Premetto che affronto un altro post di
quelli in cui ci si prende un po' in giro. Così se c'è qualcuno
permaloso o che si prende molto sul serio può fermarsi adesso.
Il bello dei motociclisti è che vivono
la loro passione a livelli che gli altri hobbisti non conoscono.
Certo, i pescatori hanno mille attrezzi
anche loro, chi legge o ama il cinema spende un mucchio di soldi, chi
corre in bici ama stare in gruppo e girare in collina, i cacciatori
raccontano storie incredibili. Insomma, tutte cose che fanno anche i
motociclisti. Ma noi siamo ad un livello superiore. Abbiamo qualcosa
in più. Il qualcosa in più lo si vede non tanto nelle
caratteristiche dei mezzi che guidiamo che sono pieni di sigle e di
funzionalità di cui una buona parte ignora l'utilità.
Lo si vede negli accessori.
L'altra sera mi sono letto uno speciale
sui guanti da moto. Ok, prendiamoci ancora un attimo per assimilare
la cosa. Uno speciale sui guanti da moto. 15 modelli, riportate
caratteristiche, peso, costo e i famosi “più e meno”. Di un
guanto veniva apprezzato il generale equilibrio.
Il fatto è che
tutti noi, quando lo leggiamo, non pensiamo “ma che cazzo vuol
dire!?!?”, pensiamo “finalmente un prodotto equilibrato, senza
compromessi”.

La nostra passione ha generato mostri.
I nostri indumenti hanno delle membrane, la cosa mi impensierisce,
spero che la membrana non mi faccia mai brutti scherzi. Ogni casa
inventa un tessuto e ne registra il nome. Quindi quelli che riporto
sono tutti marchi registrati.
Abbiamo membrane in Nanoglide,
imbottiture in Thermolite (che se non l'avete mai provato non sapete
cosa vi perdete), abbiamo fodere termostatiche in rete aero 3D (per
le quali forse servono anche gli occhialini per vedere in 3D, bisogna
che mi informi). Qualcuno è molto più semplice e brevetta il TPU,
mentre dei tedeschi hanno fatto il Schoeller Keproschield con
trattamento coldblack (essendo una roba tedesca nessuno si azzarda a
metterne in dubbio la validità e soprattutto la necessità di uno
nome così, non bastava “Fritz” come nome).
Abbiamo però anche prodotti più
semplici, guanti con inserti in alluminio sulle dita (prossima volta
che vado in moto mi avvolgo le dita nel Cuki alluminio tipo avanzi
del pranzo) oppure col Kevlar. Ecco, avere addosso del Kevlar fa
piacere ad ogni biker che si rispetti. Senza Kevlar non sei nessuno.
Ho letto anche di stivali con del Poliammide, penso sia un
anti-influenzale. Devo dire che ci sono anche stivali con tomaia
destrutturata, fortuna che ho studiato psicologia così li posso
curare, nel caso li acquistassi.
Basta dai, siamo gente bellissima che
porta all'estremo ogni dettaglio della propria passione, senza
compromessi e senza limiti e ci dispiace se gli altri ci guardano
come fossimo matti (in genere mogli e fidanzate), significa solo che
non ci capiscono, non riescono a cogliere l'importanza della fodera
fissa sanityzed nel nuovo giubbotto o del carbonio sui nostri nuovi
guanti.