Top 100 Film of the Year 2010 - Positions 50 - 41
Creato il 28 dicembre 2010 da Ludacri87
50 - Il padre dei miei figli ("Le père de mes Enfants")
Mia Hansen-Løve non è l'unica regista della chart. Ne troverete molte. "Il padre dei miei figli" è un film potente che riflette sull'arte e delinea, attraverso un percorso diviso letteralmente in due parti, la vita di una famiglia precedente e successiva al suicidio del padre, produttore di successo. Il film si ispira alla sorta, vera e drammatica, di Humbert Balsan e offre una visione bipartica divisa tra momenti felici e tristezza incolmabile. Ma, oltre alla dimensione famigliare, pregnante anche nella seconda fase nel cercare di continuare l'attività artistica del mariro/padre, c'è un disvelamento delle fasi artistiche di creazione di un film, con riferimenti alle riprese, alle singole componenti necessarie, ai finanziamenti, alle case di distribuzioni, alle percentuali di guadagni. Riscopritelo, vi piacerà. Senza esagerare. Nel cast, Chiara Caselli.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 11 giugno 2010
49 - Joan Rivers: A Piece of Work
Conoscete Joan Rivers? Nel caso non la conosciate, cominciate da questo documentario-cult che è una sorta di celebrazione/specchio sulla sua figura, ma anche una riflessione sul ruolo dell'artista a tutto tondo, con le sue salite e le sue discese, i suoi dolori di persona, la sua vita reale. Si scruta in modo diretto, giacchè la Rivers, oltre ad essere brillante sul palco, lo è anche nella vita di tutti i giorni e non è abituata a tacere la sua opinione. Verso la fine, prima di una celebrazione-omaggio, enuncerà il suo reale livello di apprezzamento per i comici della serata, liquidando Ben Stiller con un sottile "lucky", "fortunato". La sua storia viene raccontata con cura, senza essere didascalica, e più che il regista è la stessa Rivers che detta, da ottima comica, i tempi delle riprese.
Voto: 7,5/10
Inedito in Italia
48 -La nostra Vita
Bravo il nostro Elio Germano, riuscito a riportare la Palma per il Migliore Attore a Cannes. Ma il bravo interprete, non aiuta, spesso, il film, soprattutto nell'Italia cinematografica. Perciò ci vuole un regista a tutto tondo come Daniele Luchetti per fare il miracolo e riuscire a rappresentare, in modo realistico e intenso, una faccia del mondo popolana, legata alla tradizione neorealista, ma in un contesto artistico e sociale, ben diverso. Luchetti si affida ai comprimari ed eccelle nella scelta di Isabella Ragonese, partner perfetta di Germano. Mette su un dramma famigliare intenso, vivo e viscerale e vince la scommessa più difficile: riuscire a tenersi a galla dopo "Mio fratello è figlio unico".
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 21 maggio 2010
47 - American life ("Away we go")
Mendes ritorna e sfuma. Sento parlare spesso di ottimismo a proposito del film. Io ci vedo un acceso individualismo come fuga da un mondo impazzito. E così la coppia formata da Maya Rudolph e John Krasinski viaggio nelle varie tappe di un'America in disfacimento e comprende che l'unica strada è la propria forza di famiglia e il radicamento lontano da una società cinica e malata. Il concetto di famiglia, appunto, viene destituito di fondamento, quando appaiono personaggi come quello interpretato da Maggie Gyllenhall, follemente legati a qualche corrente psudo-filosofica o religiosa. Mendes gira un piccolo film e fa bene.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 17 dicembre 2010
46 - Scott Pilgrim vs. The World
Altra genialata (che fa rima con malata) di Edgar Wright alle prese con un blockbuster medio che unisce costruzione visiva dirompente e storia "folle". Secondo film "indie" per Michael Cera della stagione, con un cast di giovani promesse, allusivo e stralunato. Si tratta di un videogame di alta qualità, con in più uno humor difficile da identificare. Bello, bello, insomma. Malato, malato, si aggiunga.
