Quella appena trascorsa è stata una settimana ricca di post belli ed interessanti. Ecco la mia personale selezione degli articoli più belli dai “Blog Italiani nel mondo”, come sempre in ordine di uscita:
♣ “Il dado è tratto” del blog “Il frutto della passione” dal Brasile
Un post che prende spunto da un semplice atto, il montare una nuova mensola nella camera del figlio, e diventa invece introspettivo e di riflessione per l’autrice. Si chiede come si sente oggi rispetto al passato nel pensare al proprio ventre, il suo punto debole, ed all’assenza di una gravidanza naturale e capisce che qualcosa è mutato. Scrive:
“Oggi è diverso, qualcosa dentro me è cambiato. La pancia altrui ha sempre un fascino enorme, ma non mi ferisce. Non provo invidia, solo stupore per qualcosa che io non so e forse non saprò mai. Un sentimento sconosciuto fino ad oggi, che somiglia alla rassegnazione.”
♣ “La storia di Giona” del blog “Mammacongelo” dal Canada
L’autrice, che prima di espatriare lavorava come istruttrice di equitazione, ci racconta la storia di Giona, un bimbo affetto da una malattia genetica rara. Ci parla di come, applicando la cosiddetta “Riabilitazione equestre”, sia riuscita prima di tutto ad instaurare con lui un rapporto d’affetto reciproco e ad ottenere, pur se lentamente, diversi progressi volti a migliorare equilibrio, postura, coordinazione e verbalizzazione. Dell’esperienza con questo bimbo ed altri scrive:
“Ogni bambino ha lasciato un segno, ricordo sguardi complici, battute, abbracci e “non ce la faccio” tramutati in meravigliosi “ci sono riuscito!”. E’ un lavoro difficile, impegnativo sia mentalmente sia fisicamente, richiede passione ed una buona dose di pazienza; certe sere il ritorno sulla via di casa è triste, ma le soddisfazioni che si ricevono sono impagabili, l’affetto che si riceve è grande e sincero.”
♣ “Vorrei tornare 15 giorni nella mia vita italiana” del blog “Mamme nel deserto” dal Kuwait
Mimma ci racconta di come anche a lei, inguaribile ottimista e “campionessa del bicchiere mezzo pieno” come ama definirsi, capiti di avere dei giorni in cui la nostalgia per la vita italiana si fa sentire forte. Credo siano inevitabili per chi vive all’estero giorni così, anche per coloro che sono felici dove hanno scelto di stare. Scrive:
“E vorrei che il Natale in Puglia tutti insieme non fosse un’opzione variabile, ma un dato di fatto.
Si, per 15 giorni, almeno per 15 giorni vorrei la mia vita in Italia.
Non la vacanza in Italia, la vita vera di tutti i giorni.”
♣ “Piccole scintille di vita” del blog “Alice Blossom” dall’Inghilterra
L’autrice affronta con grande delicatezza un tema difficile: quello dei bimbi morti prima di nascere. In particolare si sofferma a parlare dello stadio di embrioni su cui molti si interrogano sul chiamarli, o meno, già “vita”. E su quello che provano le donne, come una sua amica, per le quali questo stadio è stata l’unica esperienza nel loro difficile cammino per provare a generare la vita dentro di loro. Mi piace molto la definizione che ne dà come “piccole scintille di vita”. Scrive:
“Cosa fosse rimasto nel mio cuore, di quei potenziali bambini, non lo sapevo. Da quando non hanno passato gli esami delle beta non li ho più considerati.
Erano solo piccole scintille di vita, senza volto, senz’anima. Ché l’anima gliela attribuisco io quando li penso, li immagino.”
♣ “Paris, rue d’Avron” del blog “Au vent mauvais” dalla Francia
Un bellissimo post che ci racconta uno spaccato di una Parigi notturna. L’autrice torna a casa attraverso un percorso che conosce molto bene perché da anni frequenta quel quartiere. Ad ogni angolo, ad ogni strada ed in molti locali, rivede un frammento della sua vita passata. Ogni frammento le riporta una lei intenta a vivere le proprie emozioni del momento. Scrive:
“Saranno quattro anni che la attraverso, in una direzione e nell’altra. Di fretta, oppure piano guardandomi intorno. Con l’emozione di un trasloco e di una nuova vita, ferma lì ad aspettare, o con l’amarezza di una partenza improvvisa e di un’esistenza tutta da ricominciare, con l’impazienza di suonare un campanello o con il desiderio di correre fino a ritrovarmi al sicuro, dall’altra parte della città.”
Tratta da www.cparama.com/
♣ “32″ del blog “Riru Mont in Glasgow” dalla Scozia
L’autrice compie gli anni e si trova a fare un piccolo bilancio o meglio a parlare di un evento in particolare che non c’è stato in questo anno di cambiamenti. Perché è importante raccontare di momenti di pianti, stress ed angoscia ora che sono passati per dire a tutti che si può affrontare tutto ed andare avanti lo stesso. Ed è importante per lei farlo con quell’umorismo che la contraddistingue da sempre. Scrive:
“Bisogna calcolarlo bene il tempo di una risata, se arriva troppo presto fa eco nella stanza perché manca di rispetto, se arriva troppo tardi hai sprecato lunghi pezzi di vita a disperarti e per me questo è un peccato, che vivere è ridere anche dei mesi più duri, e poi ridere ancora per i risvolti inaspettati che ti offre la vita.”
♣ “Il lento dardo della bellezza” del blog “Chottomatteo’s Blog” dalla Francia
Un post delicato con una bellissima citazione di Nietzsche sulla bellezza. Dedicato, come quasi sempre ultimamente, al proprio bambino ed alle meravigliose scoperte di ogni giorno. Un bimbo piccolo, ma dallo sguardo saggio. E’ una splendida giornata di sole a Parigi ed il papà fa questa dedica al suo piccolo:
“Caro Saku sei fortunato ad unire in te le radici dell’immortale Roma, i grandi splendori e i piccoli vizi di Parigi e l’armoniosa l’austerità di Tokyo e del Giappone. Spero che assorbirai tutte queste cose ti circondano e che diventino per sempre parte di te.”1
Per oggi ho finito, buona lettura!