dinamismo e alla contemporaneità.
Il rapporto tra Pescara e lo Huge Wineglass, che dopo poco più di 60 giorni ha ceduto agli sbalzi di temperatura, è un rapporto particolare, a volte difficile, a volte felice, trasformando il calice rotto di Toyo Ito in oggetto di un continuo dibattito interno alla città.
Da questo background nasce il concept per il progetto To Be ToYò:
un ‘prodotto’ finito, costituito da un calice in vetro rosso trasparente appoggiato su di una tovaglietta di fattura artigianale, che riproduce il disegno geometrico della piazza modernista di Pescara. Una contrapposizione voluta tra un prodotto tessuto a mano, rigorosamente made in Italy, e un prodotto di lavorazione industriale di produzione estera. Il tutto riposto in una confezione di plastica trasparente che quando è chiusa riproduce in scala le dimensioni del ‘bicchiere’ di Toyo Ito.
L’esperienza della piazza pescarese finisce, così, per diventare un set da tavola, ricco di livelli di lettura sovrapposti e paralleli che permettono all’utente/cliente/cittadino di accogliere l’oggetto a diverse scale di consapevolezza.
Dal livello più immediato del bicchiere da pic-nic reindustrializzato a quello più approfondito del plastico di architettura che ridisegna un pezzo focale della città in tutti i suoi dettagli (persone e palme nelle aiuole comprese), passando per la riproposizione della sapienza artigianale, ovvero della customizzazione postindustriale, utilizzata nella tecnica di fabbricazione patchwork della tovaglietta che recupera, riusa e ricompone scampoli di tessuto e materiali anche disomogenei.
La scritta “fragile” posta sul packaging (riferita al calice in vetro, ma che inevitabilmente rimanda all’opera di Toyo Ito), il tema del “mangiare/speculare”, l’ ingenuità/semplicità del pensiero comune, le critiche cittadine sui costi eccessivi, sono alcuni degli elementi del dibattito pescarese cristallizzati in un set da pranzo che permette all’utente di giocare ad “essere Toyo”.
Così come in molti altri lavori degli ZO_loft, anche in questo To Be ToYò, tutto sembra ruotare intorno al tema dell’ironia che, tuttavia e in quanto tale, non è mai così neutra come vorrebbe dare a vedere; non è mai così benevola come appare ai più superficiali.
Desgin by: ZO_loft
Client: Toyo Mon Amour - art exhibition
Use: set da tavola
Materials: cotone, cartone, vetro, plastica
Design (period): 2011
Completion (year): 2011