Voto: 7,5/10
Uscita In Italia: 19 novembre 2010
45 - Tra le Nuvole ("Up in the air")
Jason Reitman vince l'ennesima sfida e migliora le prestazioni dei suoi due film precedenti con un'opera più articolata sotto un profilo tematico e anche più matura nell'esposizione. La crisi economica riverbera e ed emerge un ritratto di ritrovata umanità per un "faccendiere" cinico interpretato da George Clooney. Il film è profondo, e le due comprimarie non sono da meno del Clooney (inter)nazionale. La Farmiga eccelle per carica seduttiva, la Kendrick non è solo la studentessa perfetta, ma il suo character ha un significato morale non indifferente. Splenidi i titoli di testa, come al solito.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 22 gennaio 2010
44 - Buried - Sepolto
"Buried" è in primo luogo una scommessa vinta. Girare un film di 90 minuti completamente in unico luogo (la tomba in cui il personaggio è sepolto) è realmente una scelta coraggiosa, per il regista, Rodrigo Cortes, e per lo stesso attore protagonista, un Ryan Reynolds inedito, che accetta di diventare uno spettro, un volto illuminato solo da luce fioca. Ma la vera grandezza di "Buried" sta nel finale spiazzante (non imprevedibile, ma comunque emotivamente forte) e nella fotografia, che riesce ad avere una funzione dirompente nell'assetto scenico e a creare contrasti cromatici realistici e diversificati, di rara bellezza. Hitchcock si rallegrerebbe nella tomba. E' il caso di dirlo.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 15 ottobre 2010
43 - Somewhere
Sofia Coppola è un pò l'incognita della nuova generazione cinematografica. Almeno per le due fazioni, di volta in volta, diverse, di chi la difende a spada tratta, e chi la critica con continuità certosina. Credo che "Somewhere" sia un film ben lontano dalla perfezione, in cui, d'altronde, il numero dei difetti è del tutto superato dai pregi. L'autobiografia c'è, ma non credo sia dominante. La critica è presente, soprattutto verso il mondo caciarone della televisione italiana, ma non è pressante. Piuttosto "Somewhere", fin dal titolo, è un film che propone un ritratto individuale di una star, alle prese con il dualismo-viaggio che intercorre tra la sua immagine esteriore e quello che è realmente. Stephen Dorff è bravo, bravissimo. Il percorso è un giro a vuoto verso una direzione (come al solito indefinita) da prendere, costeggiato da momenti sterili di routine e piccoli attimi di gioia paterna. La molla del film sta, infatti, nell'arrivo di Elle Fanning, interprete della figlia della star, che illumina lo spettatore e riesce, con piccole espressioni, ad essere il vero centro dell'attenzione. La Fanning opera di sottrazione e vince una sfida difficile. Che "Somewhere" sia il solito film-copia della Coppola, non è del tutto vero. Per quanto aperto, considero il finale, infatti, come un'indicazione meno indefinita del solito.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 3 settembre 2010
42 - 9
Che bello è "9"! Dirige Shane Acker, produce Tim Burton. Non un film per bambini, ma un esempio di animazione adulta che è anche, come scrissi, "una poesia della disperazione, della distruzione, della morte". Visivamente bellissimo, curato nel dettaglio con passione, è anche un film dal profondo impatto distopico, con una rappresentazione del mondo che mette angoscia, ma con un barlume di speranza. Gioiello, e i piccoli esserini marchiati con numero, sono irresistibili nella loro originalità. Niente bambole, solo rattoppi, niente gioia e melensaggini, solo un mondo sull'orlo della distruzione.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 22 settembre 2010
41 -Cyrus
I Duplass sguazzano alla regia con un soggetto tanto particolare quanto furbo. E riescono a tacere l'elemento indie e ad accrescere la portata commerciale, grazie ad un casting perfetto. Il film, una sorta di "Complesso di Edipo" in salsa agrodolce, vince proprio grazie alle interpretazioni. C'è Marisa Tomei, e, sul lato femminile, non dimentichiamo il personaggio di Catherine Keener, ma è l'asse John C. Reilly-Jonah Hill a convincere del tutto, l'uno con la sua attitudine controversa, l'altro per la grande dose di sfumature che riesce a dare al suo character. Prova riuscita.
Voto: 7,5/10
Uscita in Italia: 10 dicembre 2010
Potrebbero interessarti anche :