Ho deposto le armi.Ho smesso di GRIDARE al mondo.Ho nascosto gli strumenti,il megafono, le casse, il microfono.Ma ho lasciato , ancora battere, il cuore,e i polmoni,sospirare,e la mente,sussurrare,a funghi e sottili fili d'erbache profumano l'aria di questo sottobosco,amare parole piene d'agonia di un pesce che sbatte e si dimena,a lungo,allo stremo, e come un pugile che cade al tappeto,ormai inerme, getta le armi,si arrende al destinoe in quegli occhi neriscorgo la natura della savana.Il ghepardo e la gazzella.
Magazine Talenti
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