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Con il consenso o con la forza, con Soros o con la Nato: il "progresso" degli Illuminati.
Attenti, "Indignati" !
Sono convinto che dietro il movimento degli Indignati ci sia molta spontaneità di partecipazione e vera consapevolezza di cause e obiettivi.
Come sono altrettanto convinto che il potere cercherà in ogni modo di pilotare e cavalcare la protesta per volgerla a proprio favore, nell' ottica di un disegno a lungo termine e da tempo perseguito, disegno che non tollera interferenze di sorta.
Non sto quindi ad indagare se il movimento di protesta generalizzato che con varie denominazioni sta investendo l' Occidente intero non sia che l' ennesima "Rivoluzione colorata" di Soros o sia invece solo espressione di spontanea organizzazione di popolo ( anche se "Occupy Wall Street" vede la luce in un quanto mai "cabalistico" 17 / 9 / 2011 e sfrutti un immaginario iconografico mediaticamente montato ad hoc ); la semplice reazione fin qui troppo "soft" del potere ( contrapposta per esempio alla tempestiva e straordinariamente dura repressione di movimenti spontanei ben più piccoli quali il "No-Tav" ) la dice lunga sul fatto che si cercherà prima di favorire la crescita e poi di strumentalizzare in vari modi tale protesta, sempre ammesso e non concesso che non sia stata organizzata in toto dal potere stesso.
Lascia perplessi anche la straordinaria capacità organizzativa e divulgativa del movimento, in un attuale contesto sociale dove è peraltro diventato difficile anche il semplice ritrovarsi tra quattro gatti ... ed il tam-tam internettiano, nonchè la sua diffusione tramite i social network, richiama istintivamente e sinistramente le ben note rivolte che hanno già caratterizzato la triste "Primavera Araba". Altrettanto sospetto è, ancora, l' appoggio indiscriminato ( pur con varie sfumature interpretative che lasciano già intravvedere l' intenzione e la direzione di futuri tentativi di pilotaggio ) di siti e tabloid della sinistra cosiddetta "critica", peraltro sempre dimostratasi ahimè estremamente funzionale al Sistema, nonchè ottima imbrigliatrice delle pur buone intenzioni di tante anime belle.
E poichè sono convinto proprio della effettiva buona fede della gran massa dei partecipanti, consiglio quindi loro solo di stare ben "su con le orecchie", e di fare molta attenzione alla SICURA STRUMENTALIZZAZIONE che verrà fatta della protesta; approfitto contestualmente per riportare l' analisi del fenomeno in un contesto e considerazioni di più ampio respiro.
IL "PROGRESSO" DEGLI ILLUMINATI
Il problema, del resto, è quello ben noto di ogni "rivoluzione":
- il popolo ne è vero artefice, o solo l' ignaro strumento di volontà esterne ?
- come mai dopo il primo momento di entusiasmo, le rivoluzioni finiscono per riportare in auge gli stessi poteri forti cui si erano contrapposte ?
- i cambiamenti apportati dalle rivolte non sono troppo spesso funzionali proprio alla "risoluzione di facciata" di una crisi indotta nel sistema stesso ? ( Vedi anche questo post )
E poichè cade oggi a proposito come il classico cacio sui maccheroni, riporto un passo dello storico De Bernardi: "... Gli Illuministi furono le mere casse di risonanza della nuova forma di potere che per prima aveva attecchito in Inghilterra ( il potere dei padroni del denaro ); infatti furono tutti esaltatori del liberismo inglese quale miglior forma di governo possibile ... e infatti una delle più importanti riforme dell' assemblea costituente della prima fase della Rivoluzione Francese, fu quella di abolire su tutto il territorio di Francia il sistema degli "open fields", per consentire quel possesso assoluto della terra che si esplica nella recinzione. Tanto audace fu nelle riforme questa borghesia rivoluzionaria, ma non tanto da cancellare il Debito Pubblico della Francia monarchica, che verrà onorato con guerre ed espropri, ma non certo cancellato per non far dispetto a quei prestasoldi che di questa rivoluzione si fecero sponsor. Pensate: hanno rivoluzionato il calendario, riconvertito le chiese, risuddiviso il paese in dipartimenti, aboliti dazi, dogane, rivoluzionato l' abbigliamento, l' esercito ... ma l' unica cosa che non hanno toccato e che gli storici si guardano bene dal ricordare è il debito pubblico."
