Volevamo un po' riportarvi alla mente un paese europeo non lontano dal nostro che sta peggio di noi, di cui tutti sembrano essersi dimenticati, troppo impegnati a salvare un paese che sembra debba essere "più salvato" rispetto a quello in questione. Insomma un paese che secondo Standard & Poor's non è neanche più di serie "B", ma addirittura di serie "CCC", e sostiene che non "degrada" i paesi europei in favore degli USA, ma:
Sono scettici che il risanamento passi attraverso l'austerità. Inoltre, non credono che il Fondo “salva Stati”, dotato di 500 miliardi di euro, sia sufficiente. Infine, sono scettici sull'incentivo dato alle banche di credito ordinario (l'indebitarsi con la Banca Centrale al tasso dell'1%, dando a garanzia anche i titoli di qualità inferiore, per poi comprare il debito pubblico che abbia un rendimento maggiore) basti. (Limes)
Credo abbiate indovinato: sto parlando di Ellas, la Grecia. I membri dell'Europa stanno cercando di salvare un paese ormai esangue, schiacciato dall'austerità, che rischia di non vedere la luce del suo lunghissimo tunnel di debiti per almeno ancora tre generazioni. Un tempo lunghissimo che fa riflettere. I membri dell'Eurozona hanno discusso nuovamente del salvataggio della Grecia, e la Merkel ha assicurato che il paese rimarrà nell'euro. Ma a quale scopo? Sicuramente, salvare l'Unione nel suo complesso, rassicurare gli europei, non certo risollevare la Grecia in particolare. Molti si domandano se negoziare sulla salvezza della Grecia serva davvero a qualcosa:i creditori non sono ancora riusciti a trovare un accordo col governo greco per finanziare il debito. Molti credono che anche se ci dovesse essere un accordo, non basterà a salvare il paese dalla banca rotta (ormai rimasta l'unica speranza di salvezza). Intanto, nel paese dalla cultura millenaria, si cercano diversi espedienti per coprire quell'enorme buco delle casse dello stato: affittare i monumenti storici.
Oltre 1300 dollari al giorno per una sessione di fotografie, arriviamo a 2000 al giorno per montare un set cinematografico: benvenuti al paese in difficoltà per eccellenza, la Grecia, in cui per fare cassa si utilizza tutto quel che si può, compresi i proverbiali gioielli di famiglia. Ovvero, i monumenti più sacri della propria storia, come la mitica Acropoli di Atene, sogno di tutti gli operatori cinematografici e dei fotografi più “in”. Da adesso in poi, i monumenti dell’età classica possono considerarsi con un bel cartello sopra: “Affittasi” (fonte: vedi sopra).Ora passiamo alla Francia. Il candidato socialista Hollande sembra essere in vantaggio nei sondaggi. Con il suoi motti: «il cambiamento è adesso» e «il mio nemico non ha un nome e un cognome, il mio nemico è il mondo della finanza», «lucidità, volontà, giustizia e chiarezza» ha fatto presa sulla maggior parte dei francesi. Ma le parodie sui suoi motti, un po' "populisti", a mio modo di vedere, stanno già facendo il giro del web, denotando anche una certa nota di scetticismo da parte dei francesi. Forse non credono realmente al cambiamento di Hollande. Intanto Sarkozy fa mea culpa e i suoi sostenitori non hanno ben chiara la sua strategia per battere l'avversario. Comunque sia ha già velatamente dato addio alla poltrona nell'Eliseo. Il Riformista oggi fa un confronto tra la nostra situazione politica e quella francese: Nel confronto politico francese non c’è niente di particolarmente esaltante. Però un confronto tra due parti politiche, e se volete tra due idee della Francia, nonostante tutto c’è. Da noi invece non se ne parla. I principali partiti che sorreggono il governo Monti (in particolare il Pdl, ma non soltanto il Pdl) sono in vistosa sofferenza, e però non sembrano avere la minima idea di come recuperare un ruolo, un’identità, un profilo. Si fingono certi che domani o dopodomani, passata l’emergenza, e svelenite un po’ le furibonde contese che hanno segnato la lunga agonia del governo Berlusconi, tutto tornerà, grosso modo, come prima. Mentre l'Europa cambia, l'Italia aspetta di sapere cosa accadrà nel 2013 e viene declassata anche da Fitch. Tutti aspettiamo qualcosa di buono, soprattutto sul fronte politico, ma forse avremmo bisogno di un miracolo. Intanto il governo Monti lavora per la riforma del lavoro. Sul tavolo sembrano esserci tre proposta che il Corriere propone per esteso:
- A «costo zero». Solo tempo indeterminato, ma le tutele sono graduali;
- Flexicurity. Il «modello danese», elastiche l'entrata e l'uscita;
- Apprendistato. Uno strumento «misto» contro la disoccupazione.
La Fornero, cerca di tracciare una rotta definitiva sul lavoro. Così commenta Repubblica:
Con tutti i suoi interlocutori ha ammesso che il "tema è delicato" ma anche che la ristrutturazione del mercato lavoristico costituisce un "vincolo inevitabile". Ieri lo ha confermato ai rappresentanti delle forze sociali e soprattutto lo ha concordato il capo del governo. Quando, con i colleghi ministri e gli esponenti del sindacato, ha fatto riferimento all'articolo 18, ha cercato di evitare le barricate. "Bisogna costruire soluzioni condivise", ripete da giorni anche se non nasconde con il viceministro e con gli uomini di Palazzo Chigi, che la sua idea è più decisa rispetto ad alcuni schemi ipotizzati: "La licenziabilità entro tre anni? Se possibile io sarò più radicale". Se possibile, appunto. Perché non ha alcuna intenzione di forzare la natura della coalizione che sostiene l'esecutivo: "Se il presidente Monti mi dice fermati, io mi fermo". Stesso discorso per l'articolo 18. L'obiettivo è "fare il possibile" cercando il massimo della mediazione. Sapendo che a "Bruxelles ci chiedono provvedimenti più netti" e nello stesso tempo avendo la consapevolezza che non si può andare a sbattere su uno "scoglio come il comandante Schettino".
