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To Rome with love - Woody Allen (2012)

Creato il 26 agosto 2012 da Lakehurst
(Id.)
Visto al cinema.
To Rome with love - Woody Allen (2012)
Ho letto molte critiche su questo film, per lo più insulti per l’onore ferito di un’Italia che non è più quella mostrata in questo film, quello di una Roma da cartolina, quello di una serie di cineasti che si indignano in quanto Allen non mostra la parte becera di una nazione fatta di escort e disoccupati…
Obbiettivamente sono tutte critiche patetiche. Woody Allen sta facendo un film comico, perché dovrebbe fare critica sociale (che non fa più dagli anni ’70)? Ambienta il film a Roma e la città è lo scenario in cui i personaggi si muovono, non ha la pretesa di mostrare cosa sia Roma, così come in “Vicky Cristina Barcelona” la proloco locale gli deve aver chiesto di inquadrare i monumenti più importanti, ma poi Allen ci imbastisce la storia che vuole. Infine i personaggi ed il clima è quello del nostro cinema anni ’50, il che è vero, evidentemente Allen li è rimasto (mettiamo pure che sia lui che non si aggiorna, ma c’è anche la possibilità che non ci sia più nulla di interessante da guardare…).
Detto ciò il film è effettivamente brutto, ma di quel brutto a cui Allen ha già abituato abbondantemente in tutte le sue pessime commedie degli anni ’90. Anzi dirò di più, in questo film qualche sprazzo c’è, l’episodio con Allen come attore ha in parte quell’idea anarchica di comicità tipica dell’autore di Manhattan. Cosa che nei film dei nineties non c’era… e poi siamo onesti, quanto funziona oggigiorno la comicità di Allen? Non lo chiedo ai suoi giannizzeri che lo idolatrano a priori, ma in linea di massima la sua ironia è inalterata, la comicità invece non è più al passo coi tempi.
Bisogno sottolineare la totale incapacità della gran parte degli attori italiani che più in la del macchietti stico faticano ad andare. E invence personalmente promuovo l’episodio con Baldwin, che andando nel già visto dei temi alleniani dell’amore impossibile, del tradimento e degli intellettuali upper class tutti nevrosi e storia dell’arte, andando li riproponendo i suoi temi di sempre ottiene lo stesso buon risultato delle prove precedenti.
Il peggior Woody Allen degli ultimi anni, ma tutto sommato un film che si guarda senza difficoltà.

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