( Cfr: La storia governata dai banchieri - pag 17 )
Volendo pertanto inquadrarla in un contesto più ampio, la questione posta da questa rivolta e dal suo possibile sviluppo è esattamente lo stesso dilemma che si pone per il web: esso è completamente “cattivo” ( ossia solo uno strumento di controllo del parco buoi da parte dei suoi pastori ), un “metà via” ( ossia uno strumento introdotto da chi vuole ottenere un cambiamento strutturale generalizzato, anche positivo per certi versi, ma che mantenga pur sempre il sistema saldamente nelle mani dell’ èlite ), o “tutto buono” ( come forse si tende a vederlo un po’ troppo ingenuamente ) ?
Io sono per la seconda ipotesi … quindi penso che non verrà mai concesso ( per ora ) a tali rivolte di “stravolgere” veramente nulla, ossia di rivoltare il sistema economico dalle fondamenta … più probabile invece un suo ripensamento “illuminato e funzionale al sistema stesso”, ossia che elimini alcune sovrastrutture finanziarie ormai deleterie e divenute non più ulteriormente applicabili, ma lasci intaccato ed inalterato l’ assunto “debitorio” di base.
In altre parole il rischio è che, esattamente come per il web, esse servano sì a smuovere l’ opinione di massa ( che conta molto poco all’ atto pratico ), ma imbrigliandone il potenziale esplosivo in modo da avere un’ esplosione comunque controllata, ed utilizzarlo proprio per introdurre i cambiamenti ormai improrogabili in risposta "sufficente e necessaria" a quella stessa crisi che, si ricordi, è stata introdotta "apposta" per far saltare il sistema attuale come i precedenti sistemi storici, in quanto conseguenza finale ed inevitabile di ogni "ciclo del debito" ... ( vedi al riguardo anche questo post )
Tuttavia, come per il web, come per la Rivoluzione Francese ed i principi filosofici cui si ispirava, tali strumenti servono indubitabilmente anche a far discutere, e a prendere coscienza dei reali problemi … non saremmo ad interrogarci su tali questioni senza la diffusione di Internet, nè ci saremmo affrancati dagli assolutismi senza le rivoluzioni borghesi ...
Quindi E' OVVIO, per più di un motivo, che sotto a tutto ciò ci sia pertanto una mente organizzatrice ed una direzione ben precisa, come a tutta l’ agenda occidentale in genere, del resto … il "meno ovvio", e l' aspetto strutturale di più difficile modifica, è invece che QUESTA E' LA STORIA STESSA, è la molla evolutrice della civiltà come la conosciamo da sempre, storia e civiltà che sono sempre state sotto la salda guida di un' ELITE MONETARIA, èlite che ha fatto propria questa idea di "progresso": una graduale trasformazione dei costumi che avviene pur sempre in un ambito di stretto controllo e dominio della popolazione, dominio e guida strettamente attuati proprio attraverso il sistema del debito e delle periodiche "crisi sistemiche" cui esso inevitabilmente porta.
In sintesi non è altro che la teorizzazione, meno funambolica e molto, molto più concreta e veritiera, dell' assunto altrimenti bizzarramente inconcepibile dei "corsi e ricorsi storici" teorizzato dal Vico ( che sostiene al tempo stesso che l' uomo è "artefice e vittima" della storia ... e non a caso io ritengo che la massoneria del tempio abbia "guidato la mano" di tutti i filosofi illuministi ): è nient' altro che la sua teoria della "storia creatrice", ma stranamente immessa in un eterna costrizione a ripetersi ( ossia una contraddizione filosofica in sè, contraddizione che però troverebbe una perfetta giustificazione proprio in tale contesto "debitorio" ) ... è quello stesso assunto niciano dell' "eterno ritorno", la cui visione stoica dell' escatologia umana, la cui assurda commistione di "finito" e "infinito" acquista tutt' altra luce se letto in questo senso di "sistema economico-filosofico" ...
Con una splendida analogia "commerciale" potremmo chiamare tale tecnica di controllo della Storia e delle Civiltà come "obsolescenza programmata dei sistemi sociali", esattamente come si programma l' obsolescenza dei prodotti di consumo introducendo in essi la componente stessa che porterà alla loro rottura e abbandono ... ( vedi anche questo post ) ...
