Come tutti gli africani anche i togolesi amano particolarmente il cinema.
E con l'arrivo del 2012 ,in Togo, si annunciano grosse e piacevoli novità proprio nel mondo del cinema.
Il problema vero in Togo tuttavia , come in altri Paesi africani ,è sempre quello della reperibilità dei finanziamenti, perché non mancano certo giovani registi capaci e attori molto bravi.
Ma stavolta è andata proprio "a fagiolo" almeno ad Emanuel Vivien Tomi,regista e sceneggiatore togolese, abbastanza noto al grosso pubblico, il quale è riuscito ad accaparrarsi, lui solo, un vero e proprio tesoretto in soldoni, per poter girare un lungometraggio, un serial e una fiction.
Si girerà negli studi e nelle strade di Lomé.
Tomi si è formato, cinematograficamente parlando, in Francia presso l'Istituto nazionale per l'audiovisivo e poi anche in Cina.
I titoli delle opere ,di cui a breve s'inizieranno appunto le riprese, sono :" La liberté en cage","Fils de la Patrie" e"Le retour".
Grande silenzio sul contenuto delle storie, almeno finora, ma certamente molta voglia di far conoscere all'estero luci ed ombre del piccolo Togo, con la finalità precipua di costruire, a piccoli passi, democrazia e sviluppo nel Paese.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)