TOP Post dal Mondo expat #6.10.14

Creato il 14 ottobre 2014 da Mamma In Oriente

Con un giorno di ritardo causa weekend lungo in viaggio, ecco gli articoli più belli della scorsa settimana dai “Blog italiani nel mondo”. Come sempre, in ordine di uscita:

 “Streaming” di “Sogno Australiano” dall’Australia

Un piccolo post dove l’autrice fissa alcuni pensieri apparentemente sparsi: il dispiacere di suo marito perché lei si sta candidando anche come “cleaner” per realizzare il loro sogno, l’evidenza che in questa nuova vita dove manca tutto, l’amore è molto presente, così come la voglia di giocare e scherzare che forse in Italia non ci sarebbe stata per cose così piccole, la triste constatazione che in Italia le cose brutte non cambiano mai, la voglia di fare tutto quanto è necessario per riuscire a farcela. Scrive:

“Ieri sera stavamo abbracciati e gli ho detto che non mi spaventa niente, non deve preoccuparsi per me.
Farò tutto ciò che serve.
Voglio tirare avanti questo carro che prima o poi ci vedrà vincitori.”

 “Quando arriva” del blog “Ma che davvero?” da Londra

Un post che ci parla della tristezza che fa parte della vita dell’autrice, così come ne fanno parte gioia e cose belle. Mi è piaciuto soprattutto il suo mostrare apertamente anche il suo lato “debole” con sincerità e semplicità. Perché è vero che spesso non si parla dei nostri punti deboli quasi che ce ne dovessimo vergognare. Scrive:

“non mi ha mai particolarmente imbarazzato parlare di vulnerabilità. Mi imbarazza invece molto quanto gli altri tendano a considerare la fragilità un tabù estremo.”

 “Un pugno nello stomaco” del blog “Non si può tornare indietro” dalla Spagna

Una segnalazione inusuale questa per me perché si tratta di una recensione di un film. Ho trovato però molto bello il perché l’autrice ne consiglia la visione. Il film parla dell’Africa e delle sue tante guerriglie. Lo fa senza far ricorso agli episodi senzazionali da telegiornale e rimane per questo di più nel cuore dell’autrice. Scrive:

“Sono fotogrammi di dolore intimo e di bellezza pura.
La bimba che fugge, ma rischia per raccogliere un recipiente, che servirà per mangiare, cucinare, bere. Noi in fuga cosa raccatteremmo? Un cellulare? Un computer?”

 “Fiori dal fango” del blog “The Queen Father” da Londra

Un post molto bello che parte dal bruttissimo episodio del quattordicenne ridotto quasi in fin di vita da un ventiquattrenne che voleva “gonfiarlo come una palla” dal momento che era sovrappeso. L’autore non vuole continuare a ribadire l’atrocità di questo gesto, ma sottolineare quanto, anche in questi casi così gravi, non si riesca a stare tutti dalla stessa parte, ma si lasci che la rabbia crei divisioni inconcepibili, perché un fatto del genere non dovrebbe prevedere di poter essere visto da diversi punti di vista. L’autore ha raccolto molte testimonianze parlandone su Facebook e vuole in questo post evidenziare quanto sia importante ed eccezionale constatare che, coloro che sono vittime di questi ed altri abusi, soli o insieme ai genitori, cerchino spesso di dare una svolta al brutto destino che gli è capitato. E di perseguire, nonostante tutto, la ricerca della felicità anche solo nelle piccole cose. Lo stesso autore, vittima di una discriminazione, non fisica e violenta, ma non per questo facile da sopportare, cerca di continuare a fare bene per suo figlio e la sua famiglia. Scrive:

“La voglia di fare bene, di riuscire malgrado le persone che ci vogliono buttare a terra e malgrado quelle che ci hanno ferito e segnato è un fiore che spunta dal fango. La rabbia non unisce nessuno e non costruisce ponti, ma l’ottimismo, l’entusiasmo che sappiamo insegnare ai nostri figli, il loro amore e la loro fiducia nel mondo e nelle persone, sta tutto lí: chi siamo e cosa saremo.”

 “Das Jubilaum” del blog “Una alnaider a Berlino” dalla Germania

Un post piccolo ed intimo in cui l’autrice ci racconta con tenerezza un sogno proprio con l’intento di scriverlo per non dimenticarlo. Per imprimerlo nella memoria che fatica a ricordare i particolari del giorno di una perdita. Un sogno in cui si festeggia l’anniversario della morte del padre ed in cui si guarda un video che lo ritrae in una giornata qualunque. Scrive:

“poi si vedono – in questo video purtroppo inesistente – i momenti prima e quelli dopo: il divertimento provocato da una battuta, dall’ingenua certezza che non sarebbe finito niente. si vedono ritagli disordinati di una vita.”

 “Due o tre cose che ho imparato da questo espatrio” del blog “Down Under” dall’Australia

E’ passato un anno esatto da quando l’autrice e la sua famiglia sono sbarcati a Darwin, città poco nota dell’Australia meno turistica. Fa un primo e prezioso bilancio e ci elenca tutto quanto ha imparato in questo anno lontano da casa. Non posso che condividere ogni punto perché, come spesso sottolineo, le difficoltà di vivere all’estero, così come le opportunità di crescita, sono simili ovunque si stia affrontando la stessa esperienza. Certo cambiano un po’ a seconda del luogo e la maggiore o minore distanza, ma le problematiche ed i passaggi per affrontarle e superarle, andando ad accrescere la propria autostima, sono comuni a tutti. Scrive:

“Quando approdi in una nuova vita ti aspettano infinite sfide ed infiniti traguardi. Rapportandoti a nuovi scenari impari a conoscere meglio te stesso, e anche se continuerai a fare gli stessi errori di sempre, li guarderai con occhi diversi. Cresci, impari, allarghi i tuoi orizzonti, ti senti straniero in terra straniera, a volte cadi ma quando ti rialzi sei più forte. A volte la nostalgia prende il sopravvento ma col tempo impari a tener stretti i ricordi e vivere con maggiore intensità ciò che la vita ti riserva.”

Per oggi ho finito, buona lettura! A proposito, questa settimana doppio appuntamento per la rubrica “Blog Italiani nel mondo” con un’altra “Micro intervista all’expat”. A prestissimo!


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