Invece in Finlandia, terra dell'uguaglianza, della laicità e della democrazia più pura, uno dei futuri possibili presidenti potrebbe essere Pekka Haavisto, ecologista ed omosessuale. Forse non sarà certo sconvolgente per i finlandesi, ma di questi tempi, in Italia farebbe discutere parecchio. Invece, la Danimarca, sembra stia diventando un esempio in questo periodo dove la parola austerità riempie le nostre giornate. In questo paese invece si finanzia la cultura per portare nuovo progresso, in barba alla medicine di privazioni europee: un cinema di qualità che punta sui giovani e le sue esigenze. Un'industria che giova al paese. Qui, potete trovare tutti i segreti dei successi danesi.
Passiamo ora alla censura di internet: la legge SOPA e PIPA. Le proteste del web e del gruppo Anonymous ha fatto leva su un problema serio per quanto riguarda le informazione in rete. Ora la proposta di legge è stata ritirata, quindi sembra che la battaglia sia stata vinta. Ma l'Fbi ha avuto la sua rivincita: il sito di condivisione di file Megaupload è stato chiuso, e il suo amministratore, Kim Schmitz (che non è un santo della legalità), arrestato. Per quanti tutti fossero consapevoli che questo sito violasse il copyright, ne abbiamo sempre fatto uso. Non era solo un posto dove condividere file. La cosa che non fosse giusto, era sotto gli occhi di tutti, però il fatto stesso che musica, cinema, concerti e quant'altro sono venduti ad un prezzo spropositato, ha fatto nascere questo tipo di movimenti. l'argomento necessita di un dibattito più profondo e non solo dire giusto o sbagliato (sappiamo che in fondo è sbagliato). Gli Anonymous hanno ufficialmente "dichiarato guerra" agli Stati Uniti per una rete più libera, ma libera non vuol dire "tutto concesso". Il nichilista propone una sua analisi personale dell'accaduto, e secondo me dovrebbe essere conosciuta, perché molto oggettiva.
In Italia le proteste impazzano e sembrano esserci le mani della mafia nel movimento dei forconi. Dopo che uno dei manifestanti è stato arrestato perche lavorava per i Casalesi, il Fatto quotidiano scrive:
“Probabilmente – dice oggi Mariano Ferro, uno dei leader del movimento – le dichiarazioni di Lo Bello sulle infiltrazioni mafiose che intendevano metterci in guardia sono condivisibili. E comunque, è impossibile fare una schedatura di chi partecipa liberamente alle manifestazioni”. Eppure, è altrettanto difficile credere che i trasportatori siciliani – e non solo – davvero non conoscessero Gagliano e la sua Afm (Auto Frigo Marsala), i cui tir da anni attraversano in lungo e in largo l’Italia per conto di aziende del calibro di Amadori, Bartolini, Sammontana, Arena. Anche perché è da novembre che Gagliano è finito nell’occhio del ciclone. Da quando, cioè, il gip Pasqualina Paola Laviano aveva emesso per la prima volta l’ordinanza di custodia cautelare che ieri lo ha portato in carcere.
Insomma, un problema molto grave, da approfondire e portare alla luce, per dare credibilità ad un movimento che, se nato davvero dal popolo, deve essere ascoltato.
Ora passiamo un po' alla cultura, alla cucina e a tutto il resto. Oggi il Bibrinews vi consiglia queste letture:
- La maledizione dell’opera prima. Gli italiani sono pieni di libri nel cassetto. Ma pochissimi arrivano a pubblicare seriamente (Giornalettismo);
- 2012: Apocalisse, pronto l'archivio del day after. Documenti in ordine per l'aldilà? Facile, si chiede ai mormoni. Che hanno schedato l'umanità. E conservano i dati sottoterra (Wired)
- Se la materia oscura non esiste e la legge di gravitazione è sbagliata: È la conclusione di una ricerca internazionale sugli effetti della forza gravitazionale su alcune galassie lontane: il nuovo modello fa a meno dell’ipotesi della materia oscura, ma mette in dubbio anche la teoria finora accettata della gravitazione universale (Fanpage);
- Zemfira, Cobain russa in gonnella: Simbolo dal 1999 del pop-rock della Federazione, ispirata da Radiohead e Deep Purple, la cantante va alla conquista dell’Europa con la sua voce roca e i suoi testi cupi (Russia Oggi)
- Il comunicato dei giornalisti del Corriere: "Siamo qui a denunciare il pericolo che tra pochi mesi il Corriere della Sera, in termini di qualità, possa non essere più lo stesso quotidiano che sei abituato a leggere" (Il Post)
- Gli spot puntano tutto sul doppio senso a sfondo erotico. Ecco una galleria di esperimenti malriusciti (The Monitor)
- Dolcis in fundo, la nostra rubrica di cucina, il Bibrikitchen, con le ricette di Ricky. Questa domenica vi proponiamo le lumachelle di Goretta (Pancetta & Toma).