Per la prima volta le “Giornate FAI di Primavera”, la storica manifestazione del Fondo Ambiente Italiano giunta alla XIIIesima edizione, vedranno per protagonista anche Todi.
Grazie all’impegno dei volontari del locale Gruppo FAI, infatti, la città figura inserita tra quelle che vedranno aperti a tutti, sabato 21 e domenica 22 marzo, dei luoghi turistici insoliti, normalmente chiusi al pubblico, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica a favore della tutela del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico italiano.
Il Gruppo FAI di Todi, costituitosi in autunno e già distintosi per la FAI Marathon, con l’apertura tra l’altro delle terrazze della Consolazione, monumento salito alla ribalta anche dei “Luoghi del Cuore”, ha puntato per questo evento su tre luoghi molto diversi ma di sicuro particolari.
Sabato, dalle 15 alle 18, e domenica, dalle 10 alle 18, sarà possibile approfittare di visite guidate alla Chiesa di Santa Maria in Camuccia, alle gallerie della Fabbrica della Piana e all’ex Monastero di Montecristo. Nel primo caso si tratta di un luogo chiuso alla fruibilità pubblica da più di un decennio; nel secondo di un ipogeo importante ma ai più ancora poco noto; nel terzo caso di un complesso monumentale del XIII secolo, da 150 anni sede della scuola di agricoltura più antica d’Italia, che conserva sorprendenti tracce di storia e cultura.
Il complesso di Santa Maria, grazie alla disponibilità della Diocesi, verrà aperto nella sua zona più antica, la chiesa inferiore e l’annessa area archeologica, legata al ricordo di Don Mario Pericoli, parroco e studioso. Sarà l’occasione per riscoprire le origini della struttura conventuale, dove i frati domenicani erano presenti fin dal 1394, tra cui la cella destinata a carcere dell’Inquisizione tuderte. Da segnalare la collaborazione come “ciceroni” degli studenti del Liceo Jacopone e dell’indirizzo Turismo dell’Einaudi.
Le gallerie della Fabbrica della Piana sono invece un complesso ipogeo esteso per centinaia di metri, costituito da gallerie orizzontali, pozzi, scalinate ma anche muraglioni e contrafforti. Il tutto edificato per fermare le frane che già dalla metà del Settecento avevano preso a minacciare l’abitato di Todi. La visita (in questo caso solo con prenotazione: 3280810989 e 3343067879) è organizzata in collaborazione con l’associazione Toward Sky che di questo sito ha promosso lo studio e il recupero.
Il Monastero di Montecristo svelerà ai visitatori un passato quasi millenario accogliendoli nelle due ex chiese, in una delle quali fu sepolto Jacopone da Todi, e nel chiostro, conservato nelle sue linee generali, struttura che fu sede anche dell’Ospedale della Carità, il più antico dell’Umbria, che la tradizione vuole fondato da San Francesco. Verrà poi mostrata la Collezione di frutti antichi Garnier Valletti, una delle quattro presenti in Italia, una rassegna della biodiversità e l’antica cantina, oggi moderna struttura sperimentale, a richiamare la presenza da 150 anni dell’Istituto Agrario, che per l’occasione ha chiamato a collaborare il Parco 3A e l’AIS Umbria.
Programma e aggiornamenti: https://www.facebook.com/events/706379112816978/
in collaborazione con www.umbriaecultura.it