Carissime lettrici e curiosi lettori, mi rivolgo stavolta, non solo ad un pubblico che vuole sempre essere informato ed aggiornato su tutto quello che succede nella nostra città e nel mondo, ma anche a coloro che desiderano leggere qualche notizia “frizzante e leggera”.Dal principio fu Eva, che mostrava il proprio corpo in tutta la sua stupenda irregolarità, dato che era la prima bozza di donna sulla faccia della Terra.
Ora mi chiedo e forse mi rispondo anche: come mai ,noi donne del ventunesimo secolo, donne che lavorano fuori casa, dirigono, operano e salvano vite umane, donne che vanno nello spazio, partoriscono deliziose creature, guidano aerei, sono addestrate e pronte a dirigere interi plotoni di “maschi”in guerre eventuali, donne che compiono qualsiasi gesto o azione un tempo adibita solo a uomini,come mai siamo ancora e sempre ogni anno più intimorite e addolorate per quei benedetti buchini di emmental o rotolini di innocua e simpatica ciccetta che si presentano sul nostro involucro corporale?
Ovviamente le difficoltà maggiori le manifestiamo in estate, dopo la temuta e odiata prova costume, quando il nostro corpo è esposto agli sguardi altrui, ed è osservato e giudicato in ogni singolo centimetro che lo compone, unghie incarnite del piede comprese.
Ciò mi fa riflettere molto ed un pochino arrabbiare: tutte queste impietose valutazioni arrivano quasi esclusivamente, ironia della sorte! Proprio da altre donne!
Non riusciamo forse ad accettare di avere una conformazione ormonale diversa da quella maschile, soggetta perciò a continui cambiamenti nell’arco della nostra vita?Ora ditemi Voi, intelligenti lettrici come possiamo pretendere, che il nostro corpo non risenta di tutti quegli stravolgimenti ormonali dal menarca al climaterio e non reagisca di conseguenza, in un modo o nell’altro? Non arricchirei in modo esponenziale le tasche di farmacie, estetiste, profumerie o chirurghi estetici.
Esponiamoci al pubblico senza remora e senza timore di non piacere agli altri o di essere giudicate, togliamo dagli armadi quegli odiosi parei o caftani informi che tolgono ogni briciolo di femminilità(quei camicioni da partoriente che fanno scappare lontano i nostri compagni…).
Cerchiamo invece di valorizzare il punto del nostro corpo che riteniamo sia il più dolce e gradevole.
Sto capendo a 45 anni ,che la ricerca della perfezione è “Mission Impossible” e cerco con fatica, di accettarmi.Rispetto il mio corpo, lo amo, lo curo e lo espongo senza esagerazione, non sarei più io ma un fantoccio di me stessa. Non riuscirei più a ritrovarmi e a suscitare quel pizzico di ammirazione e sguardi ancora compiacenti che mi vengono rivolti.
Vi prego, toglietemi tutto, ma non la mia cellulite!