SERGIO BRANCATO
Eccellente episodio della serie scritta da Ennis (che in realtà va premiata tutta), ennesima declinazione del fumetto revisionista sui supereroi ma condotto con originalità e vigore verso i limiti estremi della riscrittura dell’immaginario del ‘900.
2) Non morirò da preda di Alfred (Tunué)
Nuova prova di un giovane autore molto interessante, originale, profondo. Tratto da un romanzo, ma con forte qualità interpretativa.
3) La luce del tuo volto di Alan Moore e Felipe Massafera (BD edizioni)
Continua la radicale ricerca di Moore sulla forma dei comics e sulla praticabilità di una loro originale scrittura audiovisiva.
4) Carlos Gardel di José Munoz e Carlos Sampayo (Nuages)
Uno dei miti fondativi e caratterizzanti del ‘900 e della cultura di massa dalla consolidata collaborazione di due tra i più grandi interpreti di sempre del linguaggio dei comics. Ne vorrei di più.
Ragionando nel senso più ampio possibile, dunque rifuggendo ogni divisione o tassonomia tra letteratura cinema e altro, Taniguchi è senza dubbio uno dei più grandi narratori contemporanei.
6) Quaderni ucraini di Igort (Mondadori)
Igor Tuveri, qui sceneggiatore, ha raggiunto una maturità espressiva del tutto anomala nel contesto provinciale e antimoderno della cultura italiana.
7) Concrete: L’umano dilemma di Paul Chadwick (Comma 22)mma 22)
Una grande serie che meriterebbe più successo.
8) Biggar Malinky Robot di Sonny Liew (Lavieri)
Una vera sorpresa sul piano della freschezza grafica e dell’inventiva.
9) The walking dead 7 di Robert Kirkman, Charlie Adlard e Cliff Rathburn (Saldapress)
Una serie molto innovativa sia per la formula narrativa (che coniuga le dimensioni del graphic romance alla struttura a episodi) che per la vocazione a funzionare serialmente anche rispetto ad altri media (il riferimento è alla tv-series che ne è stata tratta).
10) Seton 4 di Jiro Taniguchi e Imaizumi Yoshiharu (Panini comics)
Episodio di una serie importante, che conferma la lucida vocazione narrativa del suo autore.
MENZIONE STORICA
Una delle opere più importanti per accedere alla memoria rimossa degli anni ’70 e al loro fermento generazionale, humus delle contraddizioni e dei conflitti più attuali della cultura e della politica italiana. Sceneggiatura geniale, disegni epocali.
2) Beppe & co. Di Jacovitti (Nicola Pesce)
Uno dei tanti tributi al genio di Jac oggi in libreria, ma con il merito di aver pescato tra le cose meno frequentate del grande maestro.
3) Il fotografo di Emmanuel Guibert, Didier Lefèvre, Frédéric Lemercier (Coconino Press)
Testo di snodo tra diverse culture del fumetto e della comunicazione in generale, rimanda alle sperimentazioni dei docucomics così come alle dinamiche dell’autobiografia e del reportage a fumetti.