Su suggerimento dell'amico Luca, anche se questo non è precisamente il suo genere, vi stilo una top 5 delle cose immancabili per sopravvivere in caso di Apocalisse. Oggetti, armi e aggeggi da tenere in casa pronti all'uso, perché la fine del mondo è come il Natale: quando arriva arriva.
In realtà Luca mi chiedeva di stilare questa sorta di scherzoso compendio concentrandomi sulle nostre amate zombie-apocalypse. Tuttavia credo che molti di voi ne abbiano pieni gli zebedei degli zombie, quindi preferisco variare un po'. Comunque sia la micro-lista che segue ben si adatta a diverse esigenze: alieni, guerra nucleare, invasioni maomettane, nazisti della dimensione accanto, trifidi, leghisti, stormi di draghi, predoni dall'inframodo e, appunto, zombie.
Ok, ok, lo so: Max Brooks ha già scritto tutto e lo ha fatto meglio di me. Quindi comprate il suo manuale e non scocciate. Se invece vi fidate di me, ecco cinque consigli per rimanere in vita mentre il mondo va a rotoli.
5. Un rifugio sicuro
Valutate già da ora l'idea di comprare una casa lontana dai grandi centri abitati. In bassa montagna sarebbe la scelta ideale: isolata ma comunque dotata di strade percorribili anche in caso di neve e maltempo. Se scegliete un piccolo centro abitato fate in modo che il vostro rifugio sia periferico. Imparate a conoscere tutte le vie d'accesso e l'area circostante.
Dotatelo di difese valide: porte blindate, finestre dotate di inferriate, un sistema d'allarme non dipendente dalla corrente elettrica (scegliete i vecchi metodi da cacciatori). Se avete a disposizione un orto fate in modo che sia curato e produttivo. Meglio ancora se insieme a esso vi dotate di un pozzo o comunque di una fonte d'acqua indipendente.
Un generatore elettrico è un accessorio immancabile, a meno che non desideriate rinunciare del tutto alla fonte d'energia più semplice da usare. Se avete soldi da investire potete pensare a un impianto per l'energia solare (oppure eolica). Pratica, rinnovabile e di semplice utilizzo.
4. Armi reperibili
A meno che non siate dei militari o dei fissati psicotici, non avrete molte probabilità di recuperare armi da fuoco pesanti, non in Italia. Tuttavia si può comunque mettere insieme un piccolo e pratico arsenale pur senza avere accesso a fucili d'assalto e granate.
Innanzitutto ci sono i fucili da caccia: di facile reperibilità, semplici da maneggiare e in grado di fare un discreto lavoro contro avversari di vario genere. Doppiette e fucili a canne sovrapposte si trovano nei negozi di articoli sportivi. Carabine e pistole sportive sono valide alternative, specialmente se avete bisogno di precisione e non solo di forza d'urto.
Un'altra alternativa da considerare sono le balestre moderne. Potenti e maneggevoli, difettano soltanto in fase di ricarica, di solito lenta. Se siete pratici optate senza esitazioni per l'arco compound.
In tema di armi bianche la scelta è ampia. Un paio di coltelli da combattimento sono immancabili nel kit del buon survivalist. Meglio ancora un machete o un'accetta da legna, se avete un minimo di coordinazione manuale.
Personalmente lascerei perdere soluzioni spettacolari ma poco pratiche: motoseghe, katane, armi medioevali. Tutta roba che nelle mani dei pivelli fa più male che bene.
In campo d'artiglieria imparate a fabbricare delle molotov. Sono bombe incendiarie artigianali, facili da assemblare e ottime contro una gran varietà di nemici.
3. Vestiario e protezioni
Optate per abiti robusti, pratici e comodi. L'inverno può essere rigido, specialmente se viene a mancare il riscaldamento artificiale. Fate quindi conto di essere pronti ad affrontarlo utilizzando parka, giacconi, giacche a vento e coperte pesanti.
Per operazioni all'aperto non fatevi mancare camicie, pantaloni e t-shirt mimetiche. Si trovano senza problemi (e a poco prezzo) negli outlet di abbigliamento militare. Scegliete almeno due combinazioni tra le tante: green-camo – il classico camuffamento verde foresta – e night camo, da utilizzare di notte. Meglio ancora se aggiungete una terza opzione, lo snow-camo: abiti bianchi e grigi per le operazioni nella neve.
