Tomba di famiglia
Katarina Mazetti
Collana: Scatti
Traduzione: Laura Cangemi
Pagine: 256
Prezzo: 16,00 euro
Uscita: Ottobre 2011
ISBN 9788861922433
Ne Il tizio della tomba accanto avevamo lasciato Desirée e Benny decisi a fare un figlio, con la promessa di non rivedersi mai più se il tentativo non avesse avuto buon esito. Ma quando il test di gravidanza si rivela negativo, la delusione è talmente grande che non possono fare a meno di ritentare, a prezzo di bugie e sotterfugi nei confronti di Anita, la cugina con cui Benny vive ormai da quasi un anno.
Il secondo tentativo però va in porto e, dopo qualche esitazione, Desirée vende il suo appartamento in città e va a vivere con Benny.
Il bambino, Arvid, nasce in agosto, proprio nel bel mezzo della falciatura del fieno, e Benny si perde il parto, ma ben presto la vita si trasforma per lui in un idillio: Desirée s’impegna a diventare la perfetta moglie di un allevatore e, anche se a febbraio è già incinta di nuovo, quando lui si rompe una gamba gli subentra nella mungitura, portandosi dietro Arvid su un seggiolino. Nonostante le buone intenzioni, però, per la donna non sarà affatto semplice seguire il lavoro della fattoria ed essere madre, alla fine, di ben tre pargoli.
La vita diventa presto una lunga e sfiancante corsa a ostacoli che mette a dura prova la tenuta della giovane coppia. Riusciranno ancora una volta i sentimenti a sopravvivere alle fatiche della quotidianità oppure il matrimonio è davvero la tomba (di famiglia) dell’amore?
*La mia recensione*
Tomba di famiglia, della svedese Katarina Mazetti, è il seguito dell’acclamatissimo romanzo Il tizio della tomba accanto, vero e proprio caso editoriale che ha fatto il giro del mondo giungendo presto anche in Italia, edito da Elliot. Protagonisti di questa saga ironico-sentimentale sono la giovane vedova Desirée, che si reca regolarmente a far visita alla tomba del marito prematuramente scomparso, e l’allevatore Benny, che frequenta con la stessa regolarità il cimitero per portare i fiori all’anziana madre morta da poco.
Difficile immaginare due protagonisti più diversi di quelli che ci presenta la Mazetti: Desirée lavora in una biblioteca, ama i libri e vive in città in un elegante appartamento sui toni del bianco.
Benny vive in campagna, nella fattoria che ha ereditato insieme a ventiquattro mucche, e si dedica a tempo pieno al mestiere di contadino-allevatore, ignorando bellamente tutto ciò che ha a che fare con la cultura e il vivere cittadino. Per lui la vita vera scorre al ritmo delle stagioni della semina e della mungitura, e i confini di questo mondo bucolico sono costituiti da vicini solerti e leggermente invadenti, come in ogni tradizione paesana che si rispetti.Difficile, per il lettore, è anche immaginare una coppia peggio assortita di questa… E invece, tra sguardi sospettosi e timidi sorrisi, superata un’iniziale antipatia, i due non tardano a innamorarsi.
Ed è una storia d’amore davvero fuori dall’ordinario, quella che ci racconta la Mazetti, una relazione ricca di brio, imprevisti, romanticismo e humour, e ovviamente non priva di difficoltà. Scemata l’iniziale, sfrenata passione che spesso si accende tra due caratteri opposti, come se la caveranno i due protagonisti nella vita quotidiana? Il loro amore sopravvivrà ai problemi economici, alle divergenze caratteriali sempre più evidenti, al matrimonio e, soprattutto, alla numerosa prole?... (continua a leggere su La bottega di Hamlin)