... Ecco che in questa ottica si comprende ( pur dando a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio ) perchè la massoneria ritenga davvero "illuminante e plasmante" la propria funzione storica, o perchè un intrallazzatore finanziario come Soros venga descritto dalla sedicente comunità internazionale come un "benefattore dell' Umanità"; ecco ancora che in quest' ottica acquisterebbe un senso l' apparente contraddizione di "progresso nella ciclicità", della divulgazione stessa di Internet, della progressiva presa di coscienza indotta nella massa ( perchè strombazzare i propri programmi, perchè metterle a disposizione uno strumento militare tanto potenzialmente pericoloso all' èlite stessa, perchè non mantenere semplicemente la massa all' oscuro di tutto, perchè ostentare in modo talmente palese le contraddizioni e le crudeltà dei dominanti, perchè dare in pasto al mondo una versione ufficiale tanto farlocca dell' 11/9 ? ) ... ecco che acquisterebbe allora un senso compiuto anche l' idea in sè folle del Nwo ... ai posteri l' ardua sentenza quindi: vedremo se ad un certo punto la massoneria ( o chi per essa: come già detto in precedenza io uso tale nome in senso generico e aspecifico ) saprà farsi rispettosamente da parte, lasciando i popoli ormai "edotti" finalmente liberi di guidarsi da soli, e rimettendo a loro sia il proprio debito, che il "peccato originale", soppiantati da un' ormai acquisita conoscenza ...
PORTARE IL TERRENO A TRIFOGLIO
Continuando il paragone con l' analogia usata in questo post tra le attuali dinamiche economiche e la tecnica agraria dello "sfruttamento intensivo rotatorio" del terreno, una "crisi sistemica" ( e gli ovvii ribaltamenti sociali conseguenti ), sono inoltre conseguenze dirette dello stesso ciclo del debito: quando il terreno ( leggi: sostrato economico-sociale ) non può più essere ulteriormente sfruttato da una coltivazione intensiva ( leggi: finanziarizzazione esasperata e conseguente aspirazione della ricchezza reale ) è giocoforza necessario immetterlo in una fase di "riposo" ( coltivazione a trifoglio nel nostro paragone agricolo ), e sospendere gli "aspiratori economici" che null' altro potrebbero più estrarre ... ma ecco che tale fase dovrà essere indotta nel corpo sociale da povertà, guerre e rivolte che portino a "ridisegnarne l' assetto", cancellando gli aspetti "inutili" ( ma non quelli fondamentali ) della stessa tecnica utilizzata.
In poche parole: come fare a dire agli "azionisti e detentori virtuali" di una bolla che ha raggiunto il volume virtuale di 10 volte il pil mondiale ( quindi non materialmente recuperabile nella sua totalità ) che resteranno col classico "cerino in mano" e le loro azioni saranno prive do ogni valore ??
Ma con una bella crisi, una bella rivoluzione, una guerra ... che tolgono da ogni empasse "politico" con tutta la forza della loro "ineluttabilità" ... ( certo, non prima di aver aspirato da popoli e nazioni tutta la ricchezza realmente aspirabile ... per questo la rivolta deve avvenire solo al momento giusto, per questo la crisi va "pilotata" ... perchè mai come in questa delicata fase una VERA RIVOLTA sarebbe temuta e contrastata dal potere ! ) ...
Rotazione territoriale: come corollario è evidente che per non morire del suo stesso gioco il potere necessita a questo punto di una rotazione territoriale, ossia di trasferire la sua pratica economica-finanziaria di sfruttamento intensivo ad altro terreno: terreno rappresentato nel breve periodo da quel Medioriente che tanto frettolosamente è stato costretto ad "adeguarsi", e nel lungo periodo da quella Cina che nel frattempo viene predisposta e preparata ad essere anche la futura nuova "sede fisica" del potere, un potere al tempo stesso "reale, ma occulto e virtuale", che tale dovrà mantenersi proprio per poter continuare ad agire con i soliti mezzi "che per loro natura non sono palesabili". ( vedi anche questo post )
Ribaltare la nostra concezione storico-economica: ora, da tutto ciò deriva come corollario che va ribaltata la tradizionale concezione delle priorità economica e politica, in quanto la "follia del debito" è volutamente immessa nell' economia non tanto "per errore", o perchè sia errato il criterio economico, ma proprio per FARLA FUNZIONARE IN QUESTO MODO, ossia proprio per trasformarla in DINAMICA STORICA, attribuendole quindi non solo una valenza socio-politica, ma "di portata divina", nel senso di capacità modellatrice del processo storico di "evoluzione" ( come da "essi" intesa, off course, ossia nel modo così perfettamente enunciato dal Vico, come moralmente giustificata da Calvino e Lutero; così apparentemente avversato da Marx e Papato, quanto trasversalmente avvalorato da ogni finta opposizione politico-ideologica ).
Il "lavoro di Dio": In questo senso la definizione fornita dall' attuale Ceo di Goldman Sachs, ossia che "loro stanno facendo il lavoro di Dio", è perfettamente calzante ( e neanche tanto blasfema secondo il loro credo ); ed è lo stesso, sostanziale e fondamentale motivo per cui non permetteranno ad alcun rivoluzionario VERO di pilotare la loro stessa macchina.
( Mondart )
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