Tocca terra cubana il cavo sottomarino di fibra ottica

Da Astonvilla

LILIEN DOMÍNGUEZ QUEVEDO
Cuba e Venezuela sono fisicamente vincolate da un cavo sottomarino di fibra ottica, che ha toccato terra mercoledì 9 nella spiaggia Siboney, a 14 chilometri a est di Santiago di Cuba.
Il Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez, vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri di Cuba, dirigenti e lavoratori del settore dell’informatica e abitanti locali, hanno presenziato l’arrivo a terra del cavo, ha informato la AIN.
Wilfredo Morales, presidente dell’impresa di telecomunicazioni Gran Caribe, ha valutato la trascendenza del progetto – sostenuto dall’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra América (ALBA)- favorisce l’ indipendenza del settore informatico latinoamericano e lo scambio tra nazioni.
Morales ha assicurato che la forma fisica di coprire 1600 chilometri di distanza tra i due paesi, sostenendo l’integrazione tra i paesi dei Caraibi, caratterizzata da solidarietà e cooperazione e a favore dell’eliminazione delle differenza sociali ed economiche.
“In accordo con il cronogramma, seguiranno l’adeguamento e l’installazione delle attrezzature nelle stazioni terminali e la realizzazione delle prove del sistema per garantire l’inizio delle operazioni nel luglio prossimo”, ha affermato il funzionario.
Medardo Díaz, ministro dell’Informatica e le Comunicazioni (MIC) di Cuba, ha definito il fatto come una mostra del progresso e della volontà integrazionista dei popoli dell’America Latina e dei Caraibi.
Inoltre ha informato che nelle prossime 48 ore continuerà il lavoro per portare il cavo a Ocho Ríos, in Giamaica, e che questo offrirà l’opportunità di vincolarsi ad un’altra nazione dell’area.
Con un costo di 70 milioni di dollari, la connessione del cavo avrà una vita utile di 25 anni, e l’investimento si recupererà in tempi adeguati, hanno segnalato le autorità del MIC.

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