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Top Ten degli articoli più letti del mese: Marzo 2013.

Creato il 06 aprile 2013 da Linuxlandia
1.- Tre diverse soluzioni per ripristinare il Grub.
Top Ten degli articoli più letti del mese: Marzo 2013.
Questa guida contiene tre diverse soluzioni per ripristinare GRUB a causa di:
  • Sistemi in dual-boot in cui Windows è stato installato dopo Ubuntu.
  • Problemi di Windows che hanno obbligato a una sua reinstallazione.
  • Tecniche di recupero di Windows che comportino il "ripristino" del MBR.
  • Errori nell'installazione di GRUB.
Tutti e tre i metodi qui descritti richiedono l'utilizzo del CD Live.
Primo metodo
Il primo metodo è una procedura molto semplice e prevede l'utilizzo del terminale. Questa procedura dovrebbe funzionare a patto che la struttura delle partizioni del disco contenente GRUB non sia stata modificata tramite programmi come gparted, Norton Partition Magic: in tal caso è necessario controllare il file /etc/fstab.
2.- Bellissimi sfondi di altissima qualità per Ubuntu.
Top Ten degli articoli più letti del mese: Marzo 2013.
A spasso per il web ho trovato (usando Altavista e non Google, a proposito lo trovo molto meno "manipolato" a Altavista, non mi piace proprio la piega che sta prendendo il motore di ricerca di Mountain View, sempre trovi in primo piano le cose che a loro interessa mostrare) questi bellissimi sfondi di altissima qualità per Ubuntu.
Per continuare con il commento anteriore il sito da dove ho presso questi sfondi è un sito lituano, specificamente Ubuntu Lituania. Non lo trovi mica facilmente usando Google. In Altavista lo trovi subido ai primi posti come deve essere. Negli altri caso sono reperibili sono le librerie, cioè il file Index of.....
Fatevi una ragione. PPeccato perchè graficamente sono molto belli e chi si è preso la briga di lavorare gratuitamente e bene come tanti per Ubuntu si merita almeno di essere (ri)conosciuto.
3.- Pinguy OS: Ubuntu ancora più semplice, un aspetto grafico più ricercato e una maggiore usabilità.
Top Ten degli articoli più letti del mese: Marzo 2013.Se avete installato il sistema operativo Ubuntu e venite da Windows, vi sarete senz’altro accorti di come manchino diverse funzionalità che nel sistema proprietario Microsoft sono incluse nell’installazione di base.
Infatti, nel SO di Ubuntu, l’utente deve provvedere manualmente ad installare tutti i plugin di cui non si può fare assolutamente a meno, come ad esempio il codec di lettura per file mp3 e il plug-in di compressione/decompressione di archivi compressi RAR.
Il che è molto semplice per chi ha una certa esperienza riguardo il sistema Debian, ma i nuovi utenti linuxiani potrebbero trovare non poche difficoltà a svolgere tali operazioni.
A questa categoria di utenti viene in aiuto Pinguy OS, un sistema operativo basato su Ubuntu in cui nell’installazione di base troviamo integrati tutti i software di cui si ha normalmente bisogno.
Anche se chiamarla distribuzione è un po' eccessivo, visto che si tratta di una Ubuntu riveduta e corretta. I suoi creatori riconoscono il merito di quella che sta diventando la distribuzione Linux per antonomasia, ma chi l'ha provata sa che subito dopo l'installazione bisogna fare delle aggiunte necessarie per quasi tutti gli utenti: codec MP3, plugin Flash, Java e chi più ne ha più ne metta.
4.- SliTaz un desktop completo stipato in soli 30 mega.
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SliTaz GNU/Linux è una distribuzione Linux. Il progetto è stato iniziato nel 2006 da Christophe Lincoln.
Questo sistema operativo ha un filesystem di circa 100 MB, e l'immagine ISO per l'installazione occupa circa 30 MB.
Queste caratteristiche lo rendono utilizzabile per hardware datato, oppure come LiveCD di backup.
Infatti, Slitaz si presenta come un ambiente minimale, ma completo.
