Alberto Fortunati da La Gazzetta di Mantova
La notizia circolava già da un paio di mesi ed in questi giorni sta assumendo i contorni
dell’ufficialità: dopo 33 anni Franco Tonni lascia il rugby Viadana e va in vacanza, o per
dir meglio in aspettativa visto che i bene informati parlano dell’ex general manager giallonero come uno dei promotori della candidatura di Amerino Zatta, presidente di Treviso, alla massima carica federale. Di sicuro c’è che Tonni non sarà più allo Zaffanella,
nella club house e nell’adorato continente australe a caccia di talenti. La sua estate,
contrariamente al solito, verrà dedicata al relax, come in questi giorni in Danimarca.
Franco Tonni lascia il Viadana, pare una bestemmia…
«E’ la realtà, è una scelta che avevo maturato all’indomani dell’ipotesi di fare una squadra di Eccellenza a Viadana. Si è chiuso un ciclo, quel tipo di rugby che avevamo creato non può essere fatto ora a Viadana ed è giusto che il mio compito venga svolto da alcuni fra i tanti giovani che in questi anni abbiamo allevato a delicati compiti societari. Io mi faccio da parte, anche se è chiaro che per respirare la mia aria dev’essere di forma ovale…».
Chi prenderà il suo posto?
«La prossima settimana, una volta che la Federazione avrà accolto l’iscrizione al torneo di Eccellenza, ci incontreremo con Antonio Zanichelli e sarà lui a sostituirmi. Io per il momento resto a disposizione per nuovi progetti».
Addio a Viadana, allora?
«Non sia mai, ho ancora una marea di rapporti e di contatti con il mondo del rugby e vedremo che cosa potrà essere fatto nei prossimi mesi. Al Viadana in Eccellenza avevo già detto di non pensare di rimanere, del resto mio figlio Dimitri e Zanichelli stanno facendo molto e bene. Esco di scena, convinto di avere avuto tantissimo e di avere dato tutto quello che potevo per fare grande il rugby a Viadana. Quanto creato qui in questi anni è una realtà, che qualcuno ci ha tolto in modo illegittimo ma che non per questo va accantonata. Ci sono molte persone che possono dare un aiuto fondamentale al Viadana, io ci sarò sempre e nel frattempo mi tengo aggiornato».
Nessun rimpianto?
«Assolutamente no, ci mancherebbe. Sto alla finestra, il rugby in questi anni è molto
cambiato e se mi fermo per un po’ di tempo potrò trovare la soluzione giusta. Non ho
fretta, sono sereno».
