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Tony arzenta

Creato il 12 settembre 2011 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

TONY ARZENTA
Per parlare di questa, a mio avviso, bellissima colonna sonora del maestro Gianni Ferrio è necessario dire due parole sulla trama del film diretto da Duccio Tessari. Il protagonista Tony Arzenta (Alain Delon) vive con l’amata moglie e l’adorato figlio ma fa il killer per la malavita. Decide di abbandonare quel lavoro per dedicarsi unicamente alla famiglia, ma conosce troppe cose e la mafia, che non permette ai suoi uomini di uscire dal giro, decide di farlo fuori. Ma per errore a morire sono la moglie e il figlio di Tony che vivrà quindi col ricordo della famiglia persa e la voglia di vendetta.

Il film si apre curiosamente con il brano L’appuntamento cantato da Ornella Vanoni, versione italiana di Sentado à beira do caminho dai cantautori brasiliani Roberto ed Erasmo Carlos (non sono parenti) su testi italiani di Bruno Lauzi. La canzone ovviamente è preesistente al film essendo stata incisa dalla Vanoni nel 1970, ben tre anni prima.

Le musiche composte da Ferrio per Tony Arzenta hanno due temi conduttori. Un giorno in più è un brano romantico malinconico che accompagna le sequenze di Tony Arzenta con la famiglia o quando è immerso nei ricordi. La versione principale è per armonica e orchestra, ma troviamo successivamente molte variazioni fra cui una per chitarra solista, per pianoforte o per orchestra.

Per le scene più di azione invece il tema portante è La gabbia un brano funkeggiante per orchestra dalla struttura non banale con un bel basso in evidenza. Anche questo ha alcune variazioni come La gabbia – arrivo in città e La gabbia – sequenza versione più lunga con un finale psichedelico avanguardistico. Invece il brano La gabbia (alt.) è un brano jazzistico di tensione e attesa eseguito da percussioni e vibrafono che non segue la melodia del brano portante. Da notare la scelta di non inserire nessuna musica durante i due inseguimenti in macchina, solitamente caratterizzati con brani incessanti. Tessari invece decide di lasciare spazio al rombo dei motori.

Altri brani importanti sono Labirinto che è il bel brano beat che si sente nella sequenza in discoteca e Quando mi dici così, scritto insieme ad Antonio Amurri, che è il brano jazz eseguito da un piccolo complesso che si sente durante il dialogo fra Arzenta e il dottore a Copenaghen. Entrambi questi brani sono caratterizzati dall’uso dell’organo hammond. Finale barocco è invece un brano per organo che troviamo in tre variazioni e che accompagna tutte le scene ambientate nella chiesa in particolare durante il matrimonio nel finale del film. Morning blues è una brano in forma canzone col tema eseguito dagli archi. Morning blues (alt.) è una vaga variazione del precedente per sole percussioni.

Oltre alla musica di Gianni Ferrio, a metà film, dalla radio di Arzenta sentiamo alcuni brani di repertorio: Vorrei che fosse amore di Amurri–Canfora cantata da Mina, la celebre Blue moon di Richard Rodgers e Lorenz Hart, nella versione originale strumentale, e la Serenata in Sol Maggiore K525 di Mozart eseguita dall’Orchestra da camera di Padova diretta da Claudio Scimone. Ovviamente tutta questa musica diegetica non è presente nel disco. Disco che uscì nel 1973 per l’etichetta Ariete (codice ARLP 2013) contenente 14 tracce senza il brano della Vanoni. Brano che invece è stato incluso nella ristampa del 1999, uscita sia in cd che vinile, contenente in tutto 21 tracce. Per i collezionisti, il disco originale che ha una copertina bianca con un bel disegno raffigurante Alain Delon e Carla Gravina in una scena del film, si aggira sui 120€. La ristampa della Easy Tempo ha una copertina arancione diversa con Tony Arzenta con la pistola in pugno.

Fabio Meini
caniarrabbiati.it

TONY ARZENTA
Scritto da Fabio Meini il set 12 2011. Registrato sotto MAD PUPPET. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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