Durante il boot, il sistema operativo viene decompresso in RAM, occupando circa 80 MiB, e da quel momento viene eseguito completamente in essa. Questa soluzione, adottata anche da altre distribuzioni minimali come Damn Small Linux o Puppy Linux, permette di ottenere un sistema reattivo anche su hardware obsoleto e poco prestazionale. Slitaz dispone inoltre di un'apposita opzione di boot (slitaz-loram) che gli permette di avviarsi anche con computer con appena 64 MiB di RAM.
La distribuzione include anche un gestore di pacchetti, tazpkg, per installare altri programmi.
In modalità Live SliTaz può girare completamente nella memoria RAM e partire da dispositivi portatili e rimovibili come un cdrom o una chiavetta USB. Il sistema è sicuro, stabile e facile da utilizzare.
5.-Linux per vecchi computer
Top Ten degli articoli più letti del mese: Marzo 2013.Con il progresso tecnologico che procede senza arrestarsi, le potenzialità offerte dai computer aumentano costantemente.
Nonostante ciò sono ancora molto diffusi computer datati, forniti magari di pochi MB di memoria RAM, dischi fissi che non superano i 10 GB, e processori che non offrono le stesse potenzialità dei modelli più recenti.
In questo articolo vedremo quali sono alcune delle più complete soluzioni per mettere a punto un computer funzionale utilizzando hardware vecchio anche di diversi anni, sfruttando le poche risorse a disposizione.
La prima distribuzione GNU/Linux che trattiamo è Absolute Linux: si tratta di una distro derivata dalla celeberrima Slackware, destinata a processori i686 e simili, ed orientata ad un utilizzo nel settore desktop. È piuttosto leggera, ed offre un ottimo livello di compatibilità con la distribuzione da cui deriva: in questo modo è possibile utilizzare pacchetti per Slackware anche con Absolute Linux. Nonostante sia molto leggera e funzionale, presenta tutte le caratteristiche più importanti delle altre principali distro Linux, motivo per cui rappresenta una valida soluzione anche con macchine più recenti. L'elenco dei pacchetti inclusi, infatti, risulta piuttosto corposo, e questi ultimi sono costantemente aggiornati dal team di sviluppo di Absolute Linux.
6.- Duplicazione a caldo di un sistema Linux: duplicare l'hard disk di un PC o un server.
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Non so se sia molto frequente, ma penso che almeno una volta nella vita lavorativa di ogni sistemista, sia capitato di dover duplicare l'hard disk di un PC o un server.
Tale necessità può nascere, per esempio, dal bisogno di creare un backup di un sistema prima di aggiornarlo; oppure per avere un clone di un sistema funzionante da tenere come scorta; oppure avere una copia su cui eseguire delle manutenzioni senza interrompere un servizio.
Per far fronte a queste esigenze sono disponibili molti programmi commerciali piú o meno noti, ma anche l'open source offre delle soluzioni in tale senso: dallo spartano comando dd a distribuzioni 'live' dedicate a questo scopo. Nessuno di questi strumenti sembra, a quanto mi è dato di sapere, essere pensato per eseguire la duplicazione "a caldo" di un sistema mentre sta funzionando.
Quest'ultimo è proprio il caso che mi è capitato: la necessità era quella di aumentare lo spazio disco di un server FTP pubblico. Quindi si trattava di sostituire il disco esistente, possibilmente senza reinstallare completamente il sistema, preservando le varie configurazioni, compresi gli utenti e le password.
7.-  Arch Linux nella nuova versione offre un package manager molto semplice, ma estremamente comodo.
Top Ten degli articoli più letti del mese: Marzo 2013.Arch Linux è una distribuzione creata da Judd Vinet, che supportò il progetto fino al 1 ottobre 2007, secondo la filosofia KISS (Keep It Simple, Stupid).
Inizialmente ispirata a CRUX, Arch Linux è leggera, veloce, estremamente scalabile e adattabile alle proprie esigenze.
Proprio per la sua filosofia minimalista, non incorpora nessuno strumento di configurazione automatica; per questo non è indicata per i nuovi utenti di Linux, o coloro che non adorano avere a che fare con la shell di comando.
Tra i suoi obiettivi c'è la leggerezza, e per questo motivo sono state eliminate alcune porzioni di sistema come /usr/doc e le pagine info, considerate inutili, dato che le stesse informazioni possono essere ottenute sulla rete.
