Eccomi di nuovo puntuale all’appuntamento del lunedì con i post che più mi sono piaciuti la scorsa settimana. Prima di iniziare volevo anche annunciarvi che a giorni inizierà finalmente anche la seconda rubrica del progetto “Blog Italiani nel Mondo” che, come vi avevo accennato, si chiamerà “Le Micro interviste”. Saranno interviste fatte ovviamente agli autori/autrici di blog italiani all’estero e saranno caratterizzate dall’essere brevi, particolari e con domande non troppo scontate. Insomma, ho cercato di realizzare piccole interviste di facile lettura, più coinvolgenti e meno specificatamente legate alla storia di noi expat. Quindi non perdetevi la prima con protagonista una persona molto speciale e piena di poesia e positività!
Ecco gli articoli in ordine di pubblicazione:
♣ “Storia di due spose” dal blog “Riru Mont in Glasgow” dalla Scozia
L’autrice ci parla dell’amicizia. E di come sia bello riuscire a mantenerne una speciale nel corso del tempo. Con la quale, proprio nello stesso anno, affrontare un passo importante come il matrimonio. Bellissima la descrizione del loro rapporto:
“In equilibrio non si può stare da soli, è più bello quando qualcuno ti regge. In questi anni lo abbiamo fatto sempre, ridere e reggerci è quello che abbiamo fatto di più. Ci siamo tenute su le teste ciondolanti per troppe birre, ripescate l’umore caduto sul fondo e raccolte a vicenda quando si cadeva: non si sprofonda mai in quest’amicizia, insieme siamo un campo magnetico in cui si galleggia, respingendoci e attraendoci con questa forza innata creiamo correnti di quiete e movimento che ci tengono in salvo.
E divertente il modo in cui hanno affrontato l’addio al nubilato con tutte le altre amiche comuni.
♣ “Consapevolezze, paure e persone lasciate indietro” dal blog “La tana africana” dalla Costa d’Avorio
Un post per me bellissimo che mi sembra riuscire a fissare bene l’essenza dell’espatrio. Lasciare la propria vita ed i propri affetti che, nel frattempo, vanno avanti. Qualcuno che ti dimentica, qualcuno che ti lascia. Qualcuno che ti segue e pochi, spesso nessuno, che ti capiscono davvero. Paura di non riuscire a ritrovarli al ritorno. Paura di non riuscire a far capire cosa si è vissuto. Consci che in un paese non tuo si vive di piccole emozioni, conquiste e problematiche difficili da capire per chi non c’è passato. Mi è difficile scegliere un solo passo da citare perché meriterebbero tutti di essere trascritti. Scelgo questo, ma vi suggerisco di andare a leggere tutto l’articolo:
“Chi come me teme di non trovare più argomenti, di non essere più in grado di comprendere né di essere compreso. Chi come me tra un anno, tre o cinque, sa che dovrà confrontarsi con un posto che è stato casa sua e che dovrà tornare ad esserlo, ma con una parentesi densa e pesante nel mezzo.”
♣ “Chissà, magari ci rincontreremo…” dal blog “Mamme nel Deserto” dal Kuwait
Questo post ci parla di uno dei lati brutti di chi vive all’estero, come noi, in modo itinerante. L’essere circondati perlopiù da persone di passaggio ed esserlo noi stesse, ti porta spesso a dover salutare chi è stata per te una compagna di avventura nel paese nuovo. Chi ha vissuto un pezzo di vita insieme a te. Chi ti è stato di grande sostegno perché poteva capirti essendo nella tua stessa situazione. La cosa più brutta è, forse, che ci si chiede davvero se sarà un arrivederci o un addio. Non è facile, soprattutto, quando senti che l’amicizia che è nata non è un’amicizia dettata dalle circostanze, ma vera e sincera. Scrive Drusilla:
“Quegli amici che stanno rendendo indimenticabile e unica questa esperienza kuwaitiana. Coloro coi quali ho stretto un legame così solido e intimo che mi sembra di conoscerli da sempre; coloro che vivono quotidianamente le mie stesse difficoltà, gioie e sacrifici e per questo sono capaci di capirti al volo, senza malintesi o spiegazioni. Quelli che basta un mancato sorriso o un messaggio in whatsapp che tarda ad arrivare e si preoccupano, perché sanno che qualcosa sta succedendo.”
♣ “Cronache di un parto felice” del blog “GREYSdipity” da Milwaukee
Eccolo qua il post che annuncia ufficialmente l’ultima delle nascite di cui vi avevo parlato nelle scorse settimane! E’ la piccola Lia e la sua dolce mamma ci descrive il giorno in cui è entrata a far parte della loro vita. Ce lo racconta in modo divertente, ironico, dolce e tenero allo stesso tempo. Perché in fondo c’è racconto più bello di quando si diventa mamma per la prima volta? Scrive l’autrice:
“Non so dire quale è stato l’ordine dei pensieri tra ce l’ho fatta, quanti capelli ha!?, com’è grossa, è piccolissima, è nostra, é viola, é qui, ora mi cade, è bellissima, ha tutto al posto giusto, che piedini splendidi, Dio se è bella, l’ho fatto davvero. Ridevo guardando Lui e Lei, Lei e Lui e sentendomi meravigliosamente. Eccoti finalmente: benvenuta Lia io sono la tua mamma e questo è il tuo stupendo papà.”
Benvenuta piccolina!
Anche per oggi abbiamo finito. Buona lettura!