Inizia oggi, alla terza giornata di campionato, la seconda effettivamente giocata, questa nuova piccola rubrica che vuole, più che assegnare semplicemente voti, mettere in luce quanti di meglio e di peggio ha offerto l’ultimo turno; nessuno pretende di dare giudizi assoluti ma ci auguriamo possa piacervi e diventare una piacevole abitudine da leggere e perchè no,anche criticare con i vostri commenti.
I TOP DELLA TERZA GIORNATA
CAGLIARI : apprezzamento vero va alla squadra ed al club di Cellino, passano gli allenatori,cambiano i giocatori ma il Cagliari ha ormai acquisito una filosofia di gioco ben precisa e la Società continua a lavorare bene sul mercato pescando ogni anno buoni giocatori da lanciare, ultmi tra tutti Thiago Ribeiro (in gol in questo turno) ed El Kabir (a segno settimana scorsa).
ATALANTA : i nerazzurri meno blasonati della Serie A partono penalizzati di 5 punti per le note vicende legate al calcio-scommesse, Colantuono riesce a mantenere l’ambiente sereno ed i giocatori concentrati,dopo due turni la dea è già a -1 e il gap con le dirette concorrenti è praticamente inesistente.
CUADRADO: è lui il vero trascinatore del Lecce,incontenibile sulla fascia in fase offensiva e lucido e grintoso in copertura, questo ragazzo è da tener d’occhio.
GOMEZ – DELVECCHIO -BIAGIANTI : sono loro l’anima del Catania, in un pomeriggio torrido quando tutti viaggiano su ritmi piuttosto bassi, loro corrono per il campo, aggrediscono i portatori di palla avversari e dalle loro giocate partono i maggiori pericoli per la difesa del Cesena.
PALACIO – JORQUERA : è la coppia che rompe gli equilibri tattici e l’inerzia dell’incontro a favore del Genoa, la punta argentina è sempre più “la lanterna” che guida la squadra di Malesani che ha occhio lungo e getta nella mischia anche il giovanissimo ed imprevedibile trequartista, una coppia che promette spettacolo.
SEBASTIAN GIOVINCO : il Parma è lui, non si ferma mai, la “formica atomica” svaria per tutto il fronte offensivo gialloblu, vuole sempre la palla sui piedi e regala giocate da cineteca, vedi lo stratosferico “colpo sotto” che regala la vittoria ai suoi,unica pecca un’espulsione evitabile.
UDINESE – DI NATALE : Guidolin può essere orgoglioso del proprio lavoro, i friulani sono un giocattolino stupendo, linee strette in copertura, geometrie semplici rapide e precise, l’Udinese è la squadra che gioca il miglior calcio in Serie A dopo il Napoli e con un DI Natale il più a guidarla a suon di gol (57 nelle ultime due stagioni) sognare non è un tabù nemmeno quest’anno.
NAPOLI : i Top di giornata sono loro, la squadra di mazzarri è uno schiacciasassi, dopo la grande prestazione di Manchester gli azzurri dominano sotto ogni punto di vista contro i Campioni d’Italia del Milan, cattivi in fase difensiva, lucidi e cinici in fase offensiva il Napoli bussa più volte alla porta di Abbiati e lo fa sempre presentandosi in superiorità numerica imbarazzante.
Edinson Cavani, autore di una tripletta nella sfida contro il Milan. Sullo sfondo,di spalle, Alexandre Pato in ombra ieri sera.
EDINSON CAVANI : “el matador” è un capitolo a parte, gli esperti dubitavano delle sue possibilità di ripetere la strepitosa stagione passata ed avevano ragione, l’uruguagio sembra infatti deciso a superarsi.
Quattro gol in due partite di campionato, uno all’esordio assoluto in Champions e tutti segnati in maniera diversa (una vera perla il gol del 2-1 di ieri sera) questo giovanissimo campione scoperto e lanciato dal Palermo è il prototipo dell’attaccante ideale non solo per il numero e la qualità dei gol, ma sopratutto per l’umiltà con cui corre e difende assieme ai compagni per tutti e novanta i minuti.Ieri sera al San Paolo, il duello tra numeri 7 con Pato lo ha stravinto lui.
I FLOP DI GIORNATA
INTER E ROMA: ci si attendeva da loro e dai loro allenatori il salto di qualità ma allo sterile dominio romanista ha risposto un’Inter disunita e spinta da soluzioni individuali,priva di un’identità. Sono due cantieri aperti i club che hanno dominato in campionato negli anni del post calciopoli e si vede.
LAZIO: preoccupante la condizione dei biancocelesti tanto devastanti nel primo tempo per intensità e qualità di gioco, quanto
prevedibili, lenti e spaesati nella ripresa. Può darsi che il 4-2-3-1 sia troppo dispendioso ad inizio stagione per i laziali, ma se Reja non apporta i giusti correttivi ad un malessere diventato cronico ( in tutti gli incontri precedenti si è potuto notare lo stesso trend) la Lazio rischia di diventare la prima grande delusione del campionato.
MILAN: la banda Allegri è solo l’ombra della squadra che ha vinto lo scorso campionato e che a tratti si è intravista a Barcellona.
Disattenzioni ed errori in impostazione, prevedibilità e staticità in attacco (per altro da due giocatori come Pato e Cassano che della mobilità fanno la miglio caratteristica) ma sopratutto totale assenza di copertura del centrocampo alla difesa in fase di non possesso.
Il Milan ordinato e sempre pronto al raddoppio in copertura è un lontano ricordo, certo Seedorf ed Aquilani -l’unico sufficiente assieme ad Abate per i rossoneri – non sono Boateng o Gattuso e le assenze di questi ultimi assieme a quelle di Ambrosini e Flamini hanno avuto il loro peso, ma non è giustificabile una tale apatia del reparto che del Milan è il cuore.
La squadra di Allegri ha mancato di umiltà e spirito di sacrificio, tutte cose che il Napoli ha dimostrato d’avere in quantità, prendendo una dura batosta; sarà bene che i rossoneri imparino la lezione, per vincere bisogna correre ed essere squadra un’intera stagione e loro sembrano averlo dimenticato.
Mercoledì arriva l’Udinese a San Siro, Allegri dovrà inventarsi qualcosa per rimettere in riga Seedorf e compagni altrimenti rischia di subire un’altra umiliazione.