Todtgelichter – Angst

Creato il 24 marzo 2011 da Alekosoul

Angst, interessante terzo album per i tedeschi Todtgelichter, combo dedito a un post black metal piuttosto personale, e connotato da un’apertura stilistica assimilabile, per certi versi, agli ultimi Nachtmystium, Lantlos, Twilight. Sonorità urbane come paesaggi interiori, caratterizzati da un’esposizione a emozioni cupe e fonde, ma che non sfociano nel canonico depressive black. Al contrario i Todtgelichter compongono un affresco nel quale trovano posto molti elementi espressivi, come ben esemplifica l’eterogeneo dinamismo dell’opener “Café Of Lost Dreams”, nel quale convivono corposi riff distorti e le belle female vocals di Marta, a impreziosire uno dei brani più riusciti dell’intero lavoro.

Molto valide anche le seguenti “Phobos & Deimos” e “Subway”, nelle quali si percepisce nettamente la volontà di creare un discorso musicale personale, attraverso il guitar work di Frederic e Claudio, interessante e lontano dalla tradizione black metal, sia come suoni, molto profondi e strutturati, sia come ritmiche.
Discorso valido anche per quanto riguarda le vocals di Nils, che certamente non seguono il convenzionale screaming black, ma urlano, dal profondo, un angoscia esistenziale che è fulcro dell’intero lavoro.

Nessun album black metal sarebbe infatti efficace o memorabile senza la costruzione di un’atmosfera adatta, e in questo caso i Todtgelichter presentano, sin dal titolo, un viaggio esistenziale sul tema della paura, analizzata secondo la prospettiva dell’uomo moderno, perso e solo, anche se immerso fra la folla di una metropoli.

Contribuisce molto a questa visione l’artwork dell’edizione limitata (499 copie), la traveller’s edition che si presenta come una cartina fittizia, che non conduce e non guida in nessun luogo, ma che racconta di strade nascoste percorrendo le quali ci si perde in se stessi.

Lavoro molto curato sotto ogni punto di vista, dunque, musicale, concettuale, grafico, per una band matura e professionale, che con Angst fa segnare un picco qualitativo non comune, e si candida come una delle più valide e interessanti uscite post-black di questo ancor giovane 2011.

1. Café Of Lost Dreams 06:44

2. Bestie 08:03

3. Oblivion 09:01

4. Phobos & Deimos 03:58

5. Neon 07:41

6. Subway 07:59

7. Moloch 08:11

8. allmählich 02:24


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