Lo scavo di Tol-e Ajori (Foto: archeologiavocidalpassato.wordpress.com)
Il 5 novembre dello scorso anno si è conclusa la quarta campagna di scavo della missione congiunta irano-italiana a Tol-e Ajori, nella piana di Persepoli. La missione è stata diretta da Alireza Askari Chaverdi, dell'Università di Shiraz, e da Pierfrancesco Callieri, dell'Università di Bologna. Questa campagna ha portato all'individuazione con estrema certezza di una porta monumentale del primo periodo achemenide.Gli scavi hanno permesso di recuperare molti frammenti di mattoni invetriati con rilievi artisticamente rilevanti. In precedenza erano stati trovati mattoni con i segni-codici che servivano per assemblarli in forma di animali veri o immaginari (leone, toro, drago-serpente). Nel 2013 è stato anche trovato il frammento di un'iscrizione babilonese coperta con l'invetriatura, originale e coeva del monumento. Non ne è emerso il nome del sovrano, che sarebbe stato determinante per la datazione, ma i ricercatori sperano che le prossime campagne di scavo possano aggiungere altre notizie a quelle per ora in loro possesso.
Segni-codici sui mattoni di Tol-e Ajori
(Foto: archeologiavocidalpassato.wordpress.com)
Gli archeologi si sono in particolare interessati ad un pannello a rilievo con il frammento di mascella di leone che ricorda la strada processionale della porta di Ishtar a Babilonia. Non solo: i ricercatori hanno fatto un rilievo grafico dei pannelli figurati della porta di Ishtar e hanno cercato riscontro con i rilievi idealmente ricostruiti di Tol-e Ajori, posizionando i frammenti recuperati. Tali frammenti si posizionano e si sovrappongono a quelli della porta di Ishtar in modo perfetto.
L'edificio di Tol-e Ajori, così simile nella decorazione alla porta di Ishtar a Babilonia, è sostanzialmente una copia esatta di quest'ultima, realizzata utilizzando le stesse matrici. Si tratta del primo esempio nel periodo achemenide di un'architettura con manufatti provenienti dalla Mesopotamia.