Oggi il mio pensiero va a un gesto semplicissimo, che di certo tutti noi abbiamo fatto nella nostra vita, quello di acquistare del tonno nel pescivendolo di fiducia o più semplicemente aprire una scatoletta di tonno. Partendo proprio da questo semplice gesto, vorrei guidarvi nel lungo mare di Trapani e precisamente nel tratto che va con il comune di Erice.
Le prime notizie storiche risalgono al XVII secolo. A quel periodo è stata edificata la “Tonnara di San Giuliano”, la prima della Sicilia Occidentale. Nell’arco del tempo è stata prima incorporata e poi sostituita all’inizio del Novecento con gli edifici della tonnara di San Cusumano.
Purtroppo i vecchi edifici di San Giliano, che racchiudano in se un pezzo di storia, si presentano oggi del tutto fatiscenti.
La tonnara di corsa, metodo di pesca più utilizzato fin dall’anno mille e utilizzato fino ai primi anni novanta, per la sua praticità e l’abbondanza del pescato, consisteva nell’installare in mare aperto o vicino la costa, ancorata al fondo marino con un numero imponete di ancore.
La posizione della tonnara è ben studiata dal Rais (il capo, il pescatore più anziano, al quale è affidata la riuscita della pescata) che deve trovare un luogo in cui le correnti non siano troppo forti e che sia protetta dal vento.
Dagli anni settanta in poi la tonnara di San Cusmano non è stata più utilizzata a causa di alcuni lavori di restauro conclusi nel 2013 e anche a causa delle migliori attrezzature della tonnara di Bonagia. L’ultima mattanza è stata realizzata nel 2003.
Per gli appassionati di cinema ricorderanno il film “Tonnara” con la regia di Pietro Moncada, Francesco Alliatta e quintino di Napoli. Il film realizzato nel 1946 e riproposto nel 2006 è un documento storico sulla tonnara e i momenti più rilevanti della mattanza.
Written by Rosario Tomarchio