Abbinate al tutto stivali robusti ma pratici, guanti a mezze dita che mi lasciano la sensibilità nel maneggiare armi e attrezzi, e zaini ben bilanciati. Non lesinate nemmeno su foderi e fondine per coltelli e pistole. Durante uno scontro o una fuga la possibilità di perdere le armi è molto concreta, se non sono riposte con cura in appositi alloggiamenti.
Riguardo alle protezioni varie ed eventuali, suggerisco innanzitutto una buona maschera antigas a pieno facciale (ve la potete portare a casa per un centinaio di euro). Ottimi e consigliati anche degli occhiali da motociclisti o da carristi. Per andare proprio sul sicuro potete anche procurarvi delle ginocchiere simili a quelle utilizzate dai motociclisti, a cui abbinare magari anche dei protettori per i gomiti.
2. Medicine
Scegliete un bel kit di pronto soccorso. Tra i tanti disponibili sul mercato opterei per quelli da viaggio, omnicomprensivi. Una volta comprato questo kit, integratelo di modo che contenga tutto ciò che viene elencato in questa lista:
Paracetemolo come antifebbrile;
Fermenti lattici per problemi alla flora intestinale;
Loparemide in caso di dissenteria;
Antidolorifici di varia natura;
Pomata al cortisone per punture d'insetto o contatto con erbe urticanti;
Siero anti-vipera;
Guanti e garze sterili;
Bende e cerotti;
Pinza monouso e forbici;
Laccio emostatico;
Ghiaccio pronto all'uso;
Telo termico;
Siringhe da 30 cc;
Antibiotico ad ampio spettro;
Pomata per traumi locali.
1. Elettronica
Almeno all'inizio non potrete fare a meno del supporto elettronico, sia per monitorare la situazione, sia per contattare amici e/o famigliari lasciati indietro.
Contando che i normali cellulari potrebbero smettere di funzionare nel giro di pochi giorni, la prima alternativa da considerare è l'acquisto preventivo di un telefono satellitare con ampia copertura in qualunque condizione. Un Iridium è una buona scelta. Attenzone però: a differenza dei comuni cellulari, questi sono più ingombranti (circa mezzo kg di peso) e hanno un'autonomia di circa 45-50 ore in stand-by.
Immancabili anche dei walkie-talkie, ma ancora più preziosa è una radio ricetrasmittente portatile, magari dotata di un livello di protezione IP67, ovvero in grado di essere utilizzata anche in immersione subacquea o esposta ad agenti atmosferici avversi.
Non rinunciate nemmeno a dotarvi di un computer portatile, visto che la Rete potrebbe resistere più a lungo rispetto agli altri sistemi di telecomunicazione. A parte questo un notebook può rivelarsi utile anche offline, specialmente se dotato di enciclopedie, cartografia e dizionari. Non si sa mai chi busserà alla vostra porta, durante la fine del mondo.
Se avete a che fare con pericoli NBC (nucleare-batteriologico-chimico) non fatevi mancare un contatore geiger e un rilevatore di gas con ampio raggio d'azione.
Abbondate nel recuperare batterie di riserva per ciascuno dei vostri dispositivi elettronici. A tal ragione sarebbe ottimo aggiungere al kit di sopravvivenza dei carica-batteria portatili alimentati a energia solare.
Note conclusive
Questo è un inizio.
Ci sarebbero molte altre informazioni da condividere, a secondo della minaccia che porterà quella vecchia carcassa del nostro pianeta vicino al collasso definitivo.
In file segretissimi del mio computer nascondo materiale prezioso e utile in più di uno scenario catastrofico.
Ho qui per esempio la playlist perfetta per resistere al controllo mentale esercitato dagli alieni provenienti da Zeta Reticuli.
Ho la lista di armi adatte ad abbattere gli stiracosauri d'assalto delle Panzerkampfdinosaurier Divisionen.
Ho una serie di resoconti di caccia allo zombie recuperati dagli archivi della Guardia Nazionale della Pennsylvania, nel '79.
Vediamo se sarà il caso, prossimamente, di condividere con voi alcune di queste informazioni.