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Tonnara di Scopello, almeno lei non la violenterete !

Creato il 02 maggio 2015 da Diarioelettorale

Erano gli anni 70′, 80′ del secolo scorso e tra una emergenza occupazionale e l’altra, tra un “lavoro e sviluppo” dell’epoca e un succedersi di padrini e politici al loro servizio veniva compiuto uno degli scempi più inguardabili della costa siciliana, quello perpetrato, lungo la costa ad ovest della Tonnara di Scopello, ad un eco-sistema singolare e di rara valenza paesaggistica.
Un vero e proprio stupro ambientale, e che come tale rimane indelebile nella memoria di chi l’ha subito, il territorio e nel territorio per quei pochi che, al di la ed oltre i facili orgogli e campanilismi da branco, realmente con quel territorio si identificano.

Tonnara di Scopello, almeno lei non la violenterete ! Tonnara di Scopello, almeno lei non la violenterete !

Quando si preparava l’assalto anche alla restante parte tra Scopello e San Vito lo Capo, previa realizzazione con denaro pubblico di una strada che avrebbe permesso di raggiungere i milioni di metri cubi da realizzare, vi fu chi si mobilitò per fermare la realizzazione di tale mascalzonata. Tra questi, uno tra migliaia di altri, lo scemo che qui scrive.

Negli anni, pur con i tanti errori commessi nel corso del tempo e le diverse forme di opposizione alla sua completa realizzazione e permanenza, La Riserva Naturale Orientata dello Zingaro divenne quella bella realtà che è oggi, fonte di lavoro eco-sostenibile per alcuni, terreno di ricerca e sperimentazione, e oggetto di ammirazione di visitatori da ogni parte del mondo.

Quei “cazzoni” di allora dimostrammo di essere lungimiranti, di avere compreso per tempo che il mondo andava in altra direzione da quella mafiosa e piccolo-affaristica che dominava (e ancora domina) la cultura della comunità locale.

Oggi la questione si ripropone, ma in termini non esattamente uguali (o forse si), e limitatamente alla Tonnara di Scopello.

Nel corso della recente scannerizzazione di alcune mie diapositive è emersa una immagine della Tonnara degli anni 80′ ed è da lì che parte la riflessione.

2014-03-014

E’ senza dubbio primavera estate, qualcuno fa il bagno, ci stanno le ancore della tonnara, l’immagine è posteriore alla chiusura definitiva dell’attività, o quell’anno la tonnara non era stata “calata”.

Il cuore della Tonnara è recintato e vi si entra per un cancello (accostato)e con segnale che ne vieta l’accesso. Le auto stanno fuori dal cancello.

Tutto dice che finchè la Tonnara era attiva era un corpo unico, era una entità industriale, con edifici e spazi costituenti un “unicum” funzionale ed estetico e per tale ragione da custodire.

Poi fù l’abbandono, il venir meno della custodia per il venir meno della ragione economica che ne determinava la protezione, l’essere Tonnara.

Eppure sempre “Tonnara” è rimasta, pur nella “non acquisizione” di consapevolezza di tutti i suoi “valori” da parte della comunità locale, e non solo.

Infine, in tempi recenti, la complessa struttura proprietaria (anche essa un valore in quanto struttura, ma vai a farlo capire a chi non capisce nemmeno il concetto di “valore”) riesce a trovare in qualche modo un accordo, ristabilendo l’unicità della struttura definibile ormai come “monumento“, rivitalizzando la struttura stessa con destinazioni funzionali compatibili, permettendone la visita e trovando il modo di finanziare il mantenimento della struttura e delle attrezzature, e consentendo in definitiva la custodia e la conservazione del bene.

Ignorando (e in molti casi volendo ignorare) quanto detto fin qui si propone da parte del Comune di Castellammare del Golfo alla Tonnara di Scopello di scostare un po’ le vesti e lasciare libero il passaggio, nel caso la Tonnara si neghi allora sarà violenza.

Uno stupro insomma !

Ma anche questa volta, come accadde per lo Zingaro, non ci riuscirete.


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