Arch Linux offre un package manager molto semplice, ma estremamente comodo. I pacchetti binari (disponibili ufficialmente per architetture i686 e x86-64) sono gestiti grazie a pacman (sigla per PACkage MANager), che lavora sia scaricando le ultime versioni dai server, sia come tool di rimozione, aggiornamento ecc.. Per chi dovesse conoscere Debian, pacman riassume le principali funzionalità di dpkg e apt-get.

8.- Software Libero e scacchi; una panoramica dei diversi tipi di software libero a disposizione per gli appassionati degli scacchi.
Top Ten degli articoli più letti del mese: Marzo 2013.I programmi per giocare a scacchi hanno fatto progressi incredibili nell'ultimo decennio, e questo è dovuto solo in parte all'aumento delle prestazioni fornite dall'hardware. Sono state sviluppate anche nuove euristiche e raffinati algoritmi vecchi, grazie alla collaborazione stretta tra programmatori e Maestri.
Il fatto è che i più forti giocatori al mondo oggigiorno sono macchine, e questo vale non solo per l'hardware specializzato (si ricordi la sfida Kasparov-Deep Blue che segnò la prima sconfitta di un campione mondiale da parte di un computer, New York, 1997, http://scacchi.qnet.it/manuale/comp02.htm, http://www.research.ibm.com/deepblue/home/html/b.html); attualmente i programmi per PC raggiungono il livello di un Maestro Internazionale (2400 Elo), forza che si eleva notevolmente se viene usato hardware dedicato o macchine a 64 bit.
Una conseguenza dell'aumento di forza dei programmi è stato un cambiamento necessario nelle condizioni di torneo. Una volta le partite venivano sospese e il giocatore che effettuata l'ultima mossa prima della sospensione metteva in busta la "mossa segreta", mentre l'altro passava tutta la notte ad analizzare la posizione, a cercare di scoprire la mossa segreta dell'avversario e la migliore continuazione. Oggigiorno, invece, le partite di torneo devono finire obbligatoriamente in giornata per evitare l'ausilio del computer.
9.- FreeBSD è un sistema operativo avanzato per architetture compatibili x86 derivato da BSD.
Top Ten degli articoli più letti del mese: Marzo 2013.FreeBSD è un sistema operativo libero di tipo UNIX, derivato dalla Distribuzione Unix dell'Università Berkeley, e disponibile per piattaforma Intel IA-32, AMD64, DEC Alpha, IA-64, PC-98, UltraSPARC, PowerPC ed altre.
Installare FreeBSD.
Ci sono molte possibilità per installare FreeBSD, tra cui l'installazione da CD-ROM, DVD, floppy disk, una partizione MS-DOS®, nastri magnetici, FTP anonimo, e NFS.
Per favore leggi la guida di installazione prima di scaricare l'intera distribuzione di FreeBSD.
Il progetto FreeBSD (il nome si deve a David Greenman) ha origine all'inizio del 1993 come evoluzione dell'"Unofficial 386BSD Patchkit" ad opera di Nate William, Rod Grimes e Jordan Hubbard.
La prima distribuzione su CD-ROM fu FreeBSD 1.0 e apparve nel dicembre 1993. Nella primavera del 1994, tuttavia, alcuni sviluppi di una lunga controversia legale tra l'università di Berkeley e la Novell ebbero effetti anche sul sistema operativo FreeBSD.
10.- Adios è una distribuzione live orientata alla sicurezza contenente il supporto per LIDS
Top Ten degli articoli più letti del mese: Marzo 2013.Distribuzione live orientata alla sicurezza contenente il supporto per LIDS (Linux Intrusion Detection System) e SELinux (NSA Security Enhanced Linux). Basata su Fedora 1.0 con kernel 2.4.24 offre il supporto X11 windows desktop environments di KDE, Gnome e IceWM.
ADIOS è una distribuzione Linux da provare senza installazione. Si tratta di files da masterizzare direttamente su CD e da provare.
Avete bisogno di un PC che permetta di effettuare di selezionare il CD per la fase di avvio (boot).
Una volta avviato il sistema operativo potrete provare le applicazioni inserite con la distribuzione.

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