oggi vi posto qualcosa riguardo la mia avventura come autrice, con un retroscena del primo volume della mia serie urban fantasy /Sci-Fi "Eleinda" (Nulla Die ed.).
Rubrica che raggruppa tutte le notizie su di me e le mie opere;
un viaggio sulla luna ("pianeta donna" per eccellenza) e ritorno! ;)
Ecco la scena "incriminata" da "Eleinda - Una leggenda dal futuro": Indaco alle prese con i topi dentro il caseificio alla fattoria Villapace!
Chi ha letto "Eleinda" sa che il drago sfrutta quell'occasione per nutrirsi: è ancora un cucciolo ed Eleonora lo sta nascondendo come può alla famiglia Generoso; gli passa solo gli avanzi dei pasti, e ovviamente, a un cucciolo di drago non bastano per saziarsi. Così, lui si mangia i topolini. Ebbene, l'esaminatrice che faceva parte della commissione del concorso ha sentenziato che non potevo scrivere un romanzo a sfondo ecologista se poi lasciavo che Indaco si pappasse i topi... insomma, Eleonora avrebbe dovuto fermarlo, visti i suoi principi.
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Ma non è forse naturale che un animale, predatore per giunta, si nutra di altri animali? Non si può imporre agli animali carnivori di diventare vegetariani: questo sì che sarebbe contro natura! Secondo me, per essere ecologisti/ambientalisti occorre rispettare la natura in ogni sua caratteristica. "Eleinda" sarebbe comunque un romanzo di questo tipo, anche nel caso in cui Indaco si pappasse Eleonora! ^^
Cosa dite, siete d'accordo con me?
PS: l'editing di "Eleinda 2 - La formula dell'immortalità" procede con la seconda revisione dell'impaginato!
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