Magazine Cultura

Top 5: I cinque supereroi che avrei potuto essere

Creato il 27 luglio 2011 da Mcnab75
Top 5: I cinque supereroi che avrei potuto essere

Visto il periodo di fissa per i supereroi (poi passa, non temete), e la recentissima uscita del film su Capitan America, eccovi una top five che non ho mai stilato, seppure sia talmente basilare e intuitiva da risultare quasi istantanea: i cinque supereroi che preferisco.

Qui si va molto sul piano dell'affetto personale e del “vissuto”. Premetto che per i supereroi io ho una passione che si accende a intermittenza. Per lunghi mesi non leggo nulla, poi mi scatta la molla e mi sparo qualche graphic novel di quelle costose e glitterate. Non compro più fumetti di supereroi in edicola, quindi punto direttamente sui volumi deluxe che si trovano tanto nei megastore quanto in fumetteria.

Non mi ritengo nemmeno un vero esperto in materia, anche se ho il mio bel curriculum di letture supereroistiche. Non staremo qui nemmeno a cercare chissà quali motivazioni psicologiche si celano dietro al successo di un genere narrativo di questo tipo. Sono cose che lascio a quelli bravi. Che, visto i tempi che corrono, devo dire che si nascondo fin troppo bene.

E ora... la classifica!

 

5. Batman


Top 5: I cinque supereroi che avrei potuto essere

Scuderia: DC Comics

Prima apparizione: 1939

Vera identità: Bruce Wayne

Abilità: Doti atletiche, psichiche e deduttive. Ottime conoscenze scientifiche. Ampia disponibilità economica.

Lo si trova a: Gotham City

 

Ok, Batman è il migliore super inventato dalla DC Comics, dieci spanne sopra l'uomo di Krypton, così insopportabile nella sua immortalità e nella sua assoluta superiorità morale.

Batman è il prototipo del vendicatore mascherato, senza poteri ultraumani, ma dotato di forza di volontà, preparazione psico-fisica e di abnegazione cieca nel dare la caccia ai criminali di Gotham City. È meno psicopatico del Punitore, più stratega, più a contatto col suo lato umano, che pure nasconde sotto la sua vera identità (e qui c'è una variante interessante rispetto al classico vigilantes mascherato).

L'uomo pipistrello mi è sempre piaciuto, ma la passione è rinata coi film della coppia Nolan & Bale. Non ho mai amato l'interpretazione troppo fumettosa data al personaggio nella versione di Tim Burton. Ora invece la trovo perfetta.

 

4. Il Plutoniano


Top 5: I cinque supereroi che avrei potuto essere

Scuderia: Boom!Studios

Prima apparizione: 2009

Vera identità: Sconosciuta

Abilità: Manipolazione subatomica della materia, forza sovrumana, invulnerabilità quasi totale, volo a velocità supersonica.

Lo si trova a: Sky City

 

Ero indeciso se inserire Alpha-One (protagonista della minisaga The Mighty) oppure il Plutoniano, due personaggi per molti versi simili, ma alla fine ho scelto quest'ultimo.

Il supereroe in questione, così come Alpha-One, è una sorta di Superman che, dopo anni trascorsi a difendere gli innocenti, a proteggere la terra etc etc, sbrocca di colpo, diventando il peggior incubo della nostra specie.

I creatori del Plutoniano, protagonista negativo della saga Irredeemable, non ricorrono a mezzi termini nel dimostrare la trasformazione totale dell'eroe. Le sue azioni malvagie, apparentemente inspiegabili, sono di quelle da cui non si torna più indietro: distrugge intere città causando tsunami o bombardandole dallo spazio con pezzi di asteroidi trasformati in veri e propri missili balistici. Stermina gli ex compagni di squadra. Massacra innocenti senza esitare. Tra l'altro a tutto ciò si aggiunge la terribile sensazione di aver contro una specie di divinità, inarrestabile e potentissima.

Mi piace tanto quanto non sopporto Superman. Ed è anche uno dei villains più credibili mai letti nei fumetti, in quanto agisce senza perdersi in vuote minacce e in inutili ultimatum.

 

3. Capitan America


Top 5: I cinque supereroi che avrei potuto essere

Scuderia: Marvel

Prima apparizione: 1941

Vera identità: Steve Rogers

Abilità: Capacità fisiche eccellenti grazie al siero del Supersoldato.

Lo si trova a: Lower East Side di Manhattan

 

Di banalità sul Cap ne ho lette decine e decine: è sorpassato, è ridicolo, è fascista, è propagandistico. Probabilmente alcune di queste critiche avevano un senso fino a qualche decennio fa. Ora Capitan America è il problematico simbolo di un paese in forte crisi d'identità, in cui le stesse bandiere di un tempo sono messe in discussione per dubbi interessi politici ed economici.

Questo moderna e nobile interpretazione del Cap la si ha ancor più di recente, grazie alla saga Civil War, in cui Steve Rogers è uno dei più strenui oppositori del Superhuman Registration Act, perché la ritiene una violazione dei diritti civili. In tal modo diventa spontaneamente il capo della coalizione che si oppone a questo provvedimento. Decisione che lo porta a diventare di fatto un “terrorista” e a morire per difendere il suo ideale di libertà.

Certo, poi la Marvel ha rovinato il tutto col solito colpo di scena (sarebbe meglio dire “di scema”), facendo resuscitare miracolosamente. Ciò non toglie nulla alla nobilità del personaggio che, strano ma vero, mi ha sempre colpito. Capitan America è forse uno dei pochi personaggi prevalentemente positivi che apprezzo senza riserve. E poi? E poi ho appena visto il film!

 

2. Iron Man


Top 5: I cinque supereroi che avrei potuto essere

Scuderia: Marvel

Prima apparizione: 1963

Vera identità: Tony Stark

Abilità: Genio scientifico, ampia disponibilità economica.

Lo si trova a: Nelle sedi delle Stark Industries

 

Identificarsi in un multimiliardario donnaiolo, geniale, ammanicato con la politica, sofferente di cuore e con notevoli dipendenze dall'alcool non è facile. Eppure è molto divertente provarci. Aggiungeteci anche che il buon Tony Stark progetta e utilizza personalmente le armature ipertecnologiche di Iron Man e il gioco è fatto.

Quelli bravi – sempre loro – dicono che Iron Man è la versione moderna dell'archetipo cavalleresco. In quest'affermazione c'è una base di verità, ma dire il vero il buon vecchio Tony piace proprio perché non corrisponde affatto allo stereotipo del paladino senza macchia e senza paura. I difetti sopra elencati dipingono semmai una persona radicalmente diversa. Buona, si capisce, senz'altro buona. Ma men che meno perfetta.

Alla fin fine credo che Tony Stark, con le sue armature sgarcianti e cool, rappresenti più che altro il bambino che c'è in noi. Quello che desiderava essere l'eroe di un film di fantascienza o di una saga a fumetti, appunto.

 

1. Il Punitore


Top 5: I cinque supereroi che avrei potuto essere

Scuderia: Marvel

Prima apparizione: 1974

Vera identità: Frank Castle (nato Francis Castiglione)

Abilità: Doti tattiche e strategiche, conoscenza delle armi, resistenza al dolore, pazzia.

Lo si trova a: New York

 

Chi mi conosce sapeva già che qui, al primo posto, avrebbe trovato lui. Il giustiziere implacabile, inarrestabile, instancabile. Una macchina di morte in cui alberga un sottile, tenue filo di umanità, che fluttua in un mare di violenza e desiderio di sterminio.

Frank ha da tempo superato le motivazioni che lo hanno spinto a indossare il teschio, vale a dire la morte della moglie e dei due figli per mano della malavita newyorkese. Oramai il suo lavoro di “punizione” trascende tutto ciò e si pone su un piano quasi divino. Il Punitore è Ares, ma senza compiacimento, è il figlio delle Erinni, è Yama.

Chiunque di noi ha desiderato, almeno una volta, vestire virtualmente il teschio e di raddrizzare un torto subito senza andare troppo per il sottile. Tra l'altro l'impermeabilità di Frank Castle ai sentimenti umani ha qualcosa di affascinante, seppur sbagliato. Il bello che questo non fa di lui un automa, bensì un individuo stracolmo di complessi e problemi, che però riesce a chiudere in un angolino remoto del suo cervello, per concentrarsi in una cosa sola: ammazzare per portare la giustizia.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :