TOP Post dal mondo expat #14.7.14

Creato il 21 luglio 2014 da Mamma In Oriente

Dopo una piccola pausa estiva, oggi il tempo è di nuovo autunnale. 18 gradi il 21 Luglio hanno veramente dell’incredibile! La nostra famiglia è finalmente di nuovo tutta riunita sotto allo stesso tetto. Mio marito continua a lavorare anche qui in Italia, ma almeno torneremo a vederci tutte le sere. Normalmente d’estate le famiglie passano più tempo insieme. Per noi, per ora, è esattamente il contrario… Diego probabilmente sente questi ritmi diversi ed è insolitamente nervoso ed ingestibile. Spero che ora si tranquillizzi anche lui. Carlo Alberto, dopo qualche settimana di riposo, oggi ha iniziato il campo solare. L’abbiamo accompagnato tutti stamattina e, nonostante non conoscesse l’ambiente, gli altri bimbi e le maestre, ci ha salutato con tranquillità. Una cosa è certa: questa vita tutt’altro che abitudinaria al quale l’abbiamo costretto, gli ha tolto ogni timidezza ed ha aumentato notevolmente la sua socievolezza. I terribili inserimenti al nido e alla materna italiane, in cui lui era l’unico bambino che continuava a piangere per almeno 15 giorni sono ormai solo un ricordo ed io sono fiera del mio ometto che si butta in tutte le situazioni nuove con enorme coraggio!

Ma passiamo alle letture che più mi sono piaciute la scorsa settimana dai “Blog Italiani nel Mondo“. Molti, inevitabilmente, sono i post che ci raccontano di giorni e luoghi in Italia dato che, quasi tutti gli expat, sono rientrati per le vacanze. Eccoli, come sempre, in ordine di uscita:

 “Fuga a tre” dal blog “Mamme nel deserto” dal Kuwait

Mimma ci racconta di una piccola pausa intima che si è presa in questa sua pazza estate piena di impegni familiari e lavorativi, per trascorrere qualche giorno a Positano sola con il marito e la figlia. Le vacanze in patria per gli espatriati, pur con il piacere di tornare, non sono mai vere vacanze perché il tempo non può mai essere gestito solo secondo le proprie esigenze, fattore che, a mio avviso, dovrebbe essere la caratteristica principale di una vacanza. Anche solo pochi giorni ”strappati” agli affetti che ci circondano, passati lontano da tutto e da tutti, si trasformano così in momenti unici. Scrive:

“Ci siamo persi a girare nei vicoletti, salire scale, muoverci senza meta, curiosare tra la merce offerta.
Abbiamo mangiato cibi buonissimi e semplici.
Ci siamo riempiti gli occhi di tanta bellezza, che ci aiuterà nell’anno a Kuwait.
Ci siamo regalati un tempo dilatato, non guardare mai orologi, nessun appuntamento, nessuna chiamata. Solo noi.”

 “Un viaggio attraverso i sensi” dal blog “Un’alessandrina in America” dagli Stati Uniti

L’autrice è in vacanza in Liguria e ci racconta il riappropriarsi dei “suoi” luoghi attraverso i sensi. In primo luogo l’olfatto, che le porta odori che sanno d’Italia, d’infanzia e ricordi. La maggior parte piacevoli, pochi sgradevoli. E poi la vista che si posa su luoghi bellissimi e familiari. La mente che inevitabilmente confronta gli Stati Uniti, patria di adozione, con la terra natale. E poi, a seguire, gli altri sensi che la aiutano ad assorbire il più possibile tutto ciò di cui dovrà poi fare a meno. Scrive:

“Ho finito  il mio viaggio attraverso i miei sensi, non ho però ancora finita la mia vacanza in Italia e sono ancora ansiosa di incamerare altre memorie da portare indietro con me e da riconoscere durante il mio prossimo viaggio o in luoghi estranei dove un odore, un colore o un suono mi possano parlare di casa.”

 “Per lo spazio di una canzone” del blog “Ma che davvero” da Londra

L’autrice, con la sua bella scrittura, ci racconta della nostalgia che le prende spesso d’estate per la ragazza di tanti anni fa che passava le serate estive ballando con le amiche. Una ragazza bella, bisognosa di sentirselo dimostrare dagli sguardi, ma anche passionale e determinata. Scrive:

“E poi all’epoca non so, avevo una luce addosso. La emanavo. Ero talmente piena di passioni, talmente ebbra di infatuazioni a ripetizione, così determinata nel prendermi quello che volevo, che lo sentivo, quel campo magnetico che mi portavo intorno, egualmente autodistruttivo e attraente.”

In questa età adulta così diversa da allora, un po’ di malinconia per quello che si era e non si è più, sembra inevitabile.

 “E’ un bel modo di vivere quello in cui si viaggia” del blog “Il frutto della passione” dal Brasile

In questo post intenso e bellissimo, l’autrice ci fa un bilancio delle sue vacanze, una vera e propria fuga messa in atto per non pensare a ciò che l’ha fatta soffrire immensamente, la sua gravidanza andata male. Giorni pieni di affetto, cibo, bellezza, ma anche di vita, divertimento e amicizia. Tutto per impedire alla mente di pensare e lasciarla vuota. Ma la mente non dimentica e lo spettro è sempre lì pronto a venir fuori. Scrive:

“Mi annoio rapidamente. Butto carbone per alimentare il fuoco. Butto tutto quello che posso, ma non ottengo altro che fiammate potenti e bellissime. Mi illuminano il viso. Mi scaldano l’anima. Dopo, torna il vuoto e quell’incontenibile desiderio di provare ancora.Stare bene, è un vizio.Stare, è qualcosa di più.”

Un post tutto da leggere tanto è bello.

 “Sarebbero stati 59….Auguri papà!” del blog “Diario dal mondo” dall’Australia

L’autrice ricorda il suo papà che è mancato diversi anni fa. Lo fa non dal suo punto di vista, ma da quello del fratello più piccolo per il quale sono ormai di più gli anni trascorsi senza il padre che quelli trascorsi insieme, e da quello della madre, una donna che si pensava fragile ed invece ha saputo essere un sostegno per i figli. Un post pieno d’amore in una famiglia dove, a quanto ci trasmette, l’amore non è mai mancato. Scrive:

“Con tanti sacrifici, dedizione e un amore immenso siete riusciti a crearvi una vita e una famiglia da fare invidia a tanti. Una vita e una famiglia che non erano apparenza, non era una farsa, non erano una bugia. Erano amore puro, semplice e sincero.”

 “La capacità di osservare” del blog “Vortoj Vortoj Vortoj” dagli Stati Uniti

L’autrice ha passato qualche giorno a Venezia durante le vacanze e ci racconta come sia stato bello rivedere questa città così speciale. E’ pero più un pretesto per dirci quanto aumenti la capacità di osservare ed apprezzare cose e luoghi noti dopo che si è stati lontani e immersi in un’altra dimensione e paese. Scrive:

“Quello che la vita all’estero mi ha regalato e continua a regalarmi è imparare ad osservare. E’ solo allontanandosi che si può vedere quello che ci è stato sempre vicino e attribuirgli il valore che merita.”

Anche per oggi ho finito, come sempre “Buona lettura”!


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :