La colpa di questa Top, però, è del buon Gianfranco Marchini, che sul suo Bizzarro Blog ha deciso di tirar giù questi articoloni monumentali su ogni genere fumettistico.
E dire che su Il Viagra della Mente classifiche del genere già si sono fatte, ma dato che si perdono nella notte dei tempi, quando il blog ancora se lo cagavano in 3 persone, di cui una ero io, uno lo Spider di Google e l’altro era il famigerato malcapitato che cercava le solite zinne di Sara Tommasi, mi sono detto: perché non
Pertanto oggi si inizia con gli shonen, ricordandovi, as usual, che questa classifica rispecchia unicamente i miei gusti, e quindi è del tutto soggettiva.
Vi avverto inoltre ho deciso di fare una cosa: ho eliminato Dragon Ball, che avrebbe occupato la prima posizione. Sì, insomma: non lo troverete, in questa classifica. Sapete tutti che è il mio manga preferito, quindi parlare per la 12342142424° volta dell’opera di Toriyama annoierebbe me e voi.
Ok?
Ready to go?
15° posizione: L’attacco dei giganti
Il fumetto di Isayama alla posizione più bassa?
Certo! Perché no? L’attacco dei giganti è un manga ottimamente scritto e splendidamente sceneggiato, e si trova in questa posizione anche solo per il semplice fatto di essere una delle poche novità uscite negli ultimi anni ad essere molto sopra la media (che ultimamente si attesta intorno alla mediocrità spicciola).
E sì, è vero che il manga è disegnato manco la schifezza, ma c’è da dire che la storia è sempre molto appassionante.
Doppiamente vero che io sono rimasto al volume 5, ma se, come spero, il fumetto andando avanti non ha scazzato di brutto, quando finirà ci troveremo di fronte a un piccolo gioiellino.
L’unica cosa che potrebbe preoccupare me e voi è il fatto che Isayama ha dichiarato di aver pensato originariamente a un finale e di averlo “cambiato” nella sua testa in corso d’opera, perché non si aspettava il successo della sua opera.
Speriamo solo che non l’abbia cambiato “in peggio”…
Ne abbiamo parlato in maniera approfondita QUI e QUI
14° Posizione: Noritaka – Il Re della distruzione
Il guaio di Noritaka è che è tanto brillante e geniale e divertente nella sua prima metà quanto raffazzonato, annacquato e scadente nella seconda. Avete presente la parabola dei film di Fantozzi, che da critica e denuncia sociale diventa un guscio vuoto farcito da gag tutte uguali che si ripetono all’infinito, mettendoti una tristezza addosso perché ripensi a quello che Fantozzi era e lo confronti con quello che è diventato?
Ecco: Noritaka. Uguale. I primi 8-9 volumi sono geniali e folgoranti. È una grandissima presa per il culo al genere shonen, con questo personaggio sfigato che di volta in volta allena sé stesso fino allo sfinimento in modo da battere (e abbattere) avversari apparentemente invincibili.
Gag, battute e colpi d’arti marziali impossibili, fusi ad un personaggio sopra le righe ma oltremodo carismatico nel suo essere un “normalman” in piena regola facevano il resto. Tuttavia, quando uno degli autori ha deciso di abbandonare, lasciando tutto nelle mani dell’altro co-autore, Noritaka ha iniziato ad essere solo gag-battute-artimarziali, riciclandosi all’infinito.
Rimane il fatto che la prima metà del fumetto è probabilmente una delle cose più divertenti di tutto il panorama fumettistico nipponico.
Ne abbiamo parlato meglio QUA
13° Posizione: Dash Kappei
Un altro caposaldo del genere comico applicato allo shonen, il celeberrimo “Gigi la trottola”.
Questo nanetto in grado di condurre una squadra di basket alla vittoria, nonché di praticare qualsiasi sport con discreto successo, è una delle cose più bizzarre che potrete mai leggere in vita vostra.
Ed è anche una delle cose più divertenti, dissacranti e idiote in assoluto.
Non leggerlo sarebbe un vero e proprio delitto, quindi se non l’avete mai fatto, provate assolutamente a recuperarlo!
12° posizione: Le bizzarre avventure di Jojo – Diamond is Unbreakable
Sicuramente delle serie di Jojo che ho letto (sono fermo a Vento Aureo, mi mancano Stone Ocean e Steel Ball Run), Diamond is Unbreakable è la serie che più mi è piaciuta e più mi ha divertito. Soprattutto perché rispetto alle precedenti serie, è quella che si distacca maggiormente dal “canone classico” del viaggio e dei buoni che si mettono in viaggio per sconfiggere i cattivi. I buoni e i cattivi abitano nella stessa città, e tra loro sarà una vera e propria guerra strategica.
Che poi, “buoni”, nella quarta serie di Jojo è un parolone: tutti i personaggi sono mossi principalmente dai loro bisogni, per cui anche gli eroi non si fanno scrupoli ad utilizzare i loro poteri per il proprio tornaconto personale. Nessun eroe duro&puro, ma solo gente “normale” che bada ai fatti propri.
Ed è una grandissima cosa.
Ne parlammo QUA
11° Posizione: Yu degli Spettri
Il vero (e ad oggi unico) capolavoro di Togashi. Il quartetto formato da Yusuke, Kuwabara, Hiei e Kurama è ad oggi una delle formazioni più coese e ben amalgamate in assoluto, e le loro avventure sono tra le più divertenti. Yu degli Spettri riesce in una ventina di volumi a fondere il meglio della tradizione del battle shonen anni ‘90, e riproporlo sotto una luce più nuova e più fresca.
C’è avventura, c’è l’allenamento dell’eroe, c’è il “classico” torneo, c’è il viaggio e la quest per sconfiggere il nemico più forte: ci sono tutti gli elementi migliori dei migliori shonen.
E Hunter x Hunter altro non è che una versione 2.0 di Yu degli Spettri.
Tenendo conto che non finirà mai, molto meglio la versione originale, no?
Ne abbiamo parlato in maniera più ampia QUA
10° Posizione: Saint Seiya
Uno dei pochi manga ad avere una controparte animata molto più bella e nettamente superiore. Nonostante questo il fumetto dei Cavalieri dello Zodiaco rimane un cult per coloro che amano il battle shonen puro. E benchè sia disegnato (pure lui) manco la schifezza, benchè ci siano dei plot hole enormi come delle cattedrali, benchè non si capisce come mai questi muoiono e risorgono ogni fine/inizio saga, e benchè nessuno abbia mai svelato il più grande mistero dei misteri (ovvero come ha fatto Mitsumasa Kido a sfornare 100 marmocchi in così poco tempo), i combattimenti di Saint Seiya sono sempre bellissimi.
Se non l’avete mai letto vi siete persi una pietra miliare della storia del battle shonen…
Giunti a questo punto, per oggi, penso di avervi tediato abbastanza.
Quindi, dopo aver copiato Gianfranco, copio Dario Moccia e la sua Top Shonen, spezzettandola in tre parti. Che sennò poi l’articolo viene lungo come la vostra vita, e non lo leggete.
La seconda parte?
Mercoledì prossimo, naturalmente!
E voi? Se doveste stilare una classifica dei vostri 15 shonen preferiti? Chi mettereste tra la 15° e la 10° posizione?
Ps: Non vi basta la Top Shonen? Volete leggere un altro articolazzo fumettistico? Buta's Bookmark presenta il primo pezzo a tema fumetto. CLICCA QUA.