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ToPa travel 3.14 Ko Koh Khao

Creato il 27 aprile 2014 da Farang @alefarang

Ma chi Khaò a Khao Kho?

Quanti nomi strambi in Thailandia, Ki koh Khao, Ki No Khaò, Kaho Noi Kok Khao ma alla fine si rileveranno solo coincidenze del corpus, infatti una volta atterrati sull'isola e trovato il primo gabinetto come per miracolo ogni dolore scompare.
Khao Lak distretto Takuapa - Isola del Mal di Corpo
Non dopo aver lanciato e messo in orbita un bel Khao missile ci dirigiamo di primo mattino verso la prossima meta, soltanto 30 km da digerire, come a dire un altro giorno, un altro Khao, si vedrà.
E' necessario raggiungere il Pier di Baan Nam Kem e salire su un traghetto che in poco più di un baleno ci sbarcherà a Baan Pak Ko, punto di arrivo obbligato per tutti i gitanti, lavoranti, residenti nonché nulla facenti.

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Pier di Nam Kem
Da notare che chi si attarda per ragioni di mal di corpo e non sale in tempo utile sulla bagnarola resta a terra fino al giro successivo, quindi mi raccomando di non perdere tanto tempo in cazzate varie, che tanto terra ferma o isola la prospettiva dal camerino cambia di poco. C'è solo la rottura di scatole di attraversare uno stretto braccio di mare per trovare un altro piattume.
Khao Ko o come diavolo si chiama è molto diversa dalla più famosa Khao, diciamo pure che la vita scorre più lentamente, turisti chissà come mai se ne vedono assai pochi ma la sostanziale differenza è legata al fattore Kappa, insomma delle somme qui ci Khao senza problemi, fra l'altro è una delle primissime attività alla quale ci possiamo con soddisfazione dedicare considerato non c'è altro di interessante da fare.

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Oggi Khao rimane ancora qualcosa di raro nel Mar delle Andamane, ad esempio possiamo godere di tramonti bellissimi e godere di spiagge incontaminate dove effettuare lunghe meditative passeggiate e magari gioire alla vista dei granchietti, che avanzano lentamente su e giù lungo la battigia.
Il problema maggiore secondo me è l'acqua torbida, sarà forse a causa di tutto quel Khao che si scioglie direttamente in mare, tuttavia questa è solo una supposizione, io non lo so per certo, poiché ho visto con i miei occhi che in alcune cale l'acqua è limpida, soprattutto quella che sgorga da una cascata al centro dell'isola.

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Mistero dei canali di scolo o quelli delle mangrovie?
Comunque sia vi raccomando di non berla, nemmeno casualmente magari in uno sconsiderato tuffo a bischero tendente a infilzare un cavallone, gli zampilli d'acqua per infiltrazione potrebbero causarvi disturbi intestinali gravi. Insomma quando fate i bagni mettetevi la maschera alla bocca e non sul naso, ripensandoci è meglio che la mettiate a tappo su naso e bocca sacrificando gli occhi, se poi vi verrà una congiuntivite strana... oh, io non voglio sapere nulla.

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Le sistemazioni sono le più varie, Hotel e Guesthouse per tutti i gusti e per tutte le tasche,
da un quarto di stella a quattro stelle, per farla smessa qui potrei affermare senza dubbio che l'isola è un luogo perfetto per chi cerca solitudine senza sacrificare il comfort.
Nella ridente cittadine di Baan Thung Tuk troviamo ogni ben di Dio, perfino il bancomat ma, soprattutto la birra.
La parte più sviluppata di questa relativamente grande isola piatta si trova a sud nella zona di Pak Kon e secondariamente a Baang Neang, poi ci sono alcuni luoghi sicuramente più remoti e isolati come ad esempio Nok Nan, per questi ultimi andateci voi e fatemi sapere.
Per dirla tutta c'è anche una bella super strada che si allunga da Baan Pak fino alla costa settentrionale, ma vi avverto, non c'è nulla di nulla, o meglio per trovare qualcosa bisogna virare a destra o sinistra verso il lidi.
Una zona interessante per chi non ha altro di meglio da fare è quella che circonda il villaggio di Baan Koh Pak, io consiglierei di andarci a zonzo a piedi percorrendo strade sterrate sotto il sole cocente e sostando a lungo ad ammirare paesaggi rupestri e acquitrini.

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Non dimenticate di portarvi appresso una fornitura adeguata di anti mosca Zezzè e naturalmente moschiti varie e zanzare tigre.
Ma non preoccupatevi non vi accadrà nulla di male.
A pagamento c'è anche la possibilità di salire in groppa a elefanti e fare bagni presso la famosa cascata di Thong Thoan, dove l'acqua è veramente trasparente. E' assolutamente vietato Khaà e Khaò, a quella ci pensano i pachidermi, casomai raccogliete quel po' po' di roba bella carda e oserei dire a bollore in un secchiello di fortuna per farci un infuso serale che vi aiuterà a prendere sonno e sennò assumetela per via aerea in poca quantità come dessert alla fine della cena. Da notare  che in ogni caso non è adatta per essere congelata per un uso nei giorni o nelle settimane successive, in questo caso ci sono delle controindicazioni, infatti dopo lo scongelamento se non dotati di opportuna maschera antigas potrebbe prendervi uno svenimento violento e bloccarvi lo stomaco per due mesi.
Chi Khaò Ko Koh immersioni info
Non consigliabili, meglio dedicarsi a esplorazioni a bordo di kayak lungo i canali orientali.
Voglio per ultimo aggiungere una cosina a vantaggio degli amanti della tintarella, badateci bene, ma bene bene, quando ho usato la parola "piattume" significa che non ci sono palmeti che ombreggiano le paradisiache spiagge. Va bene, se prenderete una insolazione al capoccione son cavoli vostri.
Ovvia, vi ho detto tutto, ora me ne vo' da Khao Ko tanto ho belle che fatto tutte cose.
Un saluto nella lingua locale, Khaosan a tutti, che vi venisse la Khao Khao Khaolì
Arrisentissi





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