Eccoci all’appuntamento del lunedì con i post a mio avviso più belli dai “Blog Italiani nel Mondo”. In ordine di uscita:
♣ “Dove eravamo rimasti…dalla Thaliandia alla Slovacchia” del blog “Una famiglia in viaggio” dalla Slovacchia
L’autrice, con la sua famiglia, dopo tanti anni in Oriente è rientrata in Europa, a Bratislava, per una nuova missione lavorativa di suo marito. Tanti gli anni passati in Asia, fra Cina e Thailandia, e la nostalgia, in questi primi mesi dopo il rientro, si fa sentire forte. E’ difficile far capire questo legame forte che si ha con l’Oriente a chi non l’ha vissuta. E’ una terra dove bisogna scendere a tanti compromessi, dove regnano i contrasti fra il lusso scintillante e le catapecchie in mezzo alla spazzatura, dove si incontrano storie terribili, ma dove un sorriso non viene mai negato. E’ una terra che ti entra nel cuore e ci rimane aggrappata. L’Europa al confronto appare a Donatella un luogo estremamente “facile” in cui vivere ed è proprio per questo che l’ha scelta ora per i suoi figli. Scrive Donatella:
“Sono felice? Sì, e se esamino i fatti non ho proprio nulla di cui lamentarmi… No…sono una codarda ho scelto la strada più comoda, la sensazione per il momento è questa.”
♣ “Da Singapore: Federica” dal blog “Amiche di Fuso”
In questo bel post Federica ci racconta la sua esperienza d’espatrio, prima in Kuwait e poi, attualmente, a Singapore. Lo fa con un’ironia non affatto scontata, cercando di sdrammatizzare quella che si percepisce essere stata comunque per lei una metamorfosi seria. Da donna abitudinaria, molto legata alla famiglia d’origine, con una bella casa ed un ottimo lavoro a mamma a tempo pieno, lontana da tutti e in mondi completamente diversi a cui adattarsi. Scrive:
“Il tempo è passato veloce. Panta rei dicevano una volta. Mi sembra tutto cosi diverso. Non è che stai via quattro anni e poi torni come se nulla fosse. Si cambia parecchio. Noi cambiamo, gli altri cambiano, la vita in patria prosegue perfettamente anche senza di te, anzi ad un certo punto ti senti vagamente incompreso. Perché quel sentimento “io ho visto cose che voi umani non potreste neanche immaginare” ti si attacca dentro, te lo porti in giro sempre, poi ogni tanto spunta nelle situazioni più disparate, e allora capisci che qualcosa si è rotto.”
♣ “Odori di origine” del blog “Sogno Australiano” dall’Australia
Un piccolo post in cui l’autrice ci racconta di essere entrata in un negozio totalmente italiano e di essersi emozionata. Nonostante lei non abbia alcuna nostalgia dell’Italia, nonostante sia felice di essere lì. Ma quelli che sente dentro a quel negozio sono odori di casa, quelli che vede sono piccoli cibi che le appartenevano o che le ricordano i nonni. Impossibile che non suscitino delle emozioni in lei. Tanto che le nasce spontanea la voglia di essere riconosciuta come italiana. Scrive:
“Speravo di essere notata da quei signori, anzianotti, che parlavano la mia lingua e naturalmente anche l’inglese.
Speravo che mi notassero e mi abbracciassero forte!
Speravo che mi chiedessero come sto, come sta andando.”
♣ “Non è facile espatriare” del blog “The yummy mom” da Ibiza
Un piccolo post in cui l’autrice ci racconta quello che vuol dire per lei espatriare. Poche frasi nelle quali sintetizza perfettamente quelle sensazioni che ognuno di noi prima o poi prova. Scrive:
“Quando espatri, anche se il clima sarà mite, non vedrai sempre il sole.
Ci saranno giornate piene di niente, quel niente che spaventa e disorienta.
Ci saranno giornate piene di strade da imparare, alla ricerca di qualcosa di conosciuto, dettagli della tua vita passata, abitudini che quasi mai troverai.”
♣ “Esercizi di volontà” del blog “Riru Mont in Glasgow” dalla Scozia
Dopo l’ultimo grande cambiamento della sua vita, l’autrice si rivede com’era 10 anni prima e si rende conto di come fosse diversa e di quanto se ne fosse dimenticata all’interno di una relazione sentimentale stabile. Una vecchia versione di lei con la quale deve fare i conti anche se ora sa che il cambiamento ha a che fare con la volontà. Scrive:
“Avevo dimenticato che sono fatta di spigoli, in questi giorni riconosco qualcuno visto l’ultima volta una decina di anni fa, gli chiedo cosa fa qui, che nel frattempo io sono cambiata e non c’è più spazio per vecchie versioni di me, acerbe e piene di spine.”
Per oggi ho finito, buona lettura!