Sia a New York che a Tokyo o Berlino, Nathalie Daoust ha sempre dimostrato un disprezzo fanciullesco per la realtà.
Con la passione per l’intimità, questa fotografa canadese, nata e cresciuta a Montreal, ha dedicato tutta la sua arte nello svelare i segreti nascosti nell’apparente stabilità della vita.
La prima apparizione della Doust sulla scena avviene nel 1997 con la raccolta fotografica dedicata alle camere a tema dell’ Hotel Carlton Arms di New York. Questo progetto è stato successivamente pubblicato in un libro “New York Hotel Story”.
Da allora la Daoust ha creato svariati nuovi progetti concettuali che l’hanno portata a girare il mondo, dai “love hotels” di Tokyo ai bordelli brasiliani, dalle stanze oscure di Sydney all’incantevole paesaggio delle cime innevate delle alpi svizzere.
Il suo obiettivo di artista è quello di spingere i confini della fotografia attraverso metodi sperimentali.
Mentre lavora con nuovi mezzi e scopre nuove tecniche per la camera oscura, la Daoust esplora l’indefinito regno della realtà misto a fantasia e umano desiderio di evasione.
TOKYO HOTEL STORY
© Nathalie Daoust
L’ultimo progetto di Nathalie Daoust intitolato “Tokyo Hotel Story” continua l’ esplorazione della sessualità femminile e della sovversione degli stereotipi di genere.
Nathalie ha trascorso alcuni mesi nell’ Alpha In uno dei più grandi S&M “love hotels” in Giappone.
Qui ha fotografato 39 donne nelle loro stanze private, circondate dai loro equipaggiamenti e vestite (svestite) con costumi che definiscono la loro specialità.
Il suo lavoro porta gli spettatori oltre i taboo mentre mostra l’universale desiderio umano di fuoriuscita dalla realtà e di creazione di mondi fantastici che, spesso, oscillano tra sogno, realtà e perversioni.
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust
© Nathalie Daoust