Essere omosessuali è una festa. La bellezza del corpo maschile nella sua migliore condizione è probabilmente una delle gioie più grandi. Io, che sono un ragazzo/a, il cui gusto per le donne è già noto, adoro vedere le immagini di Tom of Finland, che non si limitano alla semplice pornografia. Le sue vignette sono fatte di muscoli in tensione, corpi avvinghiati, pelle e jeans a formare situatzioni estremamente eccitanti, che suggeriscono voglia di guardare e toccare, di immedesimarsi in queste vignette bianche e nere, nei suoi tratti ombreggiati e seducenti, di una bellezza androerotica e feticista.
Ragazzi muscolosi, marinai e militari, penetrazioni multiple e giochi di motocicletta: Tom of Finland, il cui nome reale è Touko Laaksonen, è un indiscutibile punto di riferimento della cultura gay della fine del secolo XX. Iniziò facendo disegni erotici che poi distruggeva. Ammesso alla scuola d’arte, si arruolò nell’esercito finlandese durante la guerra bianca ocn la Germania, da cui probabilmente derivò la sua fissazione per le uniformi. Tornò quindi a studiare arte, passò per tutte le possibili censure, fu pubblicato negli Stati Uniti negli anni ’50 e ’60, come parte di riviste „beefcake“. Gli anni ’70 lo consacreranno come icona dell’emergente scena dell’orgoglio gay. La sua influenza estetica si ritrova in personaggi come i Village People o all’interno delle migliori pagine del bondage gay sul web.
Oltre alla traiettoria ribelle e iconoclasta, l’importanza di Tom of Finland sta nell’innovativa rappresentazione della figura omosessuale durante gli anni ’60 estremamente decisivi per la rivoluzione sessuale e l’affermazione dei diritti omosessuali negli Stati Uniti e in Europa. Gli uomini disegnati da Tom non sono l’immagine dell’omosessuale debilitato, effeminato o timoroso che popolò i cabaret e i vaudeville. Al contrario, i personaggi hanno un carattere omoerotico che esprime solidità, godimento e celebrazione e che gioca con i ruoli dei militari e marinai al fine di decostruire le figure machiste di potere per eccellenza, attribuendo loro bellezza e sensualità, in un’azione di decostruzione dei miti.
Allo scopo di preservare il suo lavoro, nel 1984 è stata creata la fondazione Tom of Finland dallo stesso Tom e da Durk Dehner. Con sede centerale a Los Angeles, California, la fondazione cerca fino a oggi, oltre a diffondere il lavoro di Tom, di promuovere la varietà e gli stili dell’arte erotica internazionale, sottolineando la sua importanza nella cultura contemporanea.
La grandezza del lavoro di Tom of Finland si può ammirare in diversi cataloghi, ma soprattutto, se sei un iniziato, ti consiglio l’edizione che realizzerà Tasche Books: Tom of Finlad XXL (esatto, extra extra large!). Si tratta di 666 pagine e 1000 immagini, da bozzetti a dipinti, disegni classici, con l’intenzione di ripercorrere la carriera completa di questo controverso e saggio disegnatore.
SISTER RAYPer capire meglio Tom e il suo universo ti consiglio di prendere in affitto appartamenti a Helsinki ed esplorare il panorama culturale nel quale questo genio si è formato. Ci sarebbe ancora da parlare più approfonditamente della movida gay di Helsinki… ma questo argomento lo rimandiamo ad altra data.
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