TITOLO: TOMORROWLAND
GENERE: FANTASTICO
RATING: * * * *
TRAMA:
Tanti anni fa, un bambino di nome Frank Walker, sogna di far volare le persone con un trabicolo jet di sua invenzione. Malgrado i fallimenti e i giudizi negativi del padre non si arrenderà e si presenta ad un concorso per inventori. Li conosce una bambina molto speciale di nome Athena che di nascosto gli aprirà le porte di un mondo fantastico.
Ai giorni nostri Casey Newton è alle prese con lo smantellamento della gloriosa piattaforma della NASA, nel tentativo di impedire il licenziamento del padre che vi lavora come ingegnere. La grande passione per la scienza, Il suo carattere curioso, intelligente ed estremamente ottimista la proietta verso il futuro, ma gli insegnanti della scuola sono troppo impegnati a predire la fine del mondo per rispondere alle sue domande.
Una misteriosa spilletta porterà inevitabilmente quei bambini e Casey, ad incrociare i loro destini in un’incredibile avventura spazio-temporale che cambierà per sempre le loro vite ed il destino del pianeta.
COMMENTO:
L’inizio lento e la sceneggiatura ingarbugliata dell’incipit instillano nello spettatore il classico dubbio: “Ho preso un pacco?”. In realtà si tratta di una storia non superficiale che necessita di una introduzione perché possa poi svilupparsi armonicamente ed esplodere in tutta la sua bellezza di implicazioni e significati.
“AAA Sognatori cercasi”, è la frase che a mio parere meglio riassume questa fantastica storia. Un racconto potente, originale, il cui leitmotiv è il seguente: “Ci sono due lupi, che si combattono sempre, uno è buio e disperazione, l’altro è luce e speranza, quale lupo vince? – Quello che nutri!”. E non è un caso che la frase più bella del film si ispiri ad una antica legenda Cherokee, quando gli uomini vivevano ancora non separati dalla madre terra.
La fotografia ed alcune atmosfere ricordano un po’ Hugo Cabret, ma rispetto al film di Martin Scorsese, Tomorrowland ha tutto un altro spessore e contenuti grazie ad un messaggio che sicuramente si ispira alle ultime scoperte scientifiche nel campo della fisica quantistica e delle neuroscienze; un messaggio profondo ma narrato con la proverbiale leggerezza Disney.
Ottima la recitazione non tanto di un veterano come George Clooney, dal quale ce se lo aspetta e lo si pretende, ma soprattutto delle giovani protagoniste femminili, la piccola Raffey Cassidy nei panni di Athena e Britt Robertson nei panni di Casey Newton, una vera rivelazione!
Un capolavoro della Disney che usando magistralmente la contaminazione di più generi cinematografici (azione, fantasy, fantascienza, thriller), tocca tutte le corde emotive: fantasia, suspense, romanticismo (tenero e commovente l’amore impossibile tra un essere umano ed un androide), curiosità, finalità pedagogiche, senza mai essere mellifluo o bacchettone. La scelta operata da Brad Bird per una sceneggiatura inizialmente costellata di salti temporali risulta vincente perché, man mano che il racconto si dipana, consente, tassello dopo tassello, quel magico ricomporsi della trama che conferisce al film slancio e movimento, rende il racconto più intrigante, conferendogli una leggera tensione da thriller.
Finalmente il coraggio di contrapporre l’utopia alle sempre più numerose (e forse ormai scontate) distopie proposte dalla fantascienza moderna. E questo coraggio va premiato, ecco il perché della quarta stella di rating alla pellicola.
Un film assolutamente da non perdere che abbraccia tutta la famiglia: rincuora gli adulti appesantiti dalla consapevolezza che il pianeta ha gli anni contati; Incoraggia i giovani a non arrendersi; insegna ai piccini ad essere positivi e curiosi.
Cambiare il mondo e dargli un futuro migliore si può, basta